DUCATI

Ducati Motor Holding, casa di motociclette

Ducati Motor Holding S.p.A. rappresenta una società di origine italiana, leader internazionale attiva nel segmento delle motociclette.

La casa produce e commercializza una vasta gamma di veicoli a due ruote all'avanguardia, dal settore sportivo a quello stradale.

La storia della Ducati e del suo pioniere Antonio Cavalieri Ducati

Le origini della società Ducati riportano a Bologna, nel lontano 1926, quando l'ingegnere Antonio Cavalieri Ducati (Comacchio 1855-1927) insieme ad altri amici, costituisce la Società Radio Brevetti Ducati, volta alla produzione di componenti utilizzate per le trasmissioni radio (brevettati dal figlio Adriano Ducati). Tra questi si annovera il condensatore Mendes.

L'anno successivo, Antonio Ducati viene a mancare e l'azienda passa sotto la direzione dei figli, che ne ampliarono e svilupparono il business.

Nel 1935 viene inaugurato a Bologna, nel Borgo Panigali, lo stabilimento impegnato nella produzione di antenne radio, componenti radiofoniche, duefoni (sistemi per la comunicazione interfonica), proiettori e macchine fotografiche. L'attività si espande anche all'estero, inaugurando nuove filiali a Londra, Parigi e New York.

Il periodo post bellico

Dunque, nei precedenti paragrafi abbiamo approfondito le principali peculiarità dell'azienda Ducati, ora invece andiamo ad analizzare il periodo post-bellico durante il quale ha operato l'azienda.

Effettivamente, durante il periodo bellico gli stabilimenti vengono bombardati e nel dopo guerra i fratelli Ducati riprendono a lavorare e ricostruiscono l'azienda.

Nel 1946 i Ducati partecipano alla Fiera di Milano, dove presentano una nuova invenzione: un piccolo motorino monocilindrico, un attrezzo ausiliario per biciclette, chiamato "Cucciolo". Il motorino ebbe un successo immediato a livello internazionale ed in breve tempo si trasforma (con l'aggiunta di un telaio) nella prima bici a motore.

Nel 1948 a causa di problemi finanziari (dovuti al decreto del blocco del credito, varato da Luigi Einaudi, Ministro del Tesoro, e al razionamento dell’energia elettrica) i fratelli Ducati si trovano nella necessità di dover cedere l'azienda alle partecipazioni statali.

Lo scorporo della società di Ducati

La società viene in seguito scorporata in Ducati Elettrotecnica S.p.A. e Ducati Meccanica S.p.A. La società Ducati Meccanica continua a produrre motocicli e nel 1954 assume il progettista ingegnere Fabio Taglioni al quale si deve il telaio traliccio, i motori bicilindrici e il motore desmodromico.

Successivamente l'azienda, sotto l'amministrazione statale, decide di vendere la divisione Ducati Elettrotecnica alla società francese Compagnie Sans Fils, mentre Ducati Meccanica, si concentra nella produzione di motori diesel.

Negli anni ottanta la società Cagiva acquista il gruppo Ducati, che viene successivamente ceduto alla società americana Texas Pacific Group, che ne cambia la denominazione in D. Motor Holding S.p.A.

La realtà odierna della società Ducati

Nel 2006 la casa motociclistica viene ceduta alla finanziaria italiana Investindustrial di Antonio Bonomi.

Inoltre, durante l'anno 2012 la Ducati Motor Holding SpA viene poi successivamente acquistata da parte della società relativa a Automobili Lamborghini S.p.A., la quale fa parte del Gruppo Volkswagen, che appartiene a sua volta alla tedesca Audi.

I principali dati economico finanziari della Ducati Motor Holding

Ducati Motor Holding S.p.A. ha la propria sede centrale a Bologna, in Via Antonio Cavalieri Ducati, 3 ed è presente sul mercato internazionale in più di cinquanta nazioni, tra le quali Germania, Canada, America e Francia; conta circa 1.100 dipendenti, la gran parte dei quali è impegnata nello stabilimento italiano.

Il gruppo ha chiuso l'esercizio relativo all'anno 2013 registrando un fatturato pari a 606 milioni di euro (vanta 44.102 immatricolazioni) in aumento del 16% rispetto al 2011, dove i ricavi raggiungevano i 480 milioni di euro.

I dati della Ducati

A seguito della pubblicazione del bilancio societario relativo al periodo fino al 31 dicembre 2006, il gruppo Ducati risulta avere un capitale investito consolidato dall'ammontare di circa 473,8 milioni di Euro. In questo senso, si segnala un patrimonio netto di circa 190,4 milioni di Euro, con un fatturato raggiunto di circa 304,8 milioni di Euro ed una perdita netta consolidata di circa 8,5 milioni di Euro.

Per quanto riguarda la sola capogruppo, il capitale investito ammonta a circa 447,6 milioni di Euro, tanto da segnalare un patrimonio netto di circa 195,5 milioni di Euro, con un fatturato di circa 257,6 milioni di Euro ed una perdita netta di circa 20 milioni di Euro.

Fino alla data del 31 dicembre 2011 il gruppo Ducati gestiva un numero di circa 1135 dipendenti, di cui 960 in organico alla capogruppo.

In questo senso, occorre anche sottolineare che le vendite relative ai motocicli Ducati risultano essere diffuse a livello mondiale e vengono realizzate in particolar modo attraverso delle società controllate. I principali mercati durante l'anno 2006 sono stati essenzialmente quattro, ovvero:

  • Italia - 76,9 milioni di Euro
  • USA - 73,2 milioni di Euro
  • Francia - 28,1 milioni di Euro
  • Giappone - 24 milioni di Euro.

Per maggiori informazioni: DUCATI

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