Partita IVA, nuovi Bonus 2022: più di 15.000 euro per tutti!

Partita IVA interessata da nuovi Bonus. Il 2022 regala ai lavoratori autonomi più di 15.000 euro di contributi a fondo perduto, oltre al Bonus Bancomat.

Partita IVA interessata da nuovi aiuti economici nel corso dell’anno. La Legge di Bilancio 2022 ha rivisitato da cima a fondo il complesso sistema degli ammortizzatori sociali tenendo un occhio di riguardo verso i sostegni per i titolari di Partita IVA, i lavoratori autonomi.

L’attenzione è tutta per i Ristori 2022 che mettono a disposizione di particolari categorie di Partita IVA, nello specifico quelle operanti nel settore della vendita di specifici prodotti, una serie di sostegni economici.

Spicca fra tutti un Bonus 2022 nuovo di zecca, dal tetto massimo di 10.000 euro, che rimborsa tramite credito d’imposta quota parte delle spese supportate da ciascuna Partita IVA nel biennio 2022/2024 per l’acquisto di prodotti biodegradabili acquistati al posto della plastica monouso recentemente bandita dall’Unione Europea per mezzo della normativa SUP.

Ma non è tutto. C’è un altro Bonus 2022 che offre a ciascun titolare di Partita IVA la possibilità di ottenere il rimborso fino a 5.000 euro delle spese supportate dal 2021 al 2022 per l’acquisto di prodotti alla spina o sfusi da vendere ai propri clienti.

Oltre ai Ristori, c’è la Legge di Bilancio 2022 a mettere nero su bianco ulteriori aiuti indirizzati alla categoria dei lavoratori autonomi.

Mentre il capitolo Cashback di Stato è definitivamente chiuso con l’addio definitivo della misura, largo spazio quest’anno viene dato a quello che è stato definito il suo sostituto: il Bonus Bancomat.

Maggiori informazioni sul Bonus Bancomat le trovate nel video YouTube di Pensioni & Aggiornamenti.

Stiamo parlando di un nuovo Bonus rivolto ai titolari di Partita IVA introdotto per mano del decreto-legge n. 99 del 30 giugno 2021, meglio conosciuto come Decreto Lavoro ed Imprese.

Nello specifico, si tratta di un nuovo sostegno che va ad aggiungersi alla schiera dei Bonus 2022 che assegna ai titolari di Partita IVA ben tre crediti d’imposta ognuno come rimborso di particolari spese supportate dal 2021 e fino alla fine del 2022.

Volendo essere più precisi, il primo dei tre crediti d’imposta in cui si articola il Bonus Bancomat permette ai titolari di Partita IVA di ottenere il rimborso delle commissioni bancarie che i negozianti devono pagare per ogni operazione (acquisto di beni o servizi) pagata dai clienti tramite POS, dunque utilizzando la moneta elettronica (carte di credito, bancomat, carte di debito).

I rimanenti due Bonus, invece, permettono ai lavoratori autonomi di dotarsi di beni strumentali all’esercizio della propria attività. Più nei dettagli, ciascuna Partita IVA otterrà il rimborso delle spese sostenute per acquistare registratori di cassa smart e i POS indispensabili per l’accettazione dei pagamenti per mezzo carta.

Tutti i Bonus 2022 dedicati alla Partita IVA fino a questo momento trattati potranno essere richiesti congiuntamente e complessivamente permettono al beneficiario di godere di un contributo a fondo perduto di oltre 15.000 euro.

Ma vediamo subito nel dettaglio come funziona ciascuno dei nuovi Bonus 2022 Partita IVA.

Partita IVA e Bonus 2022: 5.000 dei 15.000 euro solo per i prodotti sfusi

Anche se trattati per sommi capi in apertura di articolo, è lungo e dettagliato l’elenco dei nuovi Bonus 2022 per complessivi 15.000 euro che potranno fornire un aiuto economico a specifici titolari di Partita IVA.

Partiamo subito dal Bonus Partita IVA gestito dal neo istituito Ministero della Transazione Ecologica.

Dal 23 novembre 2021 e fino al 24 gennaio 2022 è stata data la possibilità ai titolari di Partita IVA che si occupano della vendita di prodotti alla spina o sfusi di presentare domanda per ottenere un credito d’imposta come rimborso delle spese supportate proprio per l’acquisto di tali beni nel biennio 2020-2022.

Più nei dettagli, il Bonus 2022 sui prodotti sfusi e alla spina, introdotto con specifico decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 ottobre, assegnava a ciascuna Partita IVA beneficiaria un massimo di 5.000 euro a titolo di rimborso dei costi sostenuti.

Pur essendo i termini di presentazione delle domande scaduti da poco meno di una settimana, e considerato il successo raggiunto dalla misura, probabilmente il Governo disporrà più in là l’apertura di una nuova finestra temporale di inoltro delle istanze al momento rimaste fuori da suddetto Bonus Partita IVA 2022.

