Il debito pubblico, le banche centrali e la moneta

Uno degli argomenti più dibattuti sul web riguarda il debito pubblico.

Uno degli argomenti più dibattuti sul web riguarda il debito pubblico, viene dibattuto da tante persone e per la quasi totalità sono persone che non hanno competenza in materia.

 

Chiariamo, molte di queste persone sono brave persone, non sono in malafede, ma evidentemente non avendo alcuna competenza spesso dicono assurdità (evito di dire fesserie che è un termine poco gradevole).

Tra le varie assurdità ce n’è una che ricorre spesso: il debito pubblico non esiste.

Non fate venire un colpo a coloro che nel loro portafoglio titoli hanno BTP, CTZ, CCT e BOT.

Loro pensano di avere titoli che abbiano un valore e voi gli state dicendo che non solo non hanno valore, ma che … non esistono.

E’ meglio tranquillizzarli, almeno per ora, il debito pubblico esiste, i titoli del debito pubblico hanno ancora un valore e possono essere scambiati sui mercati, quindi venduti e comprati.

Un’informazione che i fautori del “debito pubblico che non esiste” non ci danno, è se non esiste solo il debito pubblico italiano oppure se non esistono i debiti pubblici anche di tutti gli altri Paesi.

Ossia il debito pubblico tedesco esiste o non esiste? E quello americano esiste o non esiste?

Naturalmente sono domande chiare, dirette, sto domandando semplicemente se esistono i debiti pubblici, non se i diversi Stati sono in grado di rimborsarli.

Poi spesso, sempre a proposito del debito pubblico, si sente dire, mi riferisco sempre al web, chi è il creditore? Ossia se c’è un debitore, lo Stato, ci sarà pure un creditore.

Io sospetto che i creditori siano coloro che detengono i titoli del debito pubblico, quindi senza dubbio la Banca Centrale, le varie Banche, Compagnie di assicurazione, ma poi tutte le varie società di investimento.

Ci scommetto che fra di loro ci sarà anche Vanguard, Black Rock, State Street e così via.

Ma mi chiedo chi darà a Vanguard, Black Rock, State Street e compagnia cantante i soldi per comprare titoli del debito pubblico … ma … io sospetto che glieli daranno i loro clienti.

Sospetto infatti che queste società raccolgano soldi dai loro clienti, ed il loro lavoro consista nell’investire i soldi dei loro clienti in vari modi, insomma gestiscono il risparmio.

Forse magari per questo la loro attività viene denominata “risparmio gestito”.

Mi chiedo inoltre se sia facile diventare loro cliente, e ritengo proprio sia semplice, penso che si possa anche fare tutto online, in questo modo Vanguard è arrivata ad avere quello che loro chiamano “Asset Under Management” ossia patrimonio in gestione di 8.000 miliardi di dollari.

E’ una cifra davvero imponente, vale più di quattro volte il Pil dell’Italia, ma ripeto, io sospetto che non siano soldi di Vanguard, sono soldi dei clienti di Vanguard.

Ma, come detto, fra i maggiori detentori di titoli del debito pubblico, soprattutto in questi ultimi anni, troviamo le Banche Centrali, che sono dovute intervenire proprio perché, per le note vicende, tutti gli Stati al mondo hanno dovuto far ricorso in misura sempre più massiccia al loro debito pubblico.

Ed a proposito di Banche Centrali …

Un’altra cosa che si sente spesso dire nel web è che la nostra Banca Centrale, ossia la Banca d’Italia è privata.

Mi raccomando non ditelo alla Meloni o meglio a Giorgetti, il nuovo Ministro dell’economia, lui fa già conto che alla fine del prossimo mese di marzo, quando approverà il bilancio di quest’anno, la Banca d’Italia gli versi un bel po’ di miliardi, insomma la gran parte dei suoi utili.

Lo scorso anno infatti la Banca d’Italia ha versato ai suoi 42 azionisti (che sono principalmente Enti, Fondazioni, Banche, Compagnie di assicurazione ecc. ecc.) in totale 340 milioni di euro, che tuttavia è una parte minima del suo utile netto che è stato di 5 miliardi e 945 milioni di euro.

Quindi la Banca d’Italia di questi 5 miliardi e 945 milioni di utile netto ha versato ai suoi azionisti 340 milioni, 40 milioni sono stati messi in un fondo rischi e quindi 5 miliardi e 565 milioni sono stati versati nelle Casse del Tesoro, ossia allo Stato.

Ah, inoltre nelle casse dello Stato la Banca d’Italia ha versato anche 1 miliardo e 236 milioni di imposte.

Ed allora Giorgetti anche alla fine di marzo prossimo si aspetta di incassare perlomeno quella cifra, ma magari anche di più. Insomma si aspetta di incassare gli utili della Banca d’Italia, e se voi gli andate a dire che la Banca d’Italia è privata lui fa un colpo.

Anche perché sono sicuro che prima ancora di incassarli li avrà già spesi tutti quei miliardi, con i tempi che corrono poi.

Infine sempre nel web si sente spesso dire che le Banche creano la moneta dal nulla, questo è vero.

Ma dobbiamo anche ricordare che quando quella moneta viene versata ad esempio sul conto corrente di un cliente al quale è stato accordato un mutuo, il cliente con quella “moneta creata dal nulla” ci compra una casa, quindi quella moneta creata dal nulla nel momento nel quale viene accreditata sul conto corrente del cliente assume un valore.

Insomma si dicono tante cose sul web, e non tutte vere, io tuttavia amo la libertà, sono per la libertà assoluta, la amo al punto che difenderò sempre anche la libertà di dire delle assurdità, naturalmente se dette in buona fede.

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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