Assicurazione negozio: la guida per non dimenticare nulla!

Assicurazione negozio: tutelare il proprio patrimonio e la propria attività commerciale dagli eventi dannosi che possono accadere? Come fare? Ecco una guida.

Chi ha una attività commerciale, per piccola o grande che sia, investe molto in essa (non solo a livello di tempo ma anche e soprattutto a livello di denaro). Del resto, di norma, si tratta della fonte di reddito e sostentamento del singolo e della propria famiglia: un qualcosa di estremamente prezioso, quindi. O almeno dovrebbe così dovrebbe essere. Il condizionale è voluto perchè, se così fosse davvero, come tutte le cose ritenute preziose, occorrerebbe fare di tutto per tutelarle. Perchè quando si perde qualcosa di prezioso, sono guai.

Perchè gli italiani a parole paiono rendersi conto di un problema ma, nella realtà dei fatti, fanno poco o nulla? Prendiamo spunto da un articolo pubblicato sul corriere.it:

“Assicurazioni, agli italiani non piace il rischio ma le polizze (per molti) restano un mistero”.

Scarsa comprensione delle polizze? Poca fiducia nelle assicurazioni? Sottostima dei potenziali danni? Sovrastima delle proprie capacità? Semplice fatalismo?

Probabilmente un mix di tutte queste ed altre ragioni: alla fine, però, si corrono spesso inconsapevolmente dei rischi enormi. Affidarsi alla fortuna non può essere la soluzione.

Circa un mese fa, il sito torinotoday.it riportava questa notizia:

“Incendio a Torino San Donato: divampa un rogo nel retro, gravemente danneggiato un minimarket”.

Di notizie simili ce ne sono a iosa, e se ne leggono ogni giorno. Succede molto più spesso di quanto si possa pensare. La domanda è: se succedesse a voi, titolari di hna attività commerciale, sareste tutelati? Oppure oltre a mandare in fumo l’attività, l’evento dannoso, manderebbe a carte quarantotto anche le vostre vite? 

Cerchiamo di capire come prevenire situazioni simili.

Assicurazione negozio: proprietario o affittuario? Cosa cambia

La prima cosa da prendere in considerazione è quella di inquadrare il vostro profilo: siete proprietari dei locali oppure svolgete la vostra attività in affitto? L’informazione è rilevante poichè, pur essendo l’assicurazione stipulata su base volontaria. la differenza si fa sentire sia in termini di garanzie acquistabili che di premio finale.

Partiamo dalla garanzia fondamentale: la garanzia Incendio/scoppio. Se siete proprietari delle mura, dovrete assicurare per questa ed altre tipologie di eventi sia la parte muraria sia il contenuto, ovvero ciò che sta all’interno del negozio, dagli arredi ai mobili, dalle merci alle attrezzature anche elettroniche.

In tal senso, è abbastanza esplicito ciò che evidenzia scontopolizza.it, ovvero:

“La polizza commercio che copre i danni da incendio solitamente è stipulata dal proprietario dell’esercizio commerciale. Ciò significa che, se gestisci un’attività commerciale in affitto, non occorre che stipuli la polizza incendio. Ma è fondamentale inserire la garanzia per il Rischio Locativo. Questa garanzia coprirà solo i danni da incendio di cui è responsabile l’esercente. La copertura si attiverà sia per il danno che distrugge completamente il negozio, sia per il danno parziale, ossia la distruzione di una parte o l’annerimento delle pareti”.

In realtà, se siete affittuari, vi interessa in ogni caso tutelare ciò che è di vostra proprietà, ovvero la parte relativa al contenuto. Cosa copre fondamentalmente l’assicurazione in questo caso? Desumiamo brevemente la definizione dal sito assicurazionirc.it:

“In caso di incendio, la società provvederà al rimborso degli oggetti andati direttamente distrutti, anche qualora esso dipenda da fulmine, da scoppio oppure da implosione”.

Assicurazione negozio: cosa copre l’assicurazione

L’assicurazione negozio può comprendere una vasta serie di garanzie. Detto di quello che può accadere a mura e contenuto, sia in seguito a danni da incendio ed eventi simili, dobbiamo anche considerare, ad esempio, la presenza o meno, nell’attività di merci deperibili.

Un corto circuito causa la perdita di refrigerazione e manda a monte il lavoro di una settimana? Ecco che, se abbiamo una copertura assicurativa adeguata, possiamo vedere rimborsato, almeno in parte, il danno subito.

Un fulmine si abbatte nei paraggi e manda in corto circuito il nostro sistema elettronico, indispensabile per lo svolgimento dell’attività? La garanzia “Fenomeno elettrico”, al netto di scoperto e franchigia previsti in polizza, è quello che ci consente di subire il danno e anche la beffa.

Macchinari, attrezzature, le cosiddette apparecchiature elettroniche, sono tutte componenti essenziali per la nostra attività: se capita un guasto, un problema, siamo in grado di provvedere? Abbiamo le risorse necessarie? Spesso i costi possono essere notevoli. Ecco che, assicurarsi anche contro tali eventi ci consente di dormire sonni decisamente più tranquilli.

L’incasso della giornata? Se subiamo una rapina, un furto, come siamo messi? Male, sicuramente. Ecco perchè, prendere in considerazione tale garanzia può essere utile, ovviamente parametrata al livello medio di incasso giornaliero che generiamo. Così come è buona norma non sotto assicurare i nostri beni (per poi vederci rimborsare i danni solamente in parte), lo è altrettanto quella di non sovrassicurare l’attività. Anche perchè nessuno rimborserà mai ciò che non avevamo. Sarebbe in arricchimento indebito.

Assicurazione negozio: dimmi cosa vendi e ti dirò quanto paghi

Che cosa determina il premio da pagare per assicurare il nostro negozio, ovvero quali sono le principali variabili che entrano in gioco nel definirne l’ammontare?

Ovviamente, maggiore è il numero delle garanzie che si acquistano in polizza, più elevato sarà anche il premio finale. Inoltre, i massimali assicurati, gli scoperti e le franchigie concorrono in maniera “importante” alla quantificazione del prezzo da pagare.

C’è però un fattore che fa da immediato spartiacque alla quotazione della polizza: la tipologia di attività svolta, ovvero il rischio che l’assicuratore si deve accollare. Inutile spiegare che, per esempio, una panetteria piuttosto che un negozio di vernici e solventi presentino rischi decisamente differenti. Quindi, a parità di condizioni, garanzie e massimali, le due polizze assicurative avranno costi anche sensibilimente diversi.

Dunque, è proprio vero: dimmi cosa vendi e ti dirò quanto paghi. Impossibile quantificare un ipotetico premio di polizza senza aver identificato, in partenza, e con esattezza, ciò che si deve assicurare (ovvero il rischio che la compagnia assicurativa si deve assumere).

Come si diceva in precedenza, poi, sarà il livello di protezione scelta la discriminante successiva. Sappiamo per esempio che, la garanzia “furto” è tra quelle che più incidono a livello di costo finale. Ergo, se si vuole una protezione totale, si deve essere disposti a sostenere un costo più elevato.

Assicurazione negozio: come tutelare merci e patrimonio

Come tutelare le merci che vendiamo? Come tutelare quindi il nostro patrimonio, sia dalla possibile perdita economica dovuta all’interruzione dell’attività per eventi dannosi che dalle eventuali richieste da parte di terze persone per danni subiti?

Cerchiamo di capirlo insieme. Ciò che vendiamo, ovvero l’oggetto della nostra attività, rappresenta una parte importante del nostro patrimonio. Ergo, occorre tutelarlo in maniera ampia, per quanto è possibile e compatibilmente con le nostre tasche.

Proteggere le nostre merci da eventi dannosi quali incendi, allagamenti, eventi naturali di altra natura, atti dolosi, etc, si rende necessario per proteggere il nostro capitale. Perchè, se siamo assicurati, con l’indennizzo possiamo riprendere la nostra attività. Se invece va tutto in fumo e non siamo assicurati, dove andiamo a sbattere la testa?

Lo stesso principio si applica a possibili furti subiti: sappiamo bene quanto, specie in tempi di crisi, queste eventualità siano lungi dall’essere remote. Ecco che quindi, la garanzia “Furto” ci permette di vedere almeno rifuso il danno subito. Al netto di scoperti e franchigie, certo, ma almeno possiamo ripartire o continuare a lavorare.

Il nostro patrimonio va tutelato anche dalle richieste di danni da terze persone. Come funziona? Lo vediamo nel paragrafo sottostante.

Assicurazione negozio: come difendersi dalle richieste danni

Le richieste danni possono essere delle cose da nulla, ma anche andare a minare sensibilmente il nostro patrimonio. Ecco perchè, tutelarsi anche per questa eventualità e con un massimale capiente, è cosa buona, giusta e doverosa.

Se infatti un evento dannoso, oltre a procurare danni a noi, comporta effetti collaterali a carico di terze persone, come la mettiamo? Cosa succede? Succede che i terzi danneggiati chiederanno a noi i danni in qualità di responsabili.

Una persona che scivola nel negozio, si rompe l’anca o il femore, magari sbatte la testa e riporta lesioni gravi, sapete quanto può costare a livello di risarcimento del danno? Può arrivare a cifre che nemmeno si immaginano, così, nel tran tran quotidiano.

Si tende a pensare che questi eventi non capitino, di sicuro non a noi: invece possono capitare e, nel caso, dobbiamo essere preparati a fronteggiarli. L’esempio ora fatto è solo uno dei tanti, ma serve a dare la percezione di ciò che, sovente, non riusciamo a comprendere. Se non a cose fatte. E, in quel caso, le lacrime sono davvero amare.

Ecco perchè è fondamentale avere in polizza la garanzia Responsabilità Civile Terzi: per mettersi al riparo da questte sciagure. Bastano pochi istanti per cambiare una intera vita.

Assicurazione negozio: cosa cambia se hai dei dipendenti

Assicurare l’attività, significa considerare anche la presenza o meno di dipendenti. Ciò, in una duplice valenza. Il primo aspetto riguarda la quotazione del rischio assicurato in polizza che, ai fini dei parametri per il calcolo del premio, richiede anche di conoscere il numero di addetti che fanno parte dell’attività. Perchè è importante? Perchè va ad incidere sul premio finale e deve essere un dato esatto, anche se, all’interno delle polizze, un minimo di tolleranza è prevista (di solito una unità di differenza).

Il secondo aspetto invece, riguarda la tutela del patrimonio di chi l’attività la esercita e ne è il proprietario: deve mettersi al riparo da aventuali richieste risarcitorie che possano seguire a infortuni sul lavoro o malattie professionali dei dipendenti. La cosiddetta garanzia RCO (responsabilità civile operai).

Ovvio come, anche sotto quest’ottica, determinanti ai fini del calcolo del premio finale, siano non solo il numero dei dipendenti e/o lavoratori che occasionalmente prestano attività, ma anche e soprattutto la tipologia di attività svolta che è essenziale ai fini della valutazione del grado di rischio che la compagnia assicurativa si assume.

Consiglio spassionato: conviene sempre scegliere massimali elevati sia in ambito di RCT (responsabilità civile terzi) che di RCO (responsabilità civile operai). Specie nel secondo caso, quantificare i danni cui si può andare incontro è piuttosto difficile. Meglio quindi coprirsi bene e mettere al sicuro i propri risparmi.

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