Guida completa sulla Disoccupazione
La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI), introdotta dal Job Act, - o più comunemente conosciuta con il nome di disoccupazione - è una indennità mensile istituita dall'art. 1 del 2015 (Decreto legislativo del 4 marzo 2015, n°22) verso tutti quei soggetti che hanno perso, involontariamente, il lavoro.
È una procedura che deve essere presentata dall'interessato e non è un qualcosa di automatico. Sostanzialmente va a sostituire le prestazioni di Aspl e mini-Aspl.
La NaspI decorre già dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Se invece la domanda viene presentata successivamente, e quindi dopo i primi otto giorni, la prestazione decorre dal primo giorno successivo alla data di inoltro della richiesta.
E, se per svariati motivi vi trovate all'estero, la disoccupazione vi verrà comunque accreditata.
Disoccupazione, a chi è rivolta
Come appena affermato, la disoccupazione è rivolta a tutti coloro che, non per causa propria, hanno perso il lavoro, dunque si intende per motivazioni che non sono riconducibili alla propria volontà personale.
Per quanto riguarda le categorie che potranno effettivamente accedere all'indennità di disoccupazione, queste rientrano generalmente nelle seguenti tipologie di lavoratori:
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- dipendenti a tempo determinato o indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operatori agricoli a tempo determinato o indeterminato.
Inoltre, potranno anche effettivamente procedere per la richiesta dell'indennità di disoccupazione le seguenti categorie di lavoro:
- lavoratrici che, durante il periodo di maternità, hanno presentato dimissioni per giusta causa;
- lavoratrici, madri, obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
- lavoratori licenziati per motivi disciplinari;
- lavoratori che hanno interrotto il rapporto di lavoro in modo consensuale con il proprio datore di lavoro.
Si può richiedere la disoccupazione anche nel caso in cui, il datore di lavoro, imponga al proprio dipendente un trasferimento, in un'altra sede della medesima azienda, ma ad una distanza di oltre 50 km dalla residenza del lavoratore. Oppure anche nel caso in cui l'azienda sia mediamente raggiungibile in circa 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. La seconda opzione è stata confermata anche con messaggio INPS numero 369 del 26 gennaio 2018.
Disoccupazione, a chi viene negata?
Purtroppo non tutte le categorie lavorative possono richiedere la disoccupazione in caso di perdita del lavoro non volontaria.
In tal senso, occorre sottolineare che per quanto riguarda le categorie di cittadini che purtroppo non potranno accedere all'indennità di disoccupazione, queste rientrano nelle seguenti tipologie di lavoratori:
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno stagionali;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità (qualora non scelgano la NASpI)
Requisiti richiesti per ottenere la disoccupazione
Non basta dichiarare di aver perso il lavoro, quando si presenta domanda di disoccupazione bisogna fornire alcuni dati fondamentali. In primis appunto lo stato di disoccupazione (ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera C, del Decreto legislativo del 21 aprile 2000, n°181 e successive modificazioni) e, quest'ultimo, lo si ottiene recandosi annualmente presso il CPI del proprio Comune.
Bisogna dimostrare di aver versato, nei 4 anni precedenti l'inizio di disoccupazione, almeno 13 settimane di contributi, ma non solo. É necessario dichiarare anche di aver maturato almeno 30 giorni di lavoro effettivo, a prescindere del minimale contributivo, nei 12 mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione.
Il disoccupato poi dovrà essere immediatamente disponibile ad iniziare un nuovo percorso lavorativo, e quindi, è tenuto a consegnare al Centro Per l'Impiego del proprio Comune, tutti i documenti necessari entro 15 giorni dall'inoltro della richiesta, pena la perdita di un importo pari a un quarto dell'assegno di disoccupazione.
E sono: carta di identità e copia del contratto di lavoro. Mentre, i disoccupati stranieri dovranno consegnare, in aggiunta, copia del permesso di soggiorno ed un indirizzo del proprio domicilio.
Disoccupazione e Centro Per l'Impiego
Qui, al Centro per l’Impiego, si dovrà stipulare un patto di servizio personalizzato e finalizzato a: partecipare a seminari o a corsi per intensificare le proprie competenze nella ricerca di un nuovo lavoro e, partecipare a corsi formativi o di riqualificazione con lo scopo di ampliare le proprie competenze professionali. Inoltre, bisogna prendere seriamente le offerte di lavoro che ci vengono proposte.
