Banca Ifis in calo. Analisti valutano il deal Revalea

Banca Ifis al vaglio dei broker dopo l'operazione su Revalea.

La seduta odierna prosegue in calo per Banca Ifis che rivede il segno meno dopo due rialzi di fila.

Banca Ifis in calo dopo due rialzi di fila

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di circa un punto percentuale, oggi ha anche provato a spingersi in avanti, salvo poi tornare indietro.

Negli ultimi minuti Banca Ifis si presenta a 14,65 euro, con una flessione dello 0,48% e oltre 77mila azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 150mila.

Banca Ifis acquisisce Revalea da Mediobanca

Banca Ifis ha sottoscritto un accordo con Mediobanca per l’acquisizione di Revalea, società nata nel 2022 dallo scorporo di non performing loans derivanti da attività di acquisizione di sofferenze da parte dell’istituto di Piazzetta Cuccia.

Revelea detiene un portafoglio di crediti deteriorati di gross book value pari a 6,8 miliardi di euro e net book value di 256 milioni, costituito prevalentemente da crediti unsecured e una trascurabile incidenza di posizioni soggette al calendar provisioning, coerenti quindi con l’attuale struttura del portafoglio NPL di Banca Ifis.

Banca Ifis: cosa prevede l’accordo con Mediobanca

L’accordo prevede anche un accordo pluriennale di servicing che stabilisce che MBCredit Solutions continui ad affiancare Banca Ifis nell’attività di recupero dei crediti.

Previsto anche un accordo forward flow sugli NPL derivanti dal credito al consumo di Compass, garantendo quindi a Banca Ifis un flusso di nuove masse senza la necessità di dover aggiudicarsi nuovi mandati sul mercato.

L’operazione, il cui closing è atteso entro il quarto trimestre del 2023, prevede il pagamento di un corrispettivo di 100 milioni di euro da parte di Banca Ifis a Mediobanca e avrà un impatto in termini di CET1 pari a 40 punti base.

Banca Ifis: Equita SIM valuta deal Revalea

Gli analisti di Equita SIM valutano positivamente l’operazione per Banca Ifis in quanto permette alla società di affermarsi ancora di più come leader nel mercato domestico dei crediti deteriorati unsecured, acquisendo uno dei principali competitor sul mercato.

In un mercato che appare asfittico dal punto di vista delle transazioni, l’operazione permette di superare l’obiettivo di nuovi flussi previsto dal piano 2022-2024, oltre a garantire un flusso periodico di nuovo grosso book value.

Preliminarmente, la SIM milanese stima che l’operazione possa permettere, dal 2024, un incremento della contribuzione dell’area NPL nell’ordine del 10% e del 5% circa a livello di bottom line di gruppo.

Per Mediobanca, questa operazione è coerente con la volontà della banca di aumentare l’esposizione verso business capital light, con un maggior contenuto commissionale, e comporta un beneficio di circa 10 punti base a livello di CET1.

Non cambia la view di Equita SIM che su Banca Ifis mantiene invariata la sua raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 21 euro, mentre per Mediobanca il rating è “buy”, con un target price a 13 euro.

Banca Ifis al vaglio di Banca Akros

A puntare su Banca Ifis è invece Banca Akros, che suggerisce di accumularlo in portafoglio, con un target price a 16,8 euro.

Secondo gli analisti, l’accordo con Mediobanca ha un forte senso strategico in quanto rafforza la posizione di leadership del gruppo nel segmento degli Npl unsecured di piccole dimensioni.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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