Il numero delle truffe relative al mondo delle assicurazioni online negli ultimi 5 anni è cresciuto esponenzialmente. Grazie al costante monitoraggio messo in campo dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni) sappiamo che nel corso del 2020 i siti fraudolenti segnalati e bloccati sono stati ben 241, con una crescita del 43% rispetto al 2019.
Il settore insurance sta fisiologicamente crescendo nell’ambito delle vendite di servizi online come evidenziato dall’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano che stima in un +6% il balzo in avanti per il 2020 e il fenomeno delle frodi vive questa sua espansione perché sempre più utenti ricorrono a questo tipo di soluzione, attratti dalla possibilità di poter confrontare più offerte attraverso i comparatori e valutare in tempo reale alternative più vantaggiose.
Secondo l’IVASS la truffa colpisce prevalentemente il settore delle polizze Rc auto perchè queste sono obbligatorie, sono percepite come costose e sono semplici da acquistare via web. Il giro d'affari è elevato e non facilmente quantificabile. I consumatori non sanno di avere in mano una polizza falsa fino a quando non subiscono un controllo o fanno un incidente".
Chi cade nella truffa delle assicurazioni online
A cadere nella rete dei truffatori come si potrebbe pensare non sono solo utenti poco propensi alla navigazione ma anche quelli più giovani ed esperti che hanno dimestichezza e sono abituati ad effettuare acquisti on line. L’esca per tutti è la ricerca della soluzione in assoluto più economica che ha come obiettivo il risparmio sui costi della polizza.
Non a caso il prezzo proposto dai siti fraudolenti è solitamente molto contenuto, poche centinaia di euro per una polizza annuale e intorno ai 45 euro al giorno per le cosiddette coperture temporanee che rappresentano la vera esca. L’idea di poter risparmiare unitamente alla considerazione che la somma in gioco non è particolarmente elevata porta la malcapitata preda ad abbassare le difese e a cadere nel tranello.
A fuorviare ci sono ovviamente giochi visivi: i siti fraudolenti utilizzano loghi molto simili o identici a quelli delle compagnie ufficiali, anche di quelle più famose sul mercato, riproducono in modo fedele la struttura dei loro portali, apportando piccole variazioni nella denominazione o semplicemente nel nome del sito. Esistono a volte solo piccole differenze, una lettera in più, una parola chiave che però è di solito attinente al mondo assicurativo quindi non desta sospetti.
A corredo dei siti fake ci sono spesso anche i relativi profili social creati con falsi account che promuovono prodotti e offerte vantaggiose per rendere la messa in scena più credibile.
Come riconoscere i siti truffa di assicurazioni online
Secondo l’IVASS i siti fasulli presentano delle caratteristiche che li rendono riconoscibili ad un occhio che osserva con la dovuta attenzione:
- Sono molto elementari, costituti da poche pagine;
- Richiamano loghi di grandi compagnie di assicurazione ma con delle piccole modifiche (aggiunta di parole, lettere, correzioni che non minano la credibilità del nome);
- Hanno come canale di contatto o un numero di cellulare un indirizzo e-mail non aziendale ma generico;
- Invitano spesso ad utilizzare applicazioni come Whatsapp e Telegram per comunicare;
- Se hanno un numero di telefono fisso indicato come contatto non è operativo;
- Non hanno alcun disclaimer relativo alla legge sulla privacy né hanno indicazioni sul numero di iscrizione all’Albo dell’IVASS;
- Nella pagina principale sono pubblicizzate soprattutto le coperture temporanee;
- Richiedono l’inserimento dei dati dell’utente, compresa la targa del veicolo, già in home page;
- Sono privi di approfondimenti in termini contenutistici, mancano di informazioni dettagliate sul contratto assicurativo.
Partire da questi elementi nell’osservare un sito che vende polizze online aiuta sicuramente a evidenziare situazioni a rischio, da segnalare, una volta fugati i dubbi, all’Istituto di Vigilanza per le Assicurazioni (numero verde 800 486661) che effettuerà i dovuti controlli.
Come operano i siti truffa di assicurazioni online
Per facilitare l’accesso ai siti fasulli, per condurre per mano gli ignari raggirati sulla loro home page, gli operatori abusivi acquistano spesso spazi pubblicitari sui motori di ricerca per cui digitando il nome di una famosa compagnia il navigatore può essere ricondotto in un elenco in cui compare anche il portale fasullo, magari in testa perché in una posizione di privilegio rispetto agli annunci non a pagamento.
Una volta arrivato sul sito, attratto dai prezzi convenienti e invitato ad inserire subito le sue generalità, il truffato aderisce alla proposta allettante e fornisce i suoi dati.
Verrà presto contattato attraverso una e-mail o un numero di cellulare da un fantomatico consulente o intermediario della compagnia che attraverso le informazioni già raccolte avrà avuto modo di fare ricerche attraverso banche dati e avere una idea indicativa del prezzo che l’assicurato dovrebbe pagare in modo da poter proporre uno sconto congruo ma non eccessivo per non destare sospetti.
