Patiti di bici? Ecco come funziona l’assicurazione

Sempre più persone utilizzano la bicicletta per muoversi. Quante di esse, però, hanno pensato a tutelare se stesse e i propri patrimoni con un'assicurazione?

Gli italiani e la bicicletta: un amore in costante divenire, una passione che coinvolge sempre più persone, così come la necessità di trovare nuove e più economiche (e sostenibili) soluzioni di trasporto per muoversi soprattutto all’interno delle città.

Inoltre, l’utilizzo della bicicletta, può anche permettere di guadagnare dei soldi grazie a numerosi bonus e incentivi

“Ci sono alcuni Comuni italiani che hanno confermato iniziative green e sostenibili per tutti coloro che intendono sfruttare la bicicletta per spostarsi da casa al lavoro, o verso la scuola, oppure per tutti gli appassionati delle due ruote anche nel tempo libero. Grazie ei nuovi bonus bici 2022 si possono guadagnare fino a 600 euro pedalando, con il minimo sforzo: ogni chilometro percorso corrisponde a un credito. Raggiunto il minimo, è possibile ottenere il voucher in denaro da spendere come si vuole”.

Mobilità sostenibile e green, incentivi per l’acquisto e l’utilizzo della bici: ma il ciclista, o colui che comunque usa la bici, come può fare a tutelare se stesso dalle conseguenze di una caduta o un danno causato a terzi?

Patiti di bici: un amore che può costare caro

Essere patiti di bici: una passione, un grande amore che però, si possono pagare a caro prezzo. In che senso? Perché, come in tutti gli ambiti della vita, può sempre accadere qualcosa di spiacevole, di negativo che mette a repentaglio la vostra salute o il vostro patrimonio.

Andare in bicicletta è uno di quei “gesti” che si imparano da bambini: all’inizio con l’ausilio delle rotelle e poi, piano piano, eliminate quelle, si prende dimestichezza con le due ruote sino a sentirsi i nuovi Gimondi, Moser, Pantani. Nel mezzo, c’è tutta una vita, tutto un percorso, un chilometraggio e tanta strada da percorrere.

Proprio durante il percorso, che sia in città o in campagna, bisogna sempre riporre la massima attenzione: basta una buca, una pietra, un attimo di mancata concentrazione e la frittata è fatta. In una duplice veste: sia dal punto di vista di una possibile caduta che possa provocare lesioni alla nostra persona, ma anche dal punto di vista dei danni che si possono cagionare a terzi.

Come tutelarsi dai danni a cose e persone

I gesti e le azioni che consideriamo più banali, alle volte, possono trasformarsi in vere e proprie sciagure, non solo per la nostra salute ma anche per il nostro patrimonio.

Può infatti accadere che, mentre si va in bicicletta, si possano cagionare involontariamente danni (anche seri) ad altre persone o cose. Vi siete mai posti il problema? Vi siete mai soffermati a pensare cosa potrebbe accadere e, in quel caso, quali potrebbero essere le conseguenze per le vostre finanze?

Certo, i danni possono essere di lieve entità, come ad esempio la rottura di uno specchietto laterale di un auto mentre si passa con la bici, o l’ammaccatura ad un auto proprio perché ci si finisce contro con la bici stessa. Se però nel sinistro sono coinvolte delle persone, allora le cose possono sensibilmente cambiare.

Facciamo una ipotesi non così assurda e non così irreale: ipotizziamo di stare pedalando, magari incrociamo un passante (se non un altro ciclista): inavvertitamente, facendo un movimento brusco, andiamo ad urtare il pedone o l’altro ciclista: questo cade, batte la testa e….muore oppure rimane paralizzato. Si tratta senza dubbio di uno scenario estremo ma non impossibile: cosa succede in un caso simile?

Succede che, chi ha causato il danno (quindi voi) viene ritenuto resposabile e quindi scatta la richiesta di risarcimento del danno stesso. Nel caso di morte o lesioni invalidanti, si può arrivare di cifre a sei zeri. Quindi? Avreste le risorse economiche necessarie? Oppure? Queste domande ve le siete poste?

Bici: l’assicurazione Rc conviene?

C’è una polizza assicurativa molto semplice, verrebbe da dire quasi basilare che però, in questi casi, diventa preziosissima. Di cosa si tratta?

Della polizza che copre la responsabilità civile della famiglia, ovvero tutti quei danni che, nel corso delle 24 ore di ogni singola giornata, il capo famiglia e coloro che fanno parte del suo stato di famiglia, possono cagionare, involontariamente, a terze persone (o cose).

Occorre intento evidenziare che, ai fini della copertura assicurativa, non si deve trattare di danno causato durante lo svolgimento di una attività professionale, e quindi, anche per ciò che concerne l’eventuale torto causato a terzi deve riferirsi all’uso della bicicletta in via amatoriale e non professionistico.

Quando stipulate una polizza simile (il cui costo è davvero ridicolo perché spesso non supera i 100 euro all’anno), fate attenzione a scegliere sempre un massimale più capiente. La differenza di prezzo tra i vari massimali, infatti, è minima, ma avere a disposizione un limite più elevato, vi tutela maggiormente in caso di danni gravi.

Il consiglio quindi è quello di optare sempre per un massimale assicurato non inferiore ad 1 milione di euro. Perché in caso di morte o lesioni permanenti da voi causate, nemmeno quello potrebbe essere sufficiente.

Come funziona la polizza contro gli infortuni in bici

Oltre a tutelare il proprio patrimonio, è sempre bene pensare anche a se stessi (e, indirettamente alla propria famiglia).

Come si può fare per mettersi l’anima in pace? La scelta migliore è quella di stipulare una polizza assicurativa contro gli infortuni che quindi, comprende anche, eventuali cadute e traumi derivanti dall’utilizzo della bicicletta. Specie per chi utilizza il mezzo a due ruote in città, le cose non sono affatto semplici. Il rischio cadute, vuoi per le buche, vuoi per l’asfalto dissestato, vuoi per lo zig zagare tra una vettura e l’altra, può essere decisamente elevato. 

Ecco che quindi, una buona polizza infortuni può permettervi di stare tranquilli anche in caso di eventi nefasti. Che cosa andremo ad assicurare, quindi? Sicuramente l’invalidità permanente, con un massimale congruo, per prevenire (almeno da un punto di vista economico) le conseguenze di un eventuale incidente che possa causare postumi invalidanti perenni.

Un’altra garanzia fondamentale è quella relativa al rimborso spese mediche da infortunio: tutti ciò che concerne le visite inerenti l’infortunio, la fisioterapia e la riabilitazione, rientra in questa voce. Anche in tal caso, sincerarsi di scegliere un massimale congruo.

Possono poi essere inserite in polizza anche le diarie: da gessatura, da ricovero, da convalescenza. Queste possono essere garanzie opzionali per lenire i mancati introiti economici (specie se siete lavoratori autonomi) dovuti al periodo di inattività forzata causa infortunio.

Bici: caso morte e Ltc nei casi estremi

Ci sono anche altre tiplogie di polizze che possono interessare non solo il ciclista ma anche l’intero nucleo familiare. Si tratta di assicurazioni che vanno a tutelare casi estremi, magari non così frequenti, ma purtroppo possibili.

Sto parlando del caso morte o della non autosufficienza (Ltc). Può capitare infatti che, una brutta caduta, un incidente, possano causare la morte del ciclista o lasciarlo in condizioni fisiche menomate, ovvero non più nelle condizioni di svolgere, autonomamente, le attività di vita quotidiana.

La tutela caso morte va nella direzione di proteggere il nucleo familiare del soggetto che la stipula: come si suol dire, meglio prevenire che curare, specie quando si tratta di nuclei con figli piccoli o con unica fonte di reddito.

La polizza LTC invece, serve come tutela sia diretta che indiretta. Aiuta sia colui che è vittima, sia la famiglia, ad affrontare il lungo e duro percorso di vita con un sollievo almeno dal punto di vista economico. Dover prestare assistenza ad una persona che necessita di tutoraggio durante le 24 ore della vita quotidiana, non è affatto semplice, oltre che decisamente costoso.

E se me la rubano?

Normalmente, la bicicletta rientra all’interno della voce “Furto” abbinata alla polizza della casa. Difficilmente la terrete in casa, più facilmente in garage o in cantina. Ecco, solitamente ciò rientra in quella voce che, in gergo assicurativo, viene definita “Pertinenze”. Nel caso in cui i ladri facciano una visita al vostro garage o cantina, siete anche assicurati per l’eventuale furto della bici, con dei limiti che dipendono dalla singola polizza.

Ci sono però alcune forme di assicurazione (principalmente on line) che permettono di assicurare il vostro mezzo di trasporto in modo globale e per l’intera durata delle 24 ore giornaliere. In questa tipologia di contratti è previsto anche l’indennizzo in caso di furto al di fuori delle mura casalinghe.

Si tratta di una opzione che deve essere valutata con attenzione, in quanto, i furti di bici sono sempre più diffusi. Ovunque. Ecco che quindi, avere una protezione a 360 gradi può essere interessante al fine di tutelarsi pienamente contro qualsiasi evento negativo.

Giova ricordare che va sempre posta attenzione a quelli che sono i limiti, gli scoperti e le franchigie, ovvero le condizioni di polizza. Non esitate mai a chiedere informazioni e leggete sempre bene tutte le note informative e le condizioni contrattuali.

Redazione Trend-online.com
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