La chiusura aziendale vale come ferie? Ecco le risposte

Durante le principali festività si va spesso incontro a chiusura aziendale. Ma questa vale come ferie? Scopriamo le risposte.

Vacanze di Natale, settimana Santa, settimana centrale di agosto e ponti a cavallo di giornate festive. In molti di questi casi, le società, optano per le cosiddette chiusure aziendali. Quei giorni valgono come ferie o prescindono dai giorni che abbiamo a disposizione per goderci una meritata vacanza? Ecco in linea di massima cosa dicono i contratti.

La chiusura aziendale vale come ferie? Ecco le risposte

Le chiusure aziendali sono croce e delizia per i dipendenti: da un lato molti sono contenti perché possono riposare per uno o più giorni; dall’altro invece ci sono anche coloro che in quei giorni vorrebbero lavorare ed andare in vacanza in un altro periodo dell’anno.

Ma come mai ci sono dipendenti che preferiscono lavorare piuttosto che andare in vacanza? Semplice, perché le chiusure aziendali vanno a scalare i giorni di ferie a disposizione dei singoli dipendenti.

Dunque, tali chiusure valgono come ferie a tutti gli effetti. Solitamente in azienda c’è un vero e proprio braccio di ferro tra i dipendenti e i datori di lavoro. Stabilire i giorni di chiusura aziendale non è così facile come si crede in quanto è necessario andare incontro alle esigenze di tutti i lavoratori, o almeno alle esigenze della maggior parte di essi.

Prima di stilare un piano di chiusura aziendale sarebbe opportuno riunire tutti i dipendenti e comunicare preventivamente le intenzioni dell’azienda (ai senti dell’articolo 2109 del Codice Civile). Una volta trovato un accordo che soddisfi tutti si procederà a realizzare un calendario con le ferie collettive.

Nei giorni stabiliti, i dipendenti, saranno infatti costretti a scalare i giorni di ferie maturate in base al loro contratto. Inoltre, le aziende, dovranno confrontarsi anche con le rappresentanze sindacali unitarie interne.

In conclusione possiamo affermare che le chiusure aziendali corrispondono alle ferie, che verranno scalate obbligatoriamente a tutti i dipendenti.

Cosa fare se non si sono maturati i giorni di ferie necessari o se ci si ammala durante il periodo di chiusura aziendale

Esistono però delle eccezioni relative alle ferie collettive. Se un dipendente non ha maturato i giorni di ferie che possano coprire la chiusura aziendale cosa succede? E se un dipendente dovesse ammalarsi durante il periodo di chiusura aziendale e non può quindi godere delle ferie?

Andiamo per gradi e rispondiamo alla prima domanda. Qualora non si dovessero avere ferie a sufficienza per coprire le chiusure aziendali, le strade sono due: retribuire solo i giorni di ferie maturati o retribuire anche i giorni in eccesso che saranno considerati un’anticipazione delle ferie. Con la seconda opzione il dipendente avrà quindi delle ferie in negativo.

In caso di malattia, invece, le ferie saranno sospese in quanto questa impedisce al dipendente di godere del periodo di riposo. Qualora ci si dovesse ammalare prima del periodo di ferie collettive, il dipendente non inizierà le ferie come i colleghi ma solo dopo essere guarito.

Leggi anche: Come gestire le ferie non pagate?

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
778FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate