Assicurazioni: risparmi se hai la scatola nera sull’auto!

Assicurazioni: risparmi se hai la scatola nera sull’auto! Da luglio obbligo della scatola nera sui veicoli. Leggi l'articolo e scopri come si può risparmiare!

Novità in arrivo per gli automobilisti. Da luglio, infatti, sulla scorta del nuovo regolamento europeo, scatta l’obbligo della scatola nera su tutti gli autoveicoli.

In effetti, questa disposizione fa parte delle norme più generali contemplate all’interno del Regolamento dell’UE n. 2144 del 2019, riguardanti tutti i sistemi di sicurezza che devono essere usati all’interno dei veicoli allo scopo di proteggere sia il conducente, che i passeggeri, che terzi soggetti.

Nello specifico, tali norme fanno riferimento a quello che chiamano EDR, ossia registratore dati di evento più conosciuto con il termine di scatole nera e che dovrà essere installata in modo obbligatorio a partire dal prossimo 6 luglio sulle auto private e sui veicoli commerciali leggeri di nuova omologazione.

In modo scaglionato è previsto che tale dispositivo diventerà obbligatorio poi, a partire dal 7 luglio del 2024, su auto e auto e v.c.l. di nuova immatricolazione infine, a partire dal 2029, obbligati all’EDR saranno anche tutti i veicoli pesanti.

Le disposizioni stabiliscono che spetterà al produttore del mezzo di inserire tale sistema quale dotazione standard del nuovo veicolo, mentre nulla accade al parco auto già circolante.

È previsto infatti che la norma non abbia efficacia retroattiva, come tale nessun veicolo in circolazione dovrà obbligatoriamente dotarsi dell’EDR se non per libera scelta del proprietario del mezzo.

In aggiunta ad un sensibile contributo al miglioramento della sicurezza su strada, ci si aspetta che l’obbligatorietà della scatola nera possa poi, in ambito assicurativo, ridurre il numero delle truffe ai danni delle compagnie comportando dunque anche delle riduzioni in termini di premio corrisposto dagli assicurati.

Ma procediamo per gradi e vediamo tutte le novità che aspettano gli automobilisti a partire dal prossimo luglio.

Assicurazioni e regolamento europeo: cosa ci aspetta

In virtù dunque del regolamento europeo sopra menzionato, da luglio ci aspettano grandi novità in tema di dispositivi di sicurezza auto. Diversi infatti, saranno i sistemi di sicurezza che dovranno essere presenti all’interno delle nostre auto sulla base di queste nuove disposizioni a tutela del conducente, dei passeggeri e di terzi soggetti passanti.

Nello specifico dovranno esserci: l’avviso sia di distrazione che di disattenzione e di stanchezza del conducente, la segnalazione e il rilevamento della retromarcia, l’adattamento intelligente della velocità e la segnalazione di arresto di emergenza.

Dovranno altresì esserci: l’installazione di sistemi che rilevino la pressione degli pneumatici e di dispositivi di tipo alcolock ed infine, come dicevamo, l’installazione dell’EDR, ossia, del Registratore di dati di evento.

Ancora, sia le auto che i furgoni dovranno avere tutti i sistemi di frenata che possano segnalare la presenza di ciclisti, pedoni e veicoli, sistemi che aiutino a mantenere la corsia e sistemi che, in caso di incidente, offrano maggiore protezione per la testa.

Ancora maggiori dovranno essere le dotazioni per gli autocarri e per i bus per i quali si prevede che ci dovranno essere rilevatori di pericolo che possano segnalare o comunque evitare impatti anche nella parte anteriore del veicolo e comunque, devono essere costituiti in modo tale da poter ridurre quanto più possibile gli angoli morti sia nella parte frontale che laterale del veicolo.

Per chi vuole approfondire consigliamo la visione di questo video, tratto dal canale  (656) Daniele Stroppiana – YouTube.

Assicurazioni e dispositivo EDR: che cosa è

Il dispositivo EDR, Event data recorder, più semplicemente conosciuto come scatola nera, non è altro che un dispositivo che va a registrare e a conservare una serie di dati in un arco temporale che intercorre dal momento prima dell’incidente al momento successivo all’impatto.

I dati che vengono memorizzati da questo sistema sono estremamente importanti ai fini di ricostruire la dinamica dell’impatto, quali la velocità, la frenata, la posizione che aveva il veicolo rispetto alla strada e il fatto che sul veicolo fossero statti attivati tutti i sistemi di sicurezza presenti necessari a prevenire un incidente.

Ovviamente questa scatola nera viene realizzata in modo tale che mai, in nessun modo, questa possa essere disattivata dal conducente o possa avere delle manipolazioni tali per cui si potrebbero avere delle conseguenze importanti sui dati che invece necessitano di protezione.

Se è vero che al conducente non è data possibilità di accesso ai dati dell’EDR, comunque in caso di incidente l’accesso alle informazioni in essa contenute, deve essere sempre garantito alle forze dell’ordine per avere tutte le informazioni necessarie a ricostruire la possibile dinamica dell’incidente stesso.

Assicurazioni e scatola nera: quando sarà obbligatoria?

Il regolamento europeo stabilisce espressamente che la presenza dell’EDR sarà obbligatoria per l’omologazione su tutti i veicoli dal prossimo 6 luglio 2022, diventerà invece obbligatoria ai fini della immatricolazione e commercializzazione a partire dal 7 luglio 2024.

Pertanto il regolamento europeo prevede due step ben precisi. Il primo è il prossimo 6 luglio 2022 a partire dal quale uno dei requisiti fondamentali per poter ottenere l’omologazione UE di tutti i veicoli a motore è che questi siano dotati di scatola nera. In mancanza di questa la stessa omologazione sarà rifiutata.

