IRPEF: ecco 5 polizze assicurative che fanno risparmiare!

IRPEF: si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi. Come fare a pagare meno tasse? Ecco 5 polizze assicurative che consentono di risparmiare soldi.

La parola “tasse”, si sa, genera sempre brutte sensazioni. Ecco perchè, quando si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi, gli italiani perdono il sorriso e, ogni anno, si interrogano sulle modalità da attuare per poter pagare meno imposte l’anno successivo. Sentir pronunciare o leggere il termine IRPEF crea ansia e urticante prurito.

Che cosa è esattamente l’Irpef? Aiutiamoci con la definizione fornita dal sito irpef.info, ovvero:

“L’imposta sul reddito delle persone fisiche è stat introdotta con la riforma tributaria del 1973 e si applica a circa 40 milioni di contribuenti. Pagano l’Irpef le persone fisiche e in alcuni casi le società, che però la versano attraverso i soci. Chi risiede in Italia paga sui redditi prodotti in patria o all’estero, mentre i non residenti pagano per i redditi prodotti nel territorio italiano”.

Si tratta dunque di una imposta che colpisce i redditi delle persone fisiche e lo fa in maniera progressiva, ovvero aumenta con l’incrementarsi del reddito imponibile.

Quale gettito assicura allo Stato Italiano, se vogliamo parlare di numeri? La risposta ce la fornisce il sito mef.gov.it, che così riporta:

“Nel 2021 le imposte dirette ammontano a 269.806 milioni di euro con un aumento rispetto al 2020 del 6,7% (+16.848 milioni di euro). Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 198.203 milioni di euro in aumento di 10.679 milioni di euro (+5,7%) rispetto all’anno precedente”.

Come può, l’italiano medio, cercare di abbattere la propria imposizione fiscale, legalmente e con benefici plurimi? Vediamo di capirlo insieme, partendo dalla differenza che c’è tra detrazione e deduzione fiscale.

Irpef: differenza tra detrazioni e deduzioni fiscali

Per prima cosa, occorre fare una premessa, ovvero evidenziare la differenza che passa tra le detrazioni e le deduzioni fiscali.

Cerchiamo di chiarirci le idee.

Partiamo dalla definizione che ci offre il portale fiscalitadigitale.it:

“Le detrazioni fiscali sono delle riduzioni che si applicano sui costi d’imposta Irpef versati da ciascun contribuente tramite dichiarazione dei redditi o 730. In altre parole, equivalgono a un rimborso parziale su varie tipologie di spese sostenute, dalle ristrutturazioni condominiali alle spese sanitarie”.

Le detrazioni, per farla breve, vanno a ridurre l’imposta da pagare.

E le deduzioni invece? Anche qui, ci avvaliamo dell’ausilio di una definizione che traiamo dal sito informazionefiscale.it:

“Le deduzioni fiscali sono delle agevolazioni che concorrono direttamente a determinare il reddito imponibile ovvero quello che verrà utilizzato nel calcolo dei tributi. La soma derivante dai vari oneri deducibili infatti deve essere sottratta direttamente dal reddito complessivo: ciò che ne deriverà sarà una certa somma (il reddito imponibile) da usare come base per il calcolo della somma da versare al fisco”.

Le deduzioni quindi, vanno ad abbattere direttamente il reddito imponibile, ovvero quel valore usato come base di per calcolare l’imposta dovuta.

A livello assicurativo, possiamo utilizzare diversi prodotti in grado di garantirci sia le une che le altre. Vediamo gli esempi di polizza più rilevanti.

Irpef: le detrazioni sulle polizze caso morte (tcm)

Tra le polizze assicurative che consentono la detrazione ai fini fiscali, c’è sicuramente la TCM, ovvero la Temporanea caso morte

Con questa tipologia di polizza, l’assicurato paga un premio per garantire il pagamento di un capitale (predefinito) ad uno o più beneficiari da lui designati (indifferente il fatto che rientrino o meno nell’asse ereditario) in caso di propria morte durante il periodo di vigenza della polizza stessa (ovviamente sempre che i premi siano stati pagati regolarmente).

Questa tipologia di polizza prevede che il pagamento del premio debba avvenire esclusivamente tramite mezzi tracciabili (no contanti) e, in caso di premorienza dell’assicurato, le somme liquidate ai beneficiari non rientrano nell’asse ereditario (non si devono pagare le tasse, insomma).

Al contraente di polizza (che normalmente coincide con l’assicurato), spetta la detrazione del premio pagato nella misura del 19% dello stesso con un limite massimo di euro 530,00.

In definitiva, sottoscrivendo questo prodotto, non solo si tutelano i propri cari (da manuale l’esempio del genitore che sottoscrive la polizza per proteggere coniuge e figli in caso di propria morte), ma si usufruisce anche di una detrazione fiscale che va a ridurre l’importo da versare al Fisco.

Irpef: le detrazioni sulle polizze infortuni

Così come le TCM, anche le polizze infortuni prevedono la detraibilità di una parte del premio pagato. A differenza delle temporanee caso morte, però, le polizza infortuni servono a tutelare, in prima persona, l’assicurato stesso. Cambia quindi la prospettiva d’osservazione, ma non mutano i benefici fiscali che questa tipologia di polizza riconosce ai propri sottoscrittori.