Dal canto suo, il Centro per l’Impiego ha due mesi di tempo per convocare il lavoratore e per organizzare il colloquio conoscitivo.
Disoccupazione: come richiederla?
La domanda di disoccupazione deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro e deve essere tassativamente inviata per via telematica tramite il sito dell’INPS. E, ovviamente dovrete, nel caso non lo abbiate, richiedere il PIN personale.
Se preferite, potete rivolgervi anche ad un Caf che inoltrerà per conto vostro la richiesta all’INPS.
In ogni caso, vi serviranno i seguenti documenti: carta d’identità, tessera sanitaria, autocertificazione per accertare la propria residenza, Iban per l’accredito, copia delle ultime tre buste paga, data di inizio lavoro, denominazione dell’ultimo datore di lavoro.
L’indennità potrà poi essere accreditata dove meglio preferite: conto corrente bancario, conto postale, sul libretto postale o tramite bonifico presso ufficio postale nel Cap di residenza o domicilio del soggetto richiedente.
Come calcolare l'assegno di disoccupazione
Il calcolo dell’assegno di disoccupazione è un po’ macchinoso, bisogna quindi armarsi di pazienza. Dunque, l’importo si basa sul totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali dei quattro anni precedenti la perdita di lavoro per il numero di settimane di contribuzione. Il quoziente ottenuto, dovrà essere moltiplicato per il numero fisso 4,33.
Per l’anno corrente, l’importo è pari al 75% dello stipendio mensile se questo ultimo risulterà essere pari o inferiore a 1.227,55€ (dato aggiornato al 2020). Se invece il calcolo supera questa cifra, va aggiunta una somma pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile ed il suddetto importo.
Tuttavia, il tetto massimo dell’assegno di disoccupazione è fissato alla cifra di 1.335,40€ al mese (anche questo, è un importo aggiornato al 2020).
Da tenere presente però che, a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione, l’importo di indennità NASpI diminuirà del 3% ogni mese.
Altra informazione molto importante: quando si beneficia di disoccupazione, si è comunque coperti da contribuzione figurativa.
Come già ribadito, si tratta di un assegno mensile e, per chi ne ha il diritto, comprende anche gli assegni al Nucleo famigliare. La richiesta può essere inoltrata assieme alla domanda di disoccupazione o anche in periodi successivi, ottenendo così anche gli arretrati.
Disoccupazione e tempistiche di pagamento
In molti si chiedono spesso se ci sono delle tempistiche specifiche per i pagamenti o, eventualmente se esiste, un calendario che l’INPS segue mensilmente per l’accredito dell’importo. Purtroppo no, non c’è una organizzazione precisa e non si hanno dati certi per far chiarezza su questo punto.
Anzitutto dipende da quando è stata inoltrata la domanda, dopodiché, le tempistiche e la puntualità, variano da sede a sede. E poi chiaramente ci sono tutta una serie di fattori interni che non ci sono dati sapere.
Dobbiamo pensare alla disoccupazione come se fosse uno stipendio, e quindi bisogna attendere almeno un mese.
Disoccupazione e contributi figurativi
Per chi se lo stesse chiedendo, i contributi figurativi, vengono riconosciuti senza alcun costo finanziario a carico del lavoratore. Si tratta cioè di un lasso di tempo dove vengono accreditati gratuitamente dallo Stato ove si manifesta una situazione particolare. La legge stabilisce che, il lavoratore iscritto all’assicurazione generale obbligatoria, se impossibilitato a svolgere la normale attività lavorativa - e meritevole di copertura previdenziale - può godere del suddetto periodo assicurativo.
Questa tipologia di contributi non vengono versati né dal lavoratore né tantomeno da un ipotetico datore di lavoro, i contributi figurativi possono essere considerati una sorta di copertura fittizia. Ma, la cosa davvero interessante, è che vale a tutti gli affetti sia per maturare il diritto alla pensione, sia per determinare la misura dell’assegno.
Si ribadisce che, questa opzione, si applica solo in situazioni particolari e ad un preciso momento della propria carriera lavorativa, ed è la legge che stabilisce se si è idonei o meno. Da tener presente però che, questa possibilità, si estende solo ai dipendenti del settore privato che son stati licenziati. La situazione per i dipendenti pubblici, per gli artigiani, commercianti e per gli autonomi, è ben diversa.
I contributi figurativi vanno richiesti, non vengono accreditati in automatico. Di solito vengono accreditati in occasione della domanda di pensione. Non hanno di fatto termini di scadenza.
Quanto tempo dura la disoccupazione?
L’indennità di disoccupazione è legata alla storia contributiva del lavoratore, per cui, ogni situazione è diversa e con peculiarità diverse. Tuttavia, nel complesso, lo stato di disoccupazione non può superare i due anni.
Giusto per fornirvi un dato importante: la durata della vostra disoccupazione sarà pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita di lavoro.
Ovviamente la disoccupazione si annulla dal momento che il lavoratore va a perdere lo stato di disoccupato o magari se nel frattempo ha maturato i giusti requisiti per la pensione anticipata, di vecchiaia o alla richiesta di assegno ordinario di validità.
Unica deroga e variazione è prevista per i lavoratori stagionali. Per loro esiste una tempistica leggermente maggiorata, possono cioè godere dello stato di disoccupazione un mese in più rispetto agli altri lavoratori. Questo perché, lavorando solo una parte dell’anno, per loro è molto più complicato trovare nuovamente un impiego nell’immediato.
Disoccupazione ai tempi del Coronavirus
Vista la pandemia causata dal Corona Virus, l’INPS (messaggio n°1286) fornisce i primissimi chiarimenti in merito alla proroga delle scadenze per quanto concerne le presentazioni delle domande di disoccupazione.
Per tutte quelle situazioni dove, il lavoro si è concluso in modo involontario dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, il termine di presentazione delle indennità NASpI è prorogato di ulteriori 60 giorni. Quindi, da 68 si passa a 128 giorni.
La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI), introdotta dal Job Act, - o più comunemente conosciuta con il nome di disoccupazione - è una indennità mensile istituita dall'art. 1 del 2015 (Decreto legislativo del 4 marzo 2015, n°22) verso tutti quei soggetti che hanno perso, involontariamente, il lavoro.
È una procedura che deve essere presentata dall'interessato e non è un qualcosa di automatico. Sostanzialmente va a sostituire le prestazioni di Aspl e mini-Aspl.
La NaspI decorre già dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Se invece la domanda viene presentata successivamente, e quindi dopo i primi otto giorni, la prestazione decorre dal primo giorno successivo alla data di inoltro della richiesta.
E, se per svariati motivi vi trovate all'estero, la disoccupazione vi verrà comunque accreditata.
Disoccupazione, a chi è rivolta
Come appena affermato, la disoccupazione è rivolta a tutti coloro che, non per causa propria, hanno perso il lavoro, dunque si intende per motivazioni che non sono riconducibili alla propria volontà personale.
Per quanto riguarda le categorie che potranno effettivamente accedere all'indennità di disoccupazione, queste rientrano generalmente nelle seguenti tipologie di lavoratori:
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- dipendenti a tempo determinato o indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operatori agricoli a tempo determinato o indeterminato.
Inoltre, potranno anche effettivamente procedere per la richiesta dell'indennità di disoccupazione le seguenti categorie di lavoro:
- lavoratrici che, durante il periodo di maternità, hanno presentato dimissioni per giusta causa;
- lavoratrici, madri, obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
- lavoratori licenziati per motivi disciplinari;
- lavoratori che hanno interrotto il rapporto di lavoro in modo consensuale con il proprio datore di lavoro.
Si può richiedere la disoccupazione anche nel caso in cui, il datore di lavoro, imponga al proprio dipendente un trasferimento, in un'altra sede della medesima azienda, ma ad una distanza di oltre 50 km dalla residenza del lavoratore. Oppure anche nel caso in cui l'azienda sia mediamente raggiungibile in circa 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. La seconda opzione è stata confermata anche con messaggio INPS numero 369 del 26 gennaio 2018.
Disoccupazione, a chi viene negata?
Purtroppo non tutte le categorie lavorative possono richiedere la disoccupazione in caso di perdita del lavoro non volontaria.
In tal senso, occorre sottolineare che per quanto riguarda le categorie di cittadini che purtroppo non potranno accedere all'indennità di disoccupazione, queste rientrano nelle seguenti tipologie di lavoratori:
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno stagionali;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità (qualora non scelgano la NASpI)
Requisiti richiesti per ottenere la disoccupazione
Non basta dichiarare di aver perso il lavoro, quando si presenta domanda di disoccupazione bisogna fornire alcuni dati fondamentali. In primis appunto lo stato di disoccupazione (ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera C, del Decreto legislativo del 21 aprile 2000, n°181 e successive modificazioni) e, quest'ultimo, lo si ottiene recandosi annualmente presso il CPI del proprio Comune.
Bisogna dimostrare di aver versato, nei 4 anni precedenti l'inizio di disoccupazione, almeno 13 settimane di contributi, ma non solo. É necessario dichiarare anche di aver maturato almeno 30 giorni di lavoro effettivo, a prescindere del minimale contributivo, nei 12 mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione.
Il disoccupato poi dovrà essere immediatamente disponibile ad iniziare un nuovo percorso lavorativo, e quindi, è tenuto a consegnare al Centro Per l'Impiego del proprio Comune, tutti i documenti necessari entro 15 giorni dall'inoltro della richiesta, pena la perdita di un importo pari a un quarto dell'assegno di disoccupazione.
E sono: carta di identità e copia del contratto di lavoro. Mentre, i disoccupati stranieri dovranno consegnare, in aggiunta, copia del permesso di soggiorno ed un indirizzo del proprio domicilio.
Disoccupazione e Centro Per l'Impiego
Qui, al Centro per l’Impiego, si dovrà stipulare un patto di servizio personalizzato e finalizzato a: partecipare a seminari o a corsi per intensificare le proprie competenze nella ricerca di un nuovo lavoro e, partecipare a corsi formativi o di riqualificazione con lo scopo di ampliare le proprie competenze professionali. Inoltre, bisogna prendere seriamente le offerte di lavoro che ci vengono proposte.
Dal canto suo, il Centro per l’Impiego ha due mesi di tempo per convocare il lavoratore e per organizzare il colloquio conoscitivo.
Disoccupazione: come richiederla?
La domanda di disoccupazione deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro e deve essere tassativamente inviata per via telematica tramite il sito dell’INPS. E, ovviamente dovrete, nel caso non lo abbiate, richiedere il PIN personale.
Se preferite, potete rivolgervi anche ad un Caf che inoltrerà per conto vostro la richiesta all’INPS.
In ogni caso, vi serviranno i seguenti documenti: carta d’identità, tessera sanitaria, autocertificazione per accertare la propria residenza, Iban per l’accredito, copia delle ultime tre buste paga, data di inizio lavoro, denominazione dell’ultimo datore di lavoro.
L’indennità potrà poi essere accreditata dove meglio preferite: conto corrente bancario, conto postale, sul libretto postale o tramite bonifico presso ufficio postale nel Cap di residenza o domicilio del soggetto richiedente.
Come calcolare l'assegno di disoccupazione
Il calcolo dell’assegno di disoccupazione è un po’ macchinoso, bisogna quindi armarsi di pazienza. Dunque, l’importo si basa sul totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali dei quattro anni precedenti la perdita di lavoro per il numero di settimane di contribuzione. Il quoziente ottenuto, dovrà essere moltiplicato per il numero fisso 4,33.
Per l’anno corrente, l’importo è pari al 75% dello stipendio mensile se questo ultimo risulterà essere pari o inferiore a 1.227,55€ (dato aggiornato al 2020). Se invece il calcolo supera questa cifra, va aggiunta una somma pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile ed il suddetto importo.
Tuttavia, il tetto massimo dell’assegno di disoccupazione è fissato alla cifra di 1.335,40€ al mese (anche questo, è un importo aggiornato al 2020).
Da tenere presente però che, a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione, l’importo di indennità NASpI diminuirà del 3% ogni mese.
Altra informazione molto importante: quando si beneficia di disoccupazione, si è comunque coperti da contribuzione figurativa.
Come già ribadito, si tratta di un assegno mensile e, per chi ne ha il diritto, comprende anche gli assegni al Nucleo famigliare. La richiesta può essere inoltrata assieme alla domanda di disoccupazione o anche in periodi successivi, ottenendo così anche gli arretrati.
