SITUAZIONE COMPLESSIVA: il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni ai 21.967 punti, con un progresso dell‘1,11%, dopo aver toccato un massimo a 22.018 e un minimo a 21.593 punti. Poco variatio il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l’indice delle blue chips ha riportato un frazionale calo dello 0,08%. Un dato che ben rispecchia l’andamento del Ftse Mib durante l’ottava appena conclusa, nel corso della quale si è mosso in laterale, precisamente tra l’area dei 21.600 e l’ostacolo dei 22.100 punti. In etrambi i casi si tratta di livelli che sono stati testati in più di un’occasione, senza tuttavia portare ad una violazione dell’uno o dell’altro.E’ facile comprendere che l’evoluzione delle prossime giornate dipenderà proprio dalla rottura di uno dei due estremi sopra citati. La violazione rialzista di area 22.000/22.100 favorirà una ripresa degli acquisti nel breve, con possibili approdi in area 22.500, oltrepassata la quale si potrà spostare lo sguardo sui recenti massimi di periodo in area 23.000/23.200. Se l’indice non sarà capace di lasciarsi alle spalle la resistenza dei 22.000/22.100, allora si muoverà verosimilmente in direzione della parte bassa del canale attraversato nelle ultime giornate. Il livello supportivo più rilevante è quello dei 21.600 punti, violato il quale sarà inevitabile un’accelerazione ribassista in direzione dei 21.000 punti, passando per il supporto intermedio dei 21.300. Negativo sarà l’abbando di area 21.000 che porterà ad un test dei recenti minimi di periodo in area 20.800, la cui tenuta sarà cruciale per scongiurare ripiegamenti più significativi che potranno spingere i corsi fin verso i 20.000 punti, anche se al momento riteniamo questa ipotesi poco probabile.