Una volta convinto, al cliente verrà richiesta copia dei documenti personali da inoltrare sempre attraverso i sistemi di messaggistica, e sempre attraverso questi canali non istituzionali verranno forniti il preventivo e gli estremi per effettuare il pagamento su carte ricaricabili o prepagate. L’ultimo atto della truffa è l’invio della polizza contraffatta.
Cosa succede quando si stipula online una assicurazione falsa
Nell’ipotesi in cui si acquisti una polizza fasulla non solo si incorre in un danno economico ma, nel caso in cui si tratti di RC Auto e si circoli con la vettura impropriamente assicurata, si violano anche le disposizioni di legge rischiando grosso.
La legge italiana infatti è particolarmente dura nei confronti di chi circola senza assicurazione e viaggiare con una polizza assicurativa falsa equivale a circolare senza.
Le sanzioni amministrative particolarmente elevate vanno da un minimo di € 849 a un massimo di € 3.396 e si può subire il sequestro del mezzo.
In caso di sinistro non potendo contare sulla copertura danni regolare si può rischiare di dover risarcire i danni provocati di tasca propria.
Questi sono motivi più che validi per verificare sempre la validità di una copertura assicurativa.
Se abbiamo dubbi di essere stati truffati per una polizza RC Auto possiamo controllare se il veicolo risulta assicurato sul sito ufficiale “Il portale dell’automobilista”.
Una delle principali funzionalità è proprio la verifica della copertura RCA: attraverso questo servizio di può controllare in tempo reale se un veicolo risulta coperto dall’assicurazione RC Auto, indicando anche la compagnia assicurativa e scoprendo si si è stati vittima di una truffa o meno.
Come prevenire la truffa assicurativa online
Quando si decide di acquistare una polizza on line bisogna essere molto attenti. Per capire se si tratta di un sito web di comparazione tariffe RCA autorizzato dall’IVASS oppure no bastano pochi accorgimenti. Bisogna in particolare verificare la pubblicazione dei dati identificativi dell’impresa che normalmente si trovano nel footer, cioè la parte più bassa del sito web.
Si tratta di:
- numero di partita iva
- numero di identificazione presso il registro delle imprese;
- numero di iscrizione presso il Registro Unico degli Intermediari assicurativi;
- indirizzo della sede legale dell’azienda;
- recapito telefonico (telefono fisso);
- recapito e-mail;
- indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
- data di iscrizione al registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi;
- indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.
- Per gli intermediari UE iscritti nell’Elenco annesso deve essere indicata anche l’eventuale sede secondaria e il possesso dell’abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia, con indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro d’origine.
Se sussistono ancora dubbi lo step successivo per essere sicuri che l’intermediario è in regola è collegarsi al sito web del RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi) inserirne i dati e verificare che sia un soggetto titolato ad operare, oppure controllare sul registro degli intermediari dell’Unione Europea.
L’art. 13 del Codice delle Assicurazioni Private prevede infatti che per poter esercitare la professione di intermediario assicurativo occorre l’autorizzazione da parte dell’IVASS – l’Istituto di Vigilanza per le Assicurazioni e la successiva iscrizione nel registro.
Il video di Daniele Murgia spiega in modo molto chiaro cosa è fondamentale tener presente per non cadere nella rete dei truffatori.
Come contrastare le truffe assicurative online
L’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni continua con la sua attività di controllo constante, accogliendo le segnalazioni degli utenti che consentono di poter smascherare le attività illecite portate avanti da truffatori senza scrupoli.
In genere la maggioranza dei siti fasulli sparisce dal web nel giro di pochi giorni dalla pubblicazione nella black list da parte dell'IVASS che ne dà informazione pubblica sul suo sito e alle autorità inquirenti.
Il problema è che nuovi siti irregolari nascono rapidamente e le truffe vengono riproposte quotidianamente a consumatori spesso distratti e attratti più dal risparmio che dalla veridicità della copertura che, come abbiamo visto, può avere risvolti economici anche molto severi nel caso in cui, ignari, si acquisti una polizza contraffatta.
Un dato importante che è merso da un un'indagine di Nielsen del febbraio scorso è che i consumatori sono più sensibili rispetto al passato su questo tema: il 43,3% degli automobilisti intervistati sull’argomento avrebbe infatti dichiarato di temere di poter rimanere vittima di una truffa sul web.
Questo significa che c’è maggiore consapevolezza, almeno del pericolo legato ad un acquisto online, e questo fa ben sperare su una evoluzione nei comportamenti di consumo grazie anche alle costanti segnalazioni dei mezzi di informazione e degli organi di vigilanza. Gli strumenti per smascherare le truffe ci sono, bisogna semplicemente abituarsi ad utilizzarli.