Disoccupazione e tempistiche di pagamento
In molti si chiedono spesso se ci sono delle tempistiche specifiche per i pagamenti o, eventualmente se esiste, un calendario che l’INPS segue mensilmente per l’accredito dell’importo. Purtroppo no, non c’è una organizzazione precisa e non si hanno dati certi per far chiarezza su questo punto.
Anzitutto dipende da quando è stata inoltrata la domanda, dopodiché, le tempistiche e la puntualità, variano da sede a sede. E poi chiaramente ci sono tutta una serie di fattori interni che non ci sono dati sapere.
Dobbiamo pensare alla disoccupazione come se fosse uno stipendio, e quindi bisogna attendere almeno un mese.
Disoccupazione e contributi figurativi
Per chi se lo stesse chiedendo, i contributi figurativi, vengono riconosciuti senza alcun costo finanziario a carico del lavoratore. Si tratta cioè di un lasso di tempo dove vengono accreditati gratuitamente dallo Stato ove si manifesta una situazione particolare. La legge stabilisce che, il lavoratore iscritto all’assicurazione generale obbligatoria, se impossibilitato a svolgere la normale attività lavorativa - e meritevole di copertura previdenziale - può godere del suddetto periodo assicurativo.
Questa tipologia di contributi non vengono versati né dal lavoratore né tantomeno da un ipotetico datore di lavoro, i contributi figurativi possono essere considerati una sorta di copertura fittizia. Ma, la cosa davvero interessante, è che vale a tutti gli affetti sia per maturare il diritto alla pensione, sia per determinare la misura dell’assegno.
Si ribadisce che, questa opzione, si applica solo in situazioni particolari e ad un preciso momento della propria carriera lavorativa, ed è la legge che stabilisce se si è idonei o meno. Da tener presente però che, questa possibilità, si estende solo ai dipendenti del settore privato che son stati licenziati. La situazione per i dipendenti pubblici, per gli artigiani, commercianti e per gli autonomi, è ben diversa.
I contributi figurativi vanno richiesti, non vengono accreditati in automatico. Di solito vengono accreditati in occasione della domanda di pensione. Non hanno di fatto termini di scadenza.
Quanto tempo dura la disoccupazione?
L’indennità di disoccupazione è legata alla storia contributiva del lavoratore, per cui, ogni situazione è diversa e con peculiarità diverse. Tuttavia, nel complesso, lo stato di disoccupazione non può superare i due anni.
Giusto per fornirvi un dato importante: la durata della vostra disoccupazione sarà pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita di lavoro.
Ovviamente la disoccupazione si annulla dal momento che il lavoratore va a perdere lo stato di disoccupato o magari se nel frattempo ha maturato i giusti requisiti per la pensione anticipata, di vecchiaia o alla richiesta di assegno ordinario di validità.
Unica deroga e variazione è prevista per i lavoratori stagionali. Per loro esiste una tempistica leggermente maggiorata, possono cioè godere dello stato di disoccupazione un mese in più rispetto agli altri lavoratori. Questo perché, lavorando solo una parte dell’anno, per loro è molto più complicato trovare nuovamente un impiego nell’immediato.
Disoccupazione ai tempi del Coronavirus
Vista la pandemia causata dal Corona Virus, l’INPS (messaggio n°1286) fornisce i primissimi chiarimenti in merito alla proroga delle scadenze per quanto concerne le presentazioni delle domande di disoccupazione.
Per tutte quelle situazioni dove, il lavoro si è concluso in modo involontario dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, il termine di presentazione delle indennità NASpI è prorogato di ulteriori 60 giorni. Quindi, da 68 si passa a 128 giorni.
NASpI: cosa cambia con il Decreto sostegni
di Gabriella RehoContinuano le riforme per contrastare la povertà dilagante causata dalla pandemia. Il Decreto sostegni dello scorso 22 marzo ha introdotto alcune importanti novità per coloro che perdono il lavoro e hanno diritto alla indennità di disoccupazione, meglio conosciuta come NASpI.
