Revisione auto: dal 1° marzo puoi richiedere il bonus!

Hai perso l'occasione di richiedere il bonus revisione durante la fine del 2021? Hai la possibilità di richiederlo dal 1° marzo!

Benvenuto o benvenuta in questo nuovo articolo di Trend Online.

L’argomento di oggi è abbastanza spinoso per certi versi, visto che da molti cittadini è considerato come una sorta di beffa.

Sto parlando dell’applicazione del bonus revisione.

L’idea che ha concepito il Governo italiano è quella di sostenere i cittadini automobilisti a pagare le spese di revisione auto.

Fin qui il tutto ti sembrerebbe logico e anche giusto, ma ci sono alcuni difetti nella realizzazione di questo piano e nel corso dell’articolo te ne parlo in maniera approfondita.

Partiamo dal presupposto che noi cittadini siamo pieni fino al collo di tasse e imposte varie e tutto ciò che si riconduce ai “bonus” o suona come una fregatura, o come un’ancora di salvezza.

Soprattutto in questo periodo di pandemia c’è stato un grandissimo bisogno di sussidi da parte dello Stato, perché l’Italia è stata letteralmente devastata dal punto di vista economico.

Naturalmente il Covid ha danneggiato seriamente l’economia di tutto il mondo, ma nel contesto europeo l’Italia è uno di quei Paesi che ha sofferto di più.

Il motivo sta nel fatto che già prima della pandemia era in una condizione abbastanza difficile rispetto ad altri stati e al momento la situazione si è appesantita.

Inoltre, la pressione che viene dalla crisi Ucraina – Russia costituisce un ulteriore fattore d’indebolimento.

Bonus revisione: le disposizioni legali imposte dal Governo 

Innanzitutto, il bonus revisione ha un secondo nome, cioè “bonus veicoli sicuri“. 

La seconda cosa importante che devi sapere è che l’applicazione del bonus revisione non è un’idea nuova del Governo Draghi.

Infatti, quest’agevolazione è stata introdotta nel 2020, in particolar modo nell’articolo 1 comma 706 relativo alla legge numero 178 del 2020.

In parole un po’ più semplici, si trattava di una delle varie manovre introdotte dalla Legge di Bilancio inerenti all’anno 2021.

auto (1)

Bonus revisione: qual è l’obbiettivo da raggiungere?

Ora ti potresti chiedere come mai è stato introdotto questo bonus.

L’obbiettivo principale è quello di contrastare l’aumento del prezzo delle revisioni auto.

A partire dal 1° novembre è successo che le tariffe in merito alla revisione sono aumentate.

Tra l’altro quest’aumento non è del tutto inaspettato, perché è stato già annunciato in occasione della Legge di Bilancio relativa all’anno scorso.

Come ben sai, la revisione è un’operazione che bisogna fare ogni due anni, sia per le automobili, sia per le moto.

Solo dal momento dell’immatricolazione si possono attendere quattro anni.

Riprendiamo il discorso sull’aumento dei prezzi. Prendiamo come primo riferimento la revisione presso la Motorizzazione Civile.

Inizialmente il prezzo da pagare era di €45, ma adesso l’importo è salito a €54,95.

Invece, nei centri privati convenzionati per effettuare la revisione di auto e moto, i prezzi sono di base già più alti.

Prima costava €66,88 e adesso l’importo è salito a €79,02.

Nel caso della Motorizzazione, il prezzo è aumentato di €9,95, mentre nel caso dei centri convenzionati siamo intorno ai €12 in più.

Bonus revisione: qual è il problema?

In fondo il vero problema che mette in discussione la validità del bonus revisione consiste principalmente nell’importo versato dallo Stato a favore dei cittadini.

La somma equivale esattamente a €9,95, cioè la differenza d’aumento del prezzo del servizio effettuato presso la Motorizzazione.

I dubbi non finiscono qui, perché il bonus è stato studiato per essere utilizzato una tantum fino alla fine del 2023.

Stiamo parlando di una cifra irrisoria di circa dieci euro che vengono donati ai cittadini e che possono essere sfruttati una sola volta per sempre.

Ecco il motivo per cui quest’operazione puzza un po’ di bruciato.

Certo, dieci euro sono pur sempre meglio di nulla, allo stesso tempo è anche vero che per risollevare il Paese da una crisi profonda è necessario un intervento molto più sostanziale, che vada a rimuovere la radice dei problemi.

Questa manovra dà l’impressione che si stia cercando di eliminare il problema tagliando le foglie o potando i rami.

auto (2)

Bonus Revisione: il rovescio della medaglia

Eppure, nonostante il fatto che il punto di vista che ti ho descritto prima sia assolutamente legittimo, c’è da considerare anche un’altra questione.

Per noi cittadini questi dieci euro, di fatto, non sono nulla, sono solo il prezzo che paghiamo per mangiare una pizza e una birra con gli amici.

Allo stesso tempo è anche vero che dieci euro distribuiti a un certo numero di persone creano una vera e propria montagna di soldi e questo non dev’essere sottovalutato.

Del resto stiamo parlando di una spesa che di fatto viene sostenuta massimo nel giro di ogni due anni, non è un costo che si sostiene con una cadenza abbastanza regolare.

O meglio, la revisione è una spesa regolare, che comunque sul piano temporale è spalmata con una frequenza bassa rispetto ad altri costi, come per esempio il rifornimento di benzina, che invece è qualcosa di quasi quotidiano.

Il discorso è che il Governo Draghi ha messo in campo la cifra di ben €4 milioni per ogni anno, il ché significa che in linea di massima sono 400 mila i cittadini italiani che annualmente possono beneficiare di questo sussidio.

Il bonus revisione, del resto, viene erogato finché i fondi non scadono e non viene rinnovato come altri bonus un po’ più sostanziosi, come il 18 app.

Questo vuol dire che ci sarà una grande fetta di cittadini italiani che non potranno riuscire ad avere diritto al pagamento di questi €9,95 e dovranno pagare l’intero importo per fare la revisione alla propria autovettura.

Bonus Revisione: tutto ciò che bisogna conoscere per l’anno 2022

Prima ti ho accennato che il bonus revisione è stato introdotto inizialmente nel periodo che intercorreva tra novembre e dicembre 2021.

Successivamente il Governo ha deciso di prorogarlo anche nel mese di marzo, in modo tale che si potesse raccogliere il maggior numero di cittadini possibili a cui destinare il sussidio.

C’è anche da considerare che bisogna agire su una prospettiva biennale, proprio perché questi sono i tempi necessari per effettuare le pratiche di revisione al proprio automezzo.

Infatti questa seconda implementazione ha lo scopo di rispettare queste tempistiche, in modo tale che nessuno venga escluso ingiustamente, solo per il fatto che abbia dei tempi leggermente diversi.

Diciamo che l’organo istituzionale che gestisce quest’iniziativa e tutte le operazioni che ne conseguono è, appunto, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Oltre al fatto che il bonus revisione si può utilizzare una sola volta, c’è da considerare un altro fattore.

Si tratta del fatto che il bonus può essere applicato solo ed esclusivamente su un’autovettura, anche se si è in possesso di più di un veicolo.

auto (3)

Bonus revisione: ecco come fare la richiesta

Adesso siamo arrivati al punto in cui devi comprendere i passaggi da svolgere, al fine di ottenere questo bonus.

Questo è possibile sempre rispettando la condizione, secondo la quale i fondi per l’anno corrente non siano già terminati.

Ora che siamo a marzo 2022 c’è la possibilità di ottenere questi €9,95 anche nel caso in cui si è svolta l’operazione di revisione della propria autovettura tra gennaio e febbraio.

Il ché significa che anche se hai già speso i soldi necessari per fare la revisione, puoi avere il bonus a fine operazione.

Se invece devi ancora fare la revisione è possibile che riceverai questi soldi prima di fare la revisione, ma non è detto che vada per forza così.

Li puoi avere prima o dopo, questo non ha rilevanza.

La cosa fondamentale è che si faccia l’accesso all’interno del portale ufficiale online del MIMS (cioè nel Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili).

C’è anche un’altra via, ossia attraverso questo link, che ti riconduce alla pagina d’accesso per l’ottenimento del bonus revisione.

In questa seconda opzione dovrai fare l’accesso con le tue credenziali SPID, CNS oppure CIE.

Per poter regolarizzare la pratica bisogna necessariamente scrivere un po’ d’informazioni personali obbligatoriamente.

Alcune di questo possono essere la targa del veicolo, l’ultima data di revisione (a meno che non debba fare la prima revisione dopo esser stato immatricolato) e poi bisogna anche fornire il proprio codice IBAN.

Bonus revisione: attenzione alle nuove regole del codice della strada!

In questa sezione dell’articolo ci tengo a ricordarti un paio di ulteriori novità, che concernono principalmente il codice stradale.

Queste nuove disposizioni sono state implementate dal 1° gennaio 2022.

Iniziamo questa breve carrellata parlando dei parcheggi rivolti a persone affette da disabilità.

Come dice il codice della strada, è assolutamente vietato sostare in queste zone, cioè parcheggiare.

Le multe, ovviamente in base alla gravità della situazione, partono da un importo minimo di €168, fino ad arrivare a una cifra massima di €672.

Questo va a influenzare negativamente anche il discorso dei punti sulla patente, nel senso che invece di essere tolti due punti (come si faceva in precedenza) ne saranno rimossi quattro.

Il doppio in pratica.

Si aggiunge il fatto che le persone disabili ottengono un’agevolazione.

Essa consiste nel parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu, a condizione che i posti a loro riservati siano già stati occupati.

Un’altra sanzione riguarda il lancio dei rifiuti dal finestrino dell’auto.

Prima la multa era compresa tra i €26 e i €52, invece dal 1° gennaio le cifre partono da un minimo di €52 fino a un massimo di €204.

L’ultima importante novità riguarda i posti auto per le donne in gravidanza e per famiglie con figli con età inferiore ai due anni.

Su questo punto non ci sono regole precise da seguire, per il semplice fatto che viene lasciata ai sindaci dei comuni italiani la libertà di agire come meglio credono.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
774FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate