Bank of Japan
Bank of Japan, meglio detta BOJ, la banca centrale nipponica
La Bank of Japan, altrimenti conosciuta sotto l’acronimo di BOJ, è la banca centrale giapponese, nata a seguito del Rinnovamento Meiji (come la maggior parte delle istituzioni ufficiali giapponesi).
La storia della banca giapponese
Prima del rinnovamento nazionale, ogni feudo medioevale emetteva la propria moneta, in una serie di tagli incompatibili l'uno con l'altro. L’impossibilità di commercio tra differenti territori rese necessario l’utilizzo di un conio comune: con il nuovo atto di Meiji 4 del 1871, tutte le singole divise locali vennero abolite, istituendo come moneta ufficiale comune l’attuale yen.
Con la trasformazione delle vecchie zecche in banche private a noleggio (inizialmente con l’ancora diritto di stampar moneta), inizia una fase di profondo cambiamento per il Giappone, che col Meiji 15 del 1882 rende la Banca centrale giapponese in linea a quella del modello belga. Tra i vari compiti, alla Bank of Japan venne affidato il monopolio esclusivo del controllo sull’offerta di moneta, sebbene prima del ritiro completo delle precedenti divise in circolazione serviranno altri vent’anni.
La prima banconota emessa dalla BOJ arriva sui mercati nel lontano 1885 (a seguito dell’applicazione del Regolamento sulle banconote convertibili del 1884), facendo sorgere i primi problemi non tanto sul fronte finanziario, quanto su quello quotidiano: la strategia anticontraffazione tramite utilizzo di polvere Konnyaku si rivela infatti particolarmente gradita al palato dei topi, costringendo il Governo centrale a cambiare materiale utilizzato.
Nel 1897 anche il Giappone entra nella cerchia del gold-standard, arrivando solo nel 1899 alla totale eliminazione delle vecchie divise locali circolanti.
L’evoluzione della Bank of Japan
Fatta eccezione per gli anni successivi alla seconda Guerra Mondiale (caratterizzati dalla perdita disastrosa sul fronte umano ed economico nipponica e dall’emissione di moneta militare da parte delle forzi occupanti), la Bank of Japan ha proceduto in modo continuativo col suo operato.
Nel 1970, con la ripresa dell’assetto economico finanziario giapponese, la BOJ amplia il proprio modello organizzativo, virando verso una politica economica più aperta e l’applicazione di un tasso di interesse variabile.
Solo nel 1997 la Bank of Japan diviene la realtà indipendente che è attualmente, grazie all’atto riformatore (日本銀行法) avanzato dalle Autorità Governative locali; nonostante ciò, tuttavia, l’istituto centrale nipponico è stato ed è tutt’ora contestato per la tendenza a dipendere eccessivamente dalle decisioni del Governo.
Le evoluzioni recenti
Il 9 aprile 2008 il Legislatore ha approvato la scelta di porre a capo della Bank of Japan, in qualità di Governatore, Masaaki Shirakawa, assegnando il posto vacante alla carica dell’istituto centrale nipponico. In tale contesto, Shirakawa dichiarò l’intenzione di mantenere separati l’indipendenza e la trasparenza della banca centrale da quella dello Stato.
Con Shirakawa ha inoltre inizio il periodo dell’Abenomics, linea strategica adottata anche dall’attuale primo ministro giapponese, Shinzo Abe (rieletto alla guida Partito Liberal Democratico nipponico il 26 dicembre 2012, a seguito delle elezioni anticipate).
Principali attività in capo alla BOJ e sede operativa
Secondo lo Statuto ufficiale, i compiti spettanti alla Banca centrale giapponese sono:
stampa ed emissione di nuove banconote
gestione della base monetaria in circolazione
garantire e fornire servizi e stabilità del sistema finanziario
gestire e sorvegliare attività del Tesoro ed operazioni ad esso correlate
svolgere e coordinare attività internazionali
attività di redazione e controllo legata a rilevazione dei dati, analisi economica ed attività di ricerca
La Bank of Japan ha sede a Nihonbashi, Tokyo, sull’antico sito di una vecchia zecca d’oro, il Kinza, il cui nome deriva dal celebre distretto Ginza (dal significato “zecca d’argento”).
La struttura più rappresentativa dell’istituto centrale nipponico è tuttavia identificabile nella succursale di Osaka, in Nakanoshima.