NASpI: cosa cambia con il Decreto sostegni
di Gabriella RehoContinuano le riforme per contrastare la povertà dilagante causata dalla pandemia. Il Decreto sostegni dello scorso 22 marzo ha introdotto alcune importanti novità per coloro che perdono il lavoro e hanno diritto alla indennità di disoccupazione, meglio conosciuta come NASpI.

La proroga Naspi che non c'è e nuovi requisiti per l’accesso
di Federica AntignanoGrandi novità per la proroga Naspi. Con il Dl Sostegno, tanto atteso e finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo, il Governo Draghi spazza via la proroga dell’indennità di Naspi di ulteriori due mesi così come era stata annunciata. La soluzione trovata dal nuovo esecutivo? Il reddito di emergenza, prorogato per altri tre mesi, estende la sua platea anche a coloro cui è scaduta la Naspi (anche Dis-Coll) tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021.
La proroga Naspi che non c'è e nuovi requisiti per l’accesso
di Federica AntignanoGrandi novità per la proroga Naspi. Con il Dl Sostegno, tanto atteso e finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo, il Governo Draghi spazza via la proroga dell’indennità di Naspi di ulteriori due mesi così come era stata annunciata. La soluzione trovata dal nuovo esecutivo? Il reddito di emergenza, prorogato per altri tre mesi, estende la sua platea anche a coloro cui è scaduta la Naspi (anche Dis-Coll) tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021.

Come fare domanda di disoccupazione? A chi spetta DIS-COLL
di Alessia SeminaraSappiamo ormai tutti cosa si intende quando si parla di NASpI, che riguarda gli ex-lavoratori subordinati. E per i collaboratori coordinati e continuativi? Esiste l'indennità DIS-COLL. Ecco quali sono i requisiti e come presentare domanda di disoccupazione DIS-COLL all'INPS in caso di licenziamento e/o perdita involontaria del proprio lavoro.
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di Alessia SeminaraSappiamo ormai tutti cosa si intende quando si parla di NASpI, che riguarda gli ex-lavoratori subordinati. E per i collaboratori coordinati e continuativi? Esiste l'indennità DIS-COLL. Ecco quali sono i requisiti e come presentare domanda di disoccupazione DIS-COLL all'INPS in caso di licenziamento e/o perdita involontaria del proprio lavoro.

Stage a 50 anni: il lavoro è sempre più precario!
di Valeria OggeroSono letteralmente raddoppiati gli stagisti italiani, e non solo giovani! Il contratto di lavoro che prevede l'inserimento formativo è utilizzato anche per fasce di età superiori. Una soluzione conveniente per le aziende che accedono così a regimi fiscali agevolati, ma i lavoratori non la pensano allo stesso modo.
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Anticipo Naspi in un'unica soluzione, quando è possibile
di Imma DuniLa Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), conosciuta meglio come indennità di disoccupazione, è una misura di sostegno al reddito a favore dei lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente, cioè non per loro colpa.
Il nostro ordinamento prevede che, in alcuni casi specifici, è possibile fare domanda per ricevere l'anticipo della Naspi in un'unica soluzione.
In questo caso, piuttosto che vedersi accreditata l'indennità mensilmente, si riceverebbe in un unico bonifico, l'intero importo di indennità spettante.
In questo articolo vedremo quando e come è possibile fare questa richiesta.
Anticipo Naspi in un'unica soluzione, quando è possibile
di Imma DuniLa Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), conosciuta meglio come indennità di disoccupazione, è una misura di sostegno al reddito a favore dei lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente, cioè non per loro colpa.
Il nostro ordinamento prevede che, in alcuni casi specifici, è possibile fare domanda per ricevere l'anticipo della Naspi in un'unica soluzione.
In questo caso, piuttosto che vedersi accreditata l'indennità mensilmente, si riceverebbe in un unico bonifico, l'intero importo di indennità spettante.
In questo articolo vedremo quando e come è possibile fare questa richiesta.

