Assicura la tua moto risparmiando in 5 mosse infallibili!

Assicurazione moto: con la bella stagione torna la voglia di libertà e di due ruote. Quanto costa l'assicurazione? Ma soprattutto: come fare a risparmiare?

L’arrivo della primavera, per molti, significa voglia di viaggiare, di natura, di moto. Del resto, da sempre, la motocicletta rappresenta la massima espressione del concetto di libertà. E non solo. Come evidenzia un articolo pubblicato sul sito ecointernazionale.com in data 31 luglio 2020:

“La motocicletta quest’anno fa più di 150 anni di vita, il primo prototipo fu di Louis-Guillame Perreaux, datato 1869. La moto però non è solo un mezzo ma uno stile di vita”.

Essere motociclisti identifica un vero e proprio stile di vita, difficilmente comprensibile agli occhi di chi non lo è mai stato. 

Inoltre, il settore, comprendente motocicli e ciclomotori ha dimostrato di aver sofferto meno di altri la crisi di questi ultimi due anni. In particolare, come ricorda il sito moto.it:

“Mercato moto 2021: è stato il migliore dal 2011”.

Nelle grandi città, aumenta la flotta di scooter e ciclomotori in circolazione: consentono inFatti di muoversi in modo più agile e di abbreviare i tempi di percorrenza, evitando gli ingorghi del traffico cittadino. Inoltre, visti i cambiamenti climatici che hanno regalato inverni più miti negli ultimi anni, motociclette e ciclomotori possono essere utilizzati per tutto l’anno quasi ovunque (certo, con il giusto equipaggiamento, ovviamente). 

Quanto costa, però, assicurare una moto o uno scooter? E, soprattutto, come si può fare per risparmiare, specie in tempi di ristrettezze come questi? Ecco qualche utile suggerimento.

Assicurazione moto: quale classe di merito?

L’assicurazione è un costo che può assumere una certa rilevanza, in termini numerici, specie per chi risiede nelle grandi città, specie nel centro sud. La statistica relativa ai sinistri, il fatto che molti scooter siano condotti da giovani non proprio attenti ed esperti, determina tariffe spesso decisamente esose.

Ecco che quindi, all’interno del nucleo familiare, occorre ponderare bene ogni scelta e anche la ricerca dell’assicurazione passa attraverso clausole e condizioni da valutare al fine di trovare la formula più adatta ed economica. Tante sono le variabili che concorrono a determinare il prezzo, come ricorda il sito assicurazione.it:

“Il costo di un’assicurazione RC moto dipende da una lunga serie di fattori: la zona di residenza del guidatore, la sua storia assicurativa (classe di merito, eventuali incidenti…), le caratteristiche del veicolo utilizzato e altro ancora”.

Già, la classe di merito. Fino a qualche anno fa, auto, moto, autocarri, viaggiavano su binari paralleli: non si incontravano mai. Invece, con l’introduzione della RC auto familiare come modifica dell’art. 134 del Codice delle Assicurazioni, come riporta il sito prima.it:

“Dal 16 febbraio 2020, quando assicuri un veicolo nuovo o usato, puoi ereditare la Classe di merito (CU) maturata su un altro veicolo di tua proprietà o di proprietà di un familiare stabilmente convivente. Potrai trasferire la Classe di merito sul tuo veicolo anche in fase di rinnovo della polizza, ma solo se il tuo Attestato di rischo (ATR) non presenta sinistri negli ultimi 5 anni”.

Ergo, se nel nucleo familiare c’è un auto in classe prima, senza sinistri negli ultimi 5 anni, se acquisto una moto o un ciclomotore, ho diritto alla stessa classe di merito. Il beneficio può essere utilizzato anche in sede di rinnovo della polizza, ovvero nelle annualità successive alla prima assicurazione.

Assicurazione moto: guida libera, esclusiva o conducenti designati?

Dopo aver visto come recuperare la classe merito più favorevole per assicurare il mezzo a due ruote, rivolgiamo l’attenzione al conducente di questo mezzo, ovvero: chi guiderà il ciclomotore o la motocicletta?

Normalmente ogni motociclista è piuttosto “geloso” del proprio bolide e quindi nemmeno sotto tortura permetterà ad altri di guidarlo. Ecco perchè, la “guida esclusiva ben si addice a questa tipologia di utenti. Inoltre, questa clausola, permette di risparmiare sulla tariffa della polizza auto, avendo ben certo chi potrà condurre il mezzo.

Altra condizione, invece, può essere quella della guida esperta”. In realtà, questa affermazione può avere due significati: nella prima accezione del termine, la clausola, per talune compagnie assicurative sta ad indicare il fatto che il mezzo verrà condotto da persone al di sopra di una certa età (che varia a seconda della compagnia). Con la seconda accezione, invece, si intende “esperienza di guida”, ovvero la dimostrazione che da più anni si è assicurati (possibilmente senza sinistri) in qualitò di proprietari di motocicli. 

In entrambi i casi, la clausola genera una riduzione del premio da pagare.

Se la moto è intestata ad una persona, che però non la guida, si può inserire la clausola del “conducente/i designato/i”. In tal caso, il premio viene calcolato in base ai dati anagrafici e di residenza dello stesso o degli stessi.

Ultimo caso è invece quello della clausola “guida libera”. Ciò significa che il mezzo può essere condotto da chiunque ne abbia l’abilitazione, indipendentemente dall’età: il premio assicurativo, ovviamente, sarà quindi più elevato.

