Blockchain e assicurazioni: IVASS segnala i nuovi prodotti

IVASS rileva la crescita di soluzioni blockchain per le assicurazioni che soddisfano la domanda di sicurezza, efficienza e digitalizzazione dei processi. Di una maggiore penetrazione della tecnologia destinata a modificare radicalmente i comportamenti di consumo, beneficerebbero le stesse compagnie attraverso una razionalizzazione delle attività ed una riduzione dei costi di gestione.

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La blockchain con le sue potenzialità rappresenta oggi la tecnologia che può dare un grande contributo al mondo delle assicurazioni nell’evoluzione verso la digitalizzazione, andando ad incidere da un lato sul business model e sulla gestione dei processi delle aziende, dall’altro influenzando i comportamenti dei consumatori, compreso il modo stesso di pensare alla condivisione dei dati in sicurezza.

Il settore in parte ha già abbracciato questa rivoluzione come dimostrano i dati del rapporto Insurtech Global Outlook 2020, redatto da Everis e NTT DATA che parlano per il 2019 di investimenti pari a 6.300 milioni di dollari, con una crescita del 58% rispetto al biennio precedente.

Stesso discorso per le proiezioni future: secondo lo studio Global InsurTech Market 2020-2024 di Research And Markets si stima che nei prossimi quattro anni il balzo in avanti degli investimenti in Isurtech sarà pari a 21,27 miliardi di dollari.

Lo scenario del settore assicurativo in cui si inserisce blockchain

In Italia le compagnie sono chiamate ad affrontare la gestione di un mercato maturo, caratterizzato da una forte complessità, dall’aumento del numero di transazioni, dall’incremento dei tentativi di frodi, dalla gestione di una quantità di informazioni sempre maggiore. 

I clienti, dal canto loro, richiedono sempre più sicurezza, velocità nelle operazioni, accessibilità ai servizi in tempo reale, dialogo attraverso canali a distanza. Si aspettano una personalizzazione delle soluzioni assicurative che vorrebbero “su misura e modulari”  come rileva l’IVASS nell’analisi sulle nuove tendenze nell’offerta di prodotti assicurativi relativa al secondo semestre 2020.

Alcune risposte sono arrivate e proprio grazie all’impiego della blockchain e sono molti i progetti in cantiere nel nostro paese basati su questa tecnologia per testare e sviluppare prodotti in nuovi ambienti ipertecnologici: coinvolte compagnie di assicurazioni, start up dell’Insurtech, ma anche gli organi di vigilanza e l’Università che partecipa come supporto nella ricerca. 

Cos’è la tecnologia blockchain

Per comprendere quale possa essere il contributo rispetto all’evoluzione del settore assicurativo facciamo un passo indietro tornando a definire cos’è e come si sta sviluppando la blockchain (letteralmente "catena di blocchi"). La definizione di wikipedia ne sintetizza il funzionamento:

La blockchain è una struttura di dati condivisa e "immutabile", un registro digitale le cui voci sono raggruppate in "blocchi", concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. 

Sebbene la sua dimensione sia destinata a crescere nel tempo, è immutabile in quanto, di norma, il suo contenuto una volta scritto non è più né modificabile né eliminabile, a meno di non invalidare l'intera struttura.

La tecnologia blockchain è dunque un sistema digitale decentralizzato nel senso che tutti possono utilizzarlo e ciò rende impossibile che i dati del registro possano essere compromessi.

Garantisce provenienza e tracciabilità delle informazioni, abilita operazioni online senza la validazione di un’autorità centrale, consente di inviare, ricevere e memorizzare dati in un “ledger”, database inattaccabile in quanto ripartito tra soggetti indipendenti tra loro quindi decentrato e diffuso.

Dal momento che può garantire sicurezza, affidabilità, trasparenza è considerata come alternativa ai registri delle transazioni che autorità riconosciute e regolamentate gestiscono in maniera centralizzata. 

La tecnologia blockchain si è fatta strada nel settore dei servizi assicurativi e finanziari in particolare grazie al suo potenziale di cambiare radicalmente il modo abituale di pensare alla condivisione dei dati e, di conseguenza, favorendo la propensione a dar vita a transazioni digitali decentralizzate e dematerializzate perché percepite come gestite in un ambiente sicuro. 

Ad essere destinato ad una rivoluzione è il rapporto fiduciario tra assicuratore e assicurato, sancito storicamente attraverso documenti cartacei attraverso i quali è passata la definizione dei contratti, la gestione dei sinistri, dei capitali e dei dati stessi del contraente, un rapporto fiduciario che nella sostanza resta però un valore intangibile e che con la blockchain potrà avere basi altrettanto solide anche se dematerializzate.

I vantaggi nell’uso della blockchain per le assicurazioni

Da quanto abbiamo detto si possono intuire i vantaggi che la blockchain può trasferire al mercato assicurativo in vari ambiti di applicazione.

Sicurezza

Attraverso l’utilizzo del registro digitale pubblico possono essere eliminate transazioni sospette perché ognuna di esse viene registrata diventando di dominio pubblico e non può più essere oggetto di contraffazione. Grazie al ledger si possono autenticare clienti e transazioni fornendo i dati storici in esso depositati. 

Efficienza e automatizzazione dei processi

Il settore assicurativo è caratterizzato da una catena del valore molto lunga e dalla presenza di una rete di numerosi attori che interagiscono in intrecci complessi che la blockchain è in grado di coordinare e rendere più efficienti. Grazie all’accesso immediato, sicuro e certo alle informazioni e alla sincronizzazione automatizzata dei dati, tutti i soggetti coinvolti hanno una vista sempre aggiornata su tutte le transazioni e questo determina efficienza nell’esecuzione dei contratti. 

