Bund, mai così alti da 10 anni: cosa fare adesso con i rendimenti alle stelle

Il rendimento dei Bund decennali tedeschi non è mai stato così alto negli ultimi 10 anni, il loro rendimento ha superato il record del 2011.

Il rendimento dei Bund a 10 anni continua ad aumentare, l’ultimo incremento, causato dall’innalzamento dei tassi di riferimento della BCE ha portato i rendimenti al 2,8%, il valore più alto mai registrato dal 2011. Lo spread con i BTP decennali italiani si è stabilizzato a quota 185 punti base.

Rendimento Bund in aumento

Il rendimento dei titoli di stato decennali in tutta l’eurozona è in aumento dopo l’incremento dei tassi di riferimento della BCE. Tra i titoli che hanno più sorpreso i mercati i Bund decennali tedeschi il cui rendimento ha raggiunto un tasso del 2,8% annuo a seguito di un aumento di 1,2 punti base.

I titoli decennali tedeschi non vedevano tassi di rendimento così alti dal picco del 2011.

Bund prossimi al 3%

Il livello di rendimento attuale registrato dai Bund tedeschi è prossimo al 3%, un valore estremamente alto che spinge gli investitori e gli esperti a tracciare un paragone tra Bund e BTP tornando così a parlare di spread tra i due titoli.

Lo spread tra BTP e Bund decennali sembra essersi stabilizzatosi a quota 185 punti base punti base con i rendimenti dei Bund tedeschi in aumento al 2,8% e i BTP italiani in aumento al 4,65% dopo aver toccato un picco del 4,73%.

Con l’avvicinarsi dei Bund tedeschi all’area del 3% e un inflazione attesa, mediamente più bassa, i titoli di stato tedeschi appaiono più allettanti e interessanti per gli investitori internazionali rispetto agli analoghi italiani, i cui rendimenti sono sì più alti, ma lo è anche l’inflazione e lo spettro della recessione appare più forte.

Se queste ipotesi dovessero essere confermate, non sono da escludersi ulteriori aumenti del tasso di rendimento dei BTP

La causa del picco

A causare l’incremento dei rendimenti dei titoli tedeschi, e quindi l’innalzamento del debito tedesco, è la recente decisione della BCE di aumentare i propri tassi di riferimento, decisione che ha avuto un effetto analogo in tutta l’eurozona.

L’incremento del tasso d’interesse della BCE ha il preciso compito di aumentare il costo del denaro al fine di contrastare l’inflazione, riportandola, entro il 2025, ad un tasso di crescita del 2%. Su tale strategia tuttavia la BCE sembra essere divisa, alcuni membri del direttorio infatti sono sfavorevoli a questa linea d’azione e il numero di oppositori sembra essere in aumento, anche se ancora minoritario rispetto alla linea scelta da Christine Lagarde che vede il mantenimento dei tassi ad un livello sufficientemente restrittivo, per tutto il tempo necessario.

Su tale punto si è recentemente espresso il governatore francese François Villeroy de Galhau sostenendo che il taglio dei tassi d’interesse è uno scenario possibile in futuro, ma che per il momento è prematuro, invitando pertanto a non focalizzarsi sul livello raggiunto, quanto più alla durate di tale livello.

Fine dei rincari della BCE?

L’ipotesi più plausibile è che la BCE abbia raggiunto il picco del tasso d’interesse e che quindi, dalle prossime riunioni, il tasso di riferimento non sarà più incrementato, ma per una contrazione bisognerà attendere.

Presumibilmente il tasso di riferimento verrà mantenuto ai valori correnti per gran parte del 2024 e la sua contrazione potrebbe avere luogo nei mesi immediatamente precedenti il raggiungimento del target prefissato di un inflazione al 2%.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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