Partita IVA, nuovi aiuti per 15.000 euro: 10.000 euro di Bonus 2022 per i prodotti biodegradabili

Ad arricchire l’elenco dei Bonus 2022 di fresca introduzione rivolti a chi detiene una Partita IVA ci pensa il decreto-legge 196 del 2021. Il provvedimento, infatti, introduce un nuovo contributo a fondo perduto, vale a dire una somma di denaro erogata dallo Stato ai beneficiari senza obbligo di restituzione, esclusivamente a quei titolari di Partita IVA che esercitano un’attività avente ad oggetto la vendita di mirati prodotti.

Con l’inizio del nuovo anno, infatti, l’Italia si adegua alla nuova normativa SUP (Single Use Plastics) voluta dall’Unione Europea per stabilire lo stop tanto alla vendita, quanto alla produzione, di prodotti in plastica ad utilizzo quotidiano.

Per essere più precisi, si potranno vendere le rimanenze in possesso di tali beni fino a quando le scorte saranno completamente azzerate.

Tuttavia, è già attivo il Bonus 2022 per i titolari di Partita IVA che già si servono di prodotti sostituti totalmente biodegradabili.

Stiamo parlando di un nuovo credito d’imposta del 20% che va a coprire le spese supportate nell’arco di tempo che va dal 2022 al 2024 per quei prodotti con certificazione UNI EN 13432:2002.

Nello specifico, grazie al nuovo Bonus 2022 rientrante sempre nella cerchia dei sostegni rivolti ai titolari di Partita IVA di ammontare complessivo di oltre 15.000 euro, a ciascun beneficiario spetterà un importo massimo di 10.000 euro.

Partita IVA: Bonus Bancomat confermato nel 2022. Per tutti zero commissioni bancarie

Il 2022, lo avevamo anticipato, pullula di novità per la Partita IVA. Mentre i due Bonus di cui ci siamo occupati in precedenza sono rivolti a specifiche categorie di lavoratori autonomi che potranno ottenere da entrambi non più di 15.000 euro, c’è spazio per un ulteriore Bonus 2022 questa volta però indirizzato a tutti i titolari di Partita IVA snodato in tre crediti d’imposta.

Il primo di questi Bonus Partita IVA non ha limiti di spesa, non prevede requisiti stringenti per l’ottenimento, oltre a non essere fisso negli importi.

Ma vediamo subito di cosa si tratta. Non tutti sono a conoscenza del fatto che i negozianti (titolari di Partita IVA) sono obbligati a pagare delle commissioni alla banca ogni qual volta un cliente paga i beni e i servizi acquistati servendosi di una carta di debito, di credito o di un bancomat.

Ebbene, anche per il 2022 il Governo Draghi ha deciso di prorogare un Bonus Partita IVA, già attivo nel 2021, che permette agli stessi di ottenere il rimborso totale (100%) delle commissioni maturate.

Naturalmente con dei vincoli temporali. Quali? Il Bonus 2022 in questione coprirà le spese legate alle commissioni POS maturate da luglio 2021 fino alla fine di giugno 2022.

Partita IVA: un Bonus 2022 da 160 euro per Pos e registratori

Chiariti come funzionano i Bonus Partita IVA 2022 di 15.000 euro e il primo dei tre crediti d’imposta in cui si articola in Bonus Bancomat, spostiamo l’attenzione sui rimanenti due riguardanti i beni strumentali all’esercizio dell’attività autonoma.

A questi possono accedere soltanto i titolari di Partita IVA che hanno realizzato nel precedente periodo d’imposta un fatturato inferiore a 5 milioni di euro. Ma procediamo con ordine.

Il primo dei due permette di ottenere un rimborso non superiore a 160 euro per chi dispone di Partita IVA e decide di acquistare, prendere a noleggio e installare un POS, il sistema che permette di riconoscere le carte di pagamento elettroniche e i bancomat.

Tale Bonus 2022 non coprirà indistintamente tutte le spese, ma solo quelle supportate da luglio 2021 fino al 30 giugno 2022 e assicurerà un rimborso variabile sulla base del precedente fatturato maturato.

Nello specifico, alla Partita IVA con ricavi e compensi entro i 200 mila euro andrà il 70% di rimborso, il 40% se il fatturato supera i 200 mila euro ma non il milione di euro, mentre il 10% andrà a chi ha realizzato ricavi e compensi da 1 a 5 milioni.

In ogni caso, il Bonus Partita IVA in questione non potrà superare i 160 euro di rimborso per ciascun autonomo.

Partita IVA: per tutto il 2022 c’è il Bonus da 320 euro. Come funziona?

Passiamo al secondo dei Bonus Partita IVA riferito ai beni strumentali. In tal caso il credito d’imposta riguarderà le spese sostenute per noleggiare, acquistare o installare registratori di cassa smart.

Tale Bonus massimo di 320 euro potrà essere ottenuto soltanto per i registratori di cassa smart acquistati entro la fine del 2022.

Nulla cambia, invece, rispetto alla percentuale di rimborso

Come per il Bonus Partita IVA riguardante l’acquisto del POS anche in questo caso il rimborso sarà variabile.

Il 100% della spesa verrà rimborsata ai titolari di Partita IVA che hanno maturato ricavi e compensi non superiori ai 200mila euro, il 70% da 200mila a 1 milione di euro, il 40% per i fatturati oltre 1 milione di euro ma entro i 5.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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