Adr: Bonus di 5000€ ai disoccupati in cerca di lavoro
di Alda MoletiLa legge di Bilancio 2021 ha incluso i titolari dell'indennità di disoccupazione (NASpI) tra i possibili beneficiari dell'Assegno di ricollocazione (Adr). Un bonus dell’importo massimo di 5.000 euro per sostenere i disoccupati nella ricerca di un nuovo impiego. L’assegno di ricollocazione nel 2021 include anche i titolari di Reddito di Cittadinanza e cassa integrazione
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di Alda MoletiLa legge di Bilancio 2021 ha incluso i titolari dell'indennità di disoccupazione (NASpI) tra i possibili beneficiari dell'Assegno di ricollocazione (Adr). Un bonus dell’importo massimo di 5.000 euro per sostenere i disoccupati nella ricerca di un nuovo impiego. L’assegno di ricollocazione nel 2021 include anche i titolari di Reddito di Cittadinanza e cassa integrazione

Dl Sostegno Draghi: novità Naspi, Cig e blocco licenziamenti
di Valentina Simonettioverno Draghi: arriva il nuovo decreto "sostegno. Vediamo quali sono le principali novità anche sulla base delle bozza del Ristori lasciata sul tavolo dal precedente governo Conte. Quali intenzioni del nuovo Ministro Orlando in materia di riforma ammortizzatori sociali, proroga Naspi, cassa integrazione e blocco licenziamenti alla luce del recente incontro con i sindacati. Numerosi cambiamenti sono attesi soprattutto in materia di lavoro, politiche attive e nuove indennità di disoccupazione universali che comprenderanno più categorie e una maggiore facilità di accesso con durata più lunga. Ecco quali potrebbero essere le soluzioni e le conferme alle precedenti proposte.
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Per i disoccupati cambia tutto: non solo proroga Naspi!
di Valeria OggeroArrivano dal governo novità per tutti i disoccupati, che si trovano in una condizione precaria a causa della perdita involontaria del posto di lavoro. Oltre agli attuali bonus INPS, verranno approvate nuove modifiche alla Naspi, e introdotto un nuovo sostegno per la ricollocazione lavorativa.
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Proroga Naspi e occupazione: ecco cosa cambierà con Draghi
di Valentina SimonettiProroga Naspi: le ipotesi sulla base delle dichiarazioni dell'ex Ministro e su come potrebbe essere modificata dal decreto ristori in approvazione dal nuovo governo Draghi. Ecco quali potrebbero essere le alternative per offrire un sussidio alternativo a chi ha perso l'indennità di disoccupazione. E le riforme possibili per garantire l'occupazione e la riqualificazione dei disoccupati sulle quali il nuovo governo ha intenzione di puntare: dagli ammortizzatori sociali al potenziamento dell'assegno di ricollocazione.
Proroga Naspi e occupazione: ecco cosa cambierà con Draghi
di Valentina SimonettiProroga Naspi: le ipotesi sulla base delle dichiarazioni dell'ex Ministro e su come potrebbe essere modificata dal decreto ristori in approvazione dal nuovo governo Draghi. Ecco quali potrebbero essere le alternative per offrire un sussidio alternativo a chi ha perso l'indennità di disoccupazione. E le riforme possibili per garantire l'occupazione e la riqualificazione dei disoccupati sulle quali il nuovo governo ha intenzione di puntare: dagli ammortizzatori sociali al potenziamento dell'assegno di ricollocazione.

Stop al blocco licenziamenti: è bomba disoccupazione
di Valeria OggeroIl 31 marzo è la data di scadenza del blocco licenziamenti che ha tutelato i posti di lavoro di almeno un milione di italiani. In attesa delle decisioni del nuovo governo, Confindustria e sindacati chiedono di essere ascoltati per non andare incontro ad una bomba disoccupazione che metterebbe a rischio moltissime famiglie italiane.
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In arrivo 100€ al mese. Come averli su conto già da febbraio
di Riccardo ValleDal 23 febbraio l’INPS inizierà l’erogazione del bonus Irpef a favore dei percettori di NaspI. È il famoso ex bonus Renzi che la Legge di Bilancio 2021 ha esteso anche ai lavoratori disoccupati. Si tratta di massimo 100 € mensili, commisurati alla propria situazione reddituale. Quest’ultima andrebbe valutata preventivamente per evitare brutte sorprese in sede di conguaglio.
In arrivo 100€ al mese. Come averli su conto già da febbraio
di Riccardo ValleDal 23 febbraio l’INPS inizierà l’erogazione del bonus Irpef a favore dei percettori di NaspI. È il famoso ex bonus Renzi che la Legge di Bilancio 2021 ha esteso anche ai lavoratori disoccupati. Si tratta di massimo 100 € mensili, commisurati alla propria situazione reddituale. Quest’ultima andrebbe valutata preventivamente per evitare brutte sorprese in sede di conguaglio.

Bonus Donne Disoccupate: agevolazioni per chi assume
di Roberta CarboneA seguito della crisi economica dovuta alla pandemia di Covid-19, come risposta al crescente fenomeno della disoccupazione femminile, il Governo ha previsto nella Legge di Bilancio 2021 una serie di agevolazioni per far assumere donne da parte delle aziende. Come il Bonus Donne Disoccupate.
Bonus Donne Disoccupate: agevolazioni per chi assume
di Roberta CarboneA seguito della crisi economica dovuta alla pandemia di Covid-19, come risposta al crescente fenomeno della disoccupazione femminile, il Governo ha previsto nella Legge di Bilancio 2021 una serie di agevolazioni per far assumere donne da parte delle aziende. Come il Bonus Donne Disoccupate.

Disoccupazione NASPI Assegni familiari: requisiti e domanda
di Antonella TortoraDisoccupazione Naspi e assegni familiari, requisiti e domanda INPS 2021. L'indennità NASPI rappresenta per il lavoratore un sussidio che va a rinforzare il reddito, nel caso in cui il lavoratore per cause non a lui imputabili, rimane privo di lavoro. Nello stesso tempo, nel periodo del godimento della Naspi il lavoratore se in possesso dei requisiti può richiedere anche gli assegni familiari ANF. Non sono pochi i lettori che hanno espresso dubbi legittimi sulla fruizione della Naspi e la perdita degli assegni familiari. Nei paragrafi successivi cercheremo di rispondere alle domande più frequenti, tra cui: Con la NASPI si ricevono più soldi per gli assegni familiari? Chi paga gli assegni familiari ANF nel periodo della NASPI? Come e quando si presenta la domanda per gli assegni familiari ANF con la NASPI? È possibile richiedere gli arretrati degli assegni familiari?
Disoccupazione NASPI Assegni familiari: requisiti e domanda
di Antonella TortoraDisoccupazione Naspi e assegni familiari, requisiti e domanda INPS 2021. L'indennità NASPI rappresenta per il lavoratore un sussidio che va a rinforzare il reddito, nel caso in cui il lavoratore per cause non a lui imputabili, rimane privo di lavoro. Nello stesso tempo, nel periodo del godimento della Naspi il lavoratore se in possesso dei requisiti può richiedere anche gli assegni familiari ANF. Non sono pochi i lettori che hanno espresso dubbi legittimi sulla fruizione della Naspi e la perdita degli assegni familiari. Nei paragrafi successivi cercheremo di rispondere alle domande più frequenti, tra cui: Con la NASPI si ricevono più soldi per gli assegni familiari? Chi paga gli assegni familiari ANF nel periodo della NASPI? Come e quando si presenta la domanda per gli assegni familiari ANF con la NASPI? È possibile richiedere gli arretrati degli assegni familiari?

Istat, disoccupazione in salita
di Alessandra CurreliIstat, i dati sull’occupazione di dicembre mostrano un forte dato negativo. In un anno occupati e inoccupati sono cresciuti di oltre 444.000 unità.
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La crisi di governo farà tardare i bonus INPS?
di Valeria OggeroCon la crisi di governo e le dimissioni del premier Conte siamo di fronte ad un'instabilità che può danneggiare ulteriormente il tessuto economico del paese. I bonus INPS attuali basteranno alla ripresa? L'instabilità aumenta, ma nel frattempo vediamo quali sono i bonus del decreto ristori di cui si può ancora beneficiare.
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di Valeria OggeroCon la crisi di governo e le dimissioni del premier Conte siamo di fronte ad un'instabilità che può danneggiare ulteriormente il tessuto economico del paese. I bonus INPS attuali basteranno alla ripresa? L'instabilità aumenta, ma nel frattempo vediamo quali sono i bonus del decreto ristori di cui si può ancora beneficiare.

Inps: disoccupazione Naspi e Dis-Coll 2021, quanto spetta?
di Davide PantaleoCome oggi anno l'Inps ha aggiornato gli importi relativi alle indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll. Ecco le novità per il 2021.
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