Per maggiori informazioni: BANK OF JAPAN
Bank of Japan, meglio detta BOJ, la banca centrale nipponica
La Bank of Japan, altrimenti conosciuta sotto l’acronimo di BOJ, è la banca centrale giapponese, nata a seguito del Rinnovamento Meiji (come la maggior parte delle istituzioni ufficiali giapponesi).
La storia della banca giapponese
Prima del rinnovamento nazionale, ogni feudo medioevale emetteva la propria moneta, in una serie di tagli incompatibili l'uno con l'altro. L’impossibilità di commercio tra differenti territori rese necessario l’utilizzo di un conio comune: con il nuovo atto di Meiji 4 del 1871, tutte le singole divise locali vennero abolite, istituendo come moneta ufficiale comune l’attuale yen.
Con la trasformazione delle vecchie zecche in banche private a noleggio (inizialmente con l’ancora diritto di stampar moneta), inizia una fase di profondo cambiamento per il Giappone, che col Meiji 15 del 1882 rende la Banca centrale giapponese in linea a quella del modello belga. Tra i vari compiti, alla Bank of Japan venne affidato il monopolio esclusivo del controllo sull’offerta di moneta, sebbene prima del ritiro completo delle precedenti divise in circolazione serviranno altri vent’anni.
La prima banconota emessa dalla BOJ arriva sui mercati nel lontano 1885 (a seguito dell’applicazione del Regolamento sulle banconote convertibili del 1884), facendo sorgere i primi problemi non tanto sul fronte finanziario, quanto su quello quotidiano: la strategia anticontraffazione tramite utilizzo di polvere Konnyaku si rivela infatti particolarmente gradita al palato dei topi, costringendo il Governo centrale a cambiare materiale utilizzato.
Nel 1897 anche il Giappone entra nella cerchia del gold-standard, arrivando solo nel 1899 alla totale eliminazione delle vecchie divise locali circolanti.
L’evoluzione della Bank of Japan
Fatta eccezione per gli anni successivi alla seconda Guerra Mondiale (caratterizzati dalla perdita disastrosa sul fronte umano ed economico nipponica e dall’emissione di moneta militare da parte delle forzi occupanti), la Bank of Japan ha proceduto in modo continuativo col suo operato.
Nel 1970, con la ripresa dell’assetto economico finanziario giapponese, la BOJ amplia il proprio modello organizzativo, virando verso una politica economica più aperta e l’applicazione di un tasso di interesse variabile.
Solo nel 1997 la Bank of Japan diviene la realtà indipendente che è attualmente, grazie all’atto riformatore (日本銀行法) avanzato dalle Autorità Governative locali; nonostante ciò, tuttavia, l’istituto centrale nipponico è stato ed è tutt’ora contestato per la tendenza a dipendere eccessivamente dalle decisioni del Governo.
Le evoluzioni recenti
Il 9 aprile 2008 il Legislatore ha approvato la scelta di porre a capo della Bank of Japan, in qualità di Governatore, Masaaki Shirakawa, assegnando il posto vacante alla carica dell’istituto centrale nipponico. In tale contesto, Shirakawa dichiarò l’intenzione di mantenere separati l’indipendenza e la trasparenza della banca centrale da quella dello Stato.
Con Shirakawa ha inoltre inizio il periodo dell’Abenomics, linea strategica adottata anche dall’attuale primo ministro giapponese, Shinzo Abe (rieletto alla guida Partito Liberal Democratico nipponico il 26 dicembre 2012, a seguito delle elezioni anticipate).
Principali attività in capo alla BOJ e sede operativa
Secondo lo Statuto ufficiale, i compiti spettanti alla Banca centrale giapponese sono:
stampa ed emissione di nuove banconote
gestione della base monetaria in circolazione
garantire e fornire servizi e stabilità del sistema finanziario
gestire e sorvegliare attività del Tesoro ed operazioni ad esso correlate
svolgere e coordinare attività internazionali
attività di redazione e controllo legata a rilevazione dei dati, analisi economica ed attività di ricerca
La Bank of Japan ha sede a Nihonbashi, Tokyo, sull’antico sito di una vecchia zecca d’oro, il Kinza, il cui nome deriva dal celebre distretto Ginza (dal significato “zecca d’argento”).
La struttura più rappresentativa dell’istituto centrale nipponico è tuttavia identificabile nella succursale di Osaka, in Nakanoshima.
Per maggiori informazioni: BANK OF JAPAN
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