Un esempio può essere la gestione di un sinistro: l’elaborazione e la verifica dei dati è rapida perché in un unico sistema sono presenti contemporaneamente tutte i dati necessari e i pagamenti avvengono automaticamente perché il sistema valida le informazioni in tempo reale e contestualmente.

Gestione di grandi quantitativi di dati La Blockchain può gestire una grande quantità di dati senza un coordinamento centrale rendendoli accessibili su più livelli. Vengono registrati creando una sorta di impronta digitale utilizzando un indicatore di data e ora che garantisce sicurezza e trasparenza.

Poter gestire tante informazioni anche attraverso strumenti di data analytics consente di approcciare gli aspetti di risk management con una conoscenza sempre più approfondita e precisa dei clienti e di attuare meccanismi di prevenzione, predizione e profilazione.  

Sviluppo di nuove tipologie di contratti personalizzati: la blockchain dal momento che collega in tempo reale dati relativi a più sistemi favorisce lo sviluppo di smart contract, contratti personalizzati acquistabili direttamente dai dispositivi mobili.

Gli smart contract si autoeseguono all’interno di un sistema blockchain sulla base di quanto concordato dalle parti. In questo modo viene eliminata la possibilità per ciascuno degli attori coinvolti di decidere arbitrariamente di non rispettarne le condizioni: una volta tradotte le clausole in linguaggio blockchain non sarà più necessaria alcuna manifestazione di volontà da parte dei contraenti. 

Ciò migliora la user experience e riduce tempi e costi per la compagnia ottimizzando il processo di emissione e gestione delle polizze, rendendo rapida e certa la liquidazione di un eventuale sinistro.

Il video che segue realizzato da InsuranceUp spiega in breve la logica alla base dello sviluppo degli smart contract in ambiente blockchain.

In sintesi la Blockchain incide positivamente sulla catena del valore dell’impresa assicurativa garantendo una maggiore sicurezza e trasparenza nelle transazioni, consentendo agli assicuratori di rendere i processi più efficienti ed economici andando ad accrescere la soddisfazione dei clienti e il loro grado di fidelizzazione.   

I nuovi prodotti sviluppati in Italia

Ma come si traduce l’introduzione di queste nuove tecnologie in termini di soluzioni taylor-made e modulari sviluppate per il mercato?

Per avere delle informazioni più precise ci viene in aiuto l’IVASS, Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, che partecipa sempre come osservatore a tutti i progetti pilota che le compagnie e gli altri attori coinvolti nel processo assicurativo mettono in piedi per testare nuovi prodotti basati sulla tecnologia blockchain. 

Nel rapporto “Analisi Trend Offerta Prodotti Assicurativi - Secondo semestre 2020” pubblicato il 14 aprile scorso si evince che nel ramo danni il campo principale di ricerca per queste nuove soluzioni a connotazione digitale riguardano fondamentalmente quattro settori:

  • mobilità
  • salute
  • casa
  • cyber

Quelle sulla mobilità sono state le prime soluzioni testate e sviluppate nel nostro paese nell’ambito della tecnologia blockchain. In particolare le polizze smart e istantanee legate al mondo viaggi con le coperture rischio maltempo, ritardo volo aereo e smarrimento del bagaglio.

Con un tempo minimo di sottoscrizione di soli 6 minuti ed una riduzione dei costi di oltre il 60% per le compagnie, in particolare nella gestione dei sinistri, queste soluzioni hanno inciso decisamente sul livello di soddisfazione dei clienti facendo loro scoprire le potenzialità di questo nuovo sistema che inizia dunque ad essere anche riconosciuto dal mercato.

Una delle maggiori novità del secondo semestre 2020 riguarda invece il lancio sul mercato della prima polizza fideiussoria digitale basata su tecnologia blockchain a copertura della realizzazione di opere di bonifica.

La nuova soluzione assicurativa che nasce per prevenire e contrastare il sempre crescente fenomeno delle frodi nel settore degli appalti pubblici attraverso la dematerializzazione dei documenti e la condivisione di informazioni certificate per tutti gli attori coinvolti nel processo, è il frutto di un progetto nazionale denominato “Fideiussioni Digitali”.

A promuovere questa importante iniziativa sono stati il Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari dell’Università Cattolica di Milano (CeTIF), SIA -società che opera nel settore dell'ICT, erogando soluzioni e tecnologie per il settore bancario e finanziario - e Reply - società specializzata nella progettazione, implementazione e manutenzione di soluzioni basate su Internet e sulle reti sociali in collaborazione con Banca d’Italia e IVASS. 

La polizza che vede come beneficiario il Comune di Milano è stata emessa dalla compagnia Reale Mutua e garantisce la realizzazione delle opere di bonifica dell’area c.d. “ex Plasmon” in via Cadolini, a Milano, ad opera del Gruppo AbitareIn per il tramite della società Milano Progetti.

Di fatto siamo quindi solo in una fase di introduzione di queste nuove soluzioni per le quali il margine di crescita è veramente molto ampio. 

Di una maggiore penetrazione beneficerebbero le compagnie attraverso una razionalizzazione dei processi ed una riduzione dei costi di gestione, e i clienti attraverso una gestione delle informazioni improntata alla sicurezza e la fruibilità di nuove soluzioni digitali che vanno a soddisfare esigenze legate ai nuovi comportamenti di consumo.