Il secondo importante step invece, è la data del 7 luglio 2024 momento in cui sarà assolutamente vietato per tutte le case automobilistiche poter immatricolare e commercializzare veicoli che non abbiano la scatola nera.

Infine il terzo step ma scatterà decisamente più in là nel tempo, sarà il 2029 quando obbligati all’EDR saranno anche tutti i veicoli pesanti.

Il regolamento inoltre è direttamente applicabile in tutti gli stati dell’Unione, come tale l’Italia non dovrà per questo emanare nessun decreto attuativo in proposito.

Assicurazioni e scatole nere: il problema della privacy

Molto si è discusso riguardo poi l’introduzione di questi dispositivi e il problema della privacy dato che lo stesso registra abbiamo detto una serie di dati nell’arco temporale che precede l’incidente fino al momento immediatamente successivo all’impatto stesso.

Questa situazione ha innescato una serie di problematiche riguardo il fine e l’uso effettivo di questi dati. A tal proposito è stato stabilito che questi dati servono solo per ricostruire la dinamica dell’impatto e dunque fare un’analisi della sicurezza andando a capire se siano state impiegate tutte le misure di prevenzione adottabili e se queste sono state effettivamente efficaci.

Al di là di questo nulla dei dati registrati deve poter consentire di risalire all’identità del conducente o di identificare in modo specifico il veicolo stesso.

A tal fine è previsto espressamente che tutti i dati che vengono registrati sulla scatola nera sono sempre memorizzati in un circuito chiuso in modo anonimo e protetti da ogni tipo di manipolazione e devono poter consentire di individuare il tipo e la versione del veicolo e i sistemi di sicurezza in esso presenti.

Questi dati devono essere sempre forniti all’autorità nazionale che deve utilizzarli solo allo scopo di compiere indagini relativamente all’incidente stesso. Mai deve essere possibile tramite i dati della scatola nera risalire in modo specifico sia al veicolo che proprietario dello stesso.

Le disposizioni stabiliscono infatti che le scatole nere non hanno la capacità di memorizzare le ultime quattro cifre del cosiddetto codice VIS (vehicle indicator section), e del codice VIN ossia del codice di identificazione del veicolo, né possono in alcun modo memorizzare qualunque informazione che consenta di risalire al veicolo o al suo proprietario.

Assicurazioni e scatola nera: possono ridurre i costi

E vediamo ora come questo strumento potrebbe essere non solo di aiuto in tema proprio di sicurezza ma anche in termini meramente economici per quanto riguarda il costo delle polizze assicurative, tipicamente l’RC Auto.

Ad oggi ricordiamo che esiste già un apparecchio che è simile all’EDR di prossima introduzione che consente di registrare i dati relativi ad un sinistro e che permette agli automobilisti che lo usano di ottenere degli sconti dalle proprie compagnie di assicurazione.

Ma fino ad ora si è trattata di una scelta lasciata meramente all’iniziativa del singolo.

Ad oggi però, con l’introduzione dell’obbligo a livello europeo il passo in avanti che si potrebbe fare è davvero notevole sia per quanto riguarda la sicurezza stradale sia in misura macroscopica per quanto riguarda il settore assicurativo visto la possibilità attraverso l’EDR, di poter contenere tutte le truffe di cui il settore risulta essere ancora vittima.

In effetti abbiamo visto che già ad oggi alcune compagnie richiedono il montaggio di un proprio dispositivo all’interno dell’autoveicolo al momento della stipula della polizza, pertanto l’EDR sarebbe una strumentazione aggiuntiva che potrebbe essere utilizzata ancora di più a supporto di tutte le compagnie.

Assicurazioni e scatola nera: la situazione attuale

In effetti, contro il dilagare del fenomeno delle truffe in ambito assicurativo che tra le altre cose ha fatto schizzare in alto i premi, proprio poi in determinate aree geografiche, alcune compagnie di assicurazione avevano già imposto l’utilizzo di tale dispositivo di sicurezza.

Ad oggi infatti, circa il 20% dei contratti di assicurazione esistenti sul mercato prevedono l’installazione di un dispositivo della stessa compagnia sul veicolo non solo per evitare truffe, ma anche di rimando, per il contenimento dei costi diretti per la compagnia, per via dei risarcimenti, indiretti per gli assicurati, per via degli aumenti dei premi.

Quindi ad oggi, quello che si potrebbe arrivare a presentare è un possibile “eccesso di sicurezza”, ossia un possibile conflitto d’interesse tra il dispositivo universalmente obbligatorio della UE e quello invece imposto dalle compagnie di assicurazione.

Al momento attuale nulla vieta la contemporanea presenza dei due dispostivi, vero è però che un intervento a breve dovrà pur esserci per evitare situazioni di spiacevole conflitto.

In effetti, a norma di quanto stabilisce l’art. 145 del Codice delle Assicurazioni, per ricostruire la dinamica di un indipendente allo stato attuale hanno valore effettivo di prova i dati che sono nella scatola nera della compagnia di assicurazione.

Anche poi in ipotesi di entrata in vigore delle norme europee e dunque di dispositivi EDR che venissero montate sulle auto direttamente dalle case produttrici, il problema del conflitto d’interesse sembrerebbe risolversi secondo il dispositivo di quanto dice ancora lo stesso articolo del Codice delle assicurazioni.

Ossia che in presenza di questi due dispositivi, anche se quelli delle case automobilistiche fossero più precisi, comunque l’articolo potrebbe far propendere per le scatole nere delle compagnie di assicurazioni purché queste siano più conformi a quelle che sono le disposizioni ministeriali.

Ecco perché in questo senso, un intervento legislativo a livello europeo è importante perché può essere definitivamente derimente sulla questione.

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