Ovviamente ci sono alcuni paletti stabiliti affinchè la polizza sia detraibile. In tal senso è direttamente il sito dell’Agenzia delle Entrate a fare chiarezza, ovvero:

“In generale, sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, le spese sostenute per le polizze assicurative che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante, o di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, se l’impresa di assicurazione non ha la possibilità di recedere dal contratto”.

Per ciò che concerne il limite di detraibilità, esso è pari a 530,00 euro: limite che somma la detrazione per la polizza infortuni e quella per la TCM. Quindi, se un assicurato le ha sottoscritte entrambe, potrà portare in detrazione un massimo di euro 530,00 in totale.

Irpef: le detrazioni delle polizze LTC (Long Term Care)

Le polizze Long Term Care sono e saranno sempre più importanti non solo nell’economia della famiglia ma del Paese in generale. Con l’incremento del numero di persone non autosufficienti e le risorse finanziarie sempre meno capienti da destinare al problema, la soluzione non potrà che essere il ricorso a queste polizze che tutelano la persona ed i propri cari.

Trovarsi nella situazione di non essere autosufficiente è una disgrazia sempre più frequente che mette in ginocchio intere famiglie non solo dal punto di vista morale e della salute ma anche e soprattutto dal punto di vista economico. Quanto costa una struttura? Un o una badante? Quali sono i costi da sostenere, nel tempo, per garantire, alla persone colpita da tale tremendo evento, una vita dignitosa?

Oltre all’aspetto medico e della tutela del soggetto fragile, va anche ribadito come, questa tipologia di prodotto assicurativo riconosca, a chi la stipula, la possibilità di una detrazione fiscale sul premio versato. Proprio per evidenziare l’importanza di queste polizze, viene riconosciuta su di esse, una detrazione sino ad euro 1.291,14 (al netto di quanto previsto per la TCM e le polizze infortuni).

Ecco che quindi, oltre a svolgere una importante funzione sociale, le polizze LTC garantiscono anche un notevole risparmio ai fini fiscali.

Irpef: la deduzione dei fondi pensione

Se fino ad ora, si è parlato di detrazioni fiscali, occorre invece evidenziare come invece, i Fondi pensione agiscano in tutt’altro modo. Non si parla di andare a ridurre l’imposta da pagare (quindi già calcolata in relazione al reddito imponibile del contribuente), bensì di andare ad abbattere il reddito imponibile stesso, ovvero la base di calcolo dalla quale verrà tratta l’Irpef da pagare.

Ovvero, i premi versati al fine di sottoscrivere ed alimentare il proprio fondo pensionistico sono deducibili sino ad un massimo di euro 5.164,57. Cosa significa? Che, con una accorta gestione delle proprie risorse finanziarie, si può ottenere un doppio risultato: costituirsi una pensione integrativa e, grazie al risparmio fiscale garantito dalla normativa vigente, prendersi, senza colpo ferire, un rendimento (dato dall’aliquota fiscale applicabile sul premio dedotto) altrimenti nemmeno ipotizzabile nei sogni.

La possibilità di poter scegliere, ogni anno, l’importo da destinare al fondo pensionistico, regala al sottoscrittore l’opzione da esercitare sino all’ultimo giorno dell’anno (o quasi) al fine di massimizzare il proprio risparmio fiscale. Specie se si è a cavallo tra due fasce di reddito e, attraverso il versamento nel fondo pensione si riesce ad abbattere l’aliquota fiscale scendendo nello scaglione precedente.

Irpef: quali sono le polizze indetraibili

Tutte le polizze assicurative hanno quindi, in un modo o nell’altro, la facolta di farci risparmiare sulle tasse, andando ad abbattere l’imponibile o a ridurre l’imposta da pagare?

La risposta è NO. Se fosse così, sarebbe troppo semplice. In effetti, sino a qualche anno fa, ad esempio, anche le polizze auto garantivano una detrazione fiscale (ancorchè minima) in relazione all’importo pagato che andava a confluire nel Servizio Sanitario Nazionale. 

Salvo casi particolari, non sono detraibili o deducibili i premi pagati in seguito alla sottoscrizione di polizze che coprono il caso “malattia” o comunque “salute” in generale. Come appunto evidenziato, salvo casi particolari, in quanto esistono alcune polizze che, per la loro particolare configurazione normativa, prevedono la possibilità di dedurre e detrarre il premio versato. Occorre quindi sempre informarsi bene, quando si sottoscrivono queste tipologie di polizze.

C’è, in ogni caso, un elemento che rende la polizza detraibili o deducibile: il pagamento del premio deve obbligatoriamente avvenire attraverso mezzi tracciabili (assegno, bonifico, bancomat, carta).

Oltre a non essere permessi per certe tipologie di polizze, oltre ad essere limitati a soglia per altre polizze, in linea generale, il pagamento del premio in contanti rende il premio di polizza, automaticamente,non detraibile. In tal caso, infatti, non verrà prodotta alcuna certificazione da parte della Compagnia assicurativa e dunque, l’assicurato, non potrà portare in detrazione alcun premio pagato. Ecco perchè, anche quando si tratta di polizze da poche centinaia di euro, occorre fare molta attenzione e, obbligatoriamente, pagare con bancomat, carta di credito, bonifico o assegno.

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