Assicurazione moto: sospensione o no?

La moto, lo scooter, vengono utilizzati durante tutto l’anno oppure solo nei mesi estivi?

Se appartenete alla categoria di coloro che utilizzano il proprio mezzo a due ruote esclusivamente per pochi mesi all’anno, potete giocarvi la carta della “sospensione”. Che cosa significa? Che potete fermare il contratto per i mesi durante i quali non utilizzate la moto e riattivarlo successivamente, quando arriva la bella stagione. Così facendo, potete sfruttare il contratto assicurativo anche per due se non addirittura tre anni.

Il costo della sospensione, normalmente, si aggira intorno ai 30 euro e può essere richiesto parte oppure già inserito nel premio di polizza. Inoltre, a seconda della compagnia assicurativa, potete usufruire di questa possibilità una volta per ogni anno assicurativo oppure due o tre, sempre allo stesso costo.

C’è poi da rimarcare una clausola utilizzata da alcune compagnie, ovvero quella del cosiddetto “rimesaggio invernale”. Cosa significa? Che il contratto di polizza ha la durata di un anno, come di norma, ma che, da dicembre a febbraio, il mezzo non possa circolare. Questo genera uno sconto del 25% sul premio di tariffa.

Una buona soluzione per chi, solamente nei mesi più freddi, sta lontano dalla propria motocicletta.

Assicurazione moto: occhio alla cilindrata

Tra le variabili che determinano il costo della polizza, c’è senza dubbio la cilindrata del mezzo. Non è però scontato l’assioma per cui, all’aumentare della cilindrata, aumenti il costo della polizza. Anzi, è esattamente l’opposto.

Normalmente, le moto di grossa cilindrata, vengono infatti utilizzate per spostamenti sporadici, per il giro della domenica o del week end o per le vacanze estive: hanno quindi un uso abbastanza limitato nel tempo e, conseguentemente, diminuisce la possibilità di sinistri. Teniamo conto che poi, i motociclisti che le utilizzano, sono decisamente attenti e maniacali, sia nello stile di guida che nei controlli di manutenzione.

Diverso è il caso degli scooter o delle cilindrate al di sotto dei 150 cc: utilizzati con maggior frequenza, per non dire quotidianemente, spesso anche da ragazzini che fanno evoluzioni pindariche, sono tra le maggiori cause di incidenti.

Ecco che quindi, paradossalmente, specie chi vive nelle grandi città del centro sud, si troverà a pagare molto di più per assicurare un cinquantino che un 600 di cilindrata.

Anche questo aspetto quindi da valutare: l’idea dello scooter che tanto costa poco anche di assicurazione, è completamente errata e distorta dalla realtà.

Assicurazione moto: il pagamento annuale fa risparmiare?

Come per le polizze auto, anche le assicurazioni relative a motociclette e ciclomotori prevedono la possibilità di pagamento del premio in un’unica soluzione oppure con frazionamento (di norma semestrale).

Alcune compagnie, soprattutto per ciò che concerne le polizze più economiche, prevedono solo la possibilità di pagamento annuale e, per incentivare la cosa, garantiscono un buono sconto sul premio di tariffa finale. Il pagamento semestrale, infatti, specie per quei mezzi utilizzati sporadicamente o nei luoghi di villeggiatura, può comportare problemi nel recupero delle rate intermedie, ove semestralizzate, con aggravi di costi, sia per la compagnia che per l’utente assicurato. Ecco perchè alcune assicurazioni consentono solo il pagamento annuale.

Viceversa, per le polizze dal premio più consistente, magari anche per la presenza delle cosiddette garanzie accessorie, si può optare, come normalmente accade, per il frazionamento semestrale (in alcuni casi anche mensile).

Asicurazione moto: le garanzie accessorie

Oltre alla classica RC auto, ovvero l’assicurazione obbligatoria per poter circolare o sostare su suolo pubblico, anche le polizze relative a motocicli e ciclomotori, prevedono la facoltà di acquistare le cosiddette garanzie accessorie.

Si suol dire che “chi più spende, meglio spende”. Ecco che quindi, specie nelle città, assicurare il proprio mezzo per tutelarsi in caso di incendio e/o furto, può essere importante, specie nei primi anni di vita. Solitamente c’è comunque da considerare uno scoperto e una franchigia a carico dell’assicurato che variano a seconda della compagnia e, alle volte, del tipo di mezzo assicurato.

Può inoltre essere estesa la copertura assicurativa al casco, al materiale tecnico indossato, ai bauletti, etc. Inoltre, per essere sempre tranquilli, si può acquistare la garanzia “assistenza” ovvero il carro attrezzi che consente il recupero del mezzo in caso di sinitro o depannage e altre prestazioni accessorie.

Da non trascurare infine la cosiddetta garanzia relativa agli infortuni del conducente. Come per le polizze auto, infatti, in caso di sinistro con torto, l’unica persona non coperta dalla Rc auto è proprio il conducente ovvero il guidatore. Le cadute in moto possono essere molto rovinose e portare a conseguenze anche drammatiche.

Ecco perchè tutelarsi attraverso una buona polizza che copra non solo il caso morte, ma anche i postumi invalidanti e garantisca il rimborso delle spese di riabilitazione, fisioterapia e mediche in generale (relative all’infortunio occorso) non solo è cosa buona e giusta, ma dovrebbe essere obbligatoria (almeno nella mente di ogni motociclista). La salute non ha prezzo.

Redazione Trend-online.com
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