Microsoft acquista Activision Blizzard, nonostante le accuse

La società di Bill Gates pagherà un premio del 45% per rilevare le azioni dell’azienda produttrice di videogiochi.

Lo scorso 18 gennaio Microsoft (MSFT) ha raggiunto l’accorto per l’acquisizione del produttore di videogiochi Activision Blizzard (ATVI) per 68,7 miliardi di dollari. Sullo sfondo di questa operazione, però, ci sono le accuse di molestie sessuali ai danni del CEO di Activision Bobby Kotick che hanno convito un gruppo di investitori a chiedere le sue dimissioni alla fine dello scorso anno.

Quella di Activision Blizzard è la più grande acquisizione da parte di Microsoft oltre che la più importante che abbia mai coinvolto un produttore di videogiochi. Questo accordo renderà Microsoft la terza azienda di videogame più grande del mondo, dietro Tencent e Sony. Neil Macker, analista azionario di Morningstar, prevede che questo accordo smuoverà le acque all’interno dell’industria con Meta, Tencent e Sony dalla parte dei potenziali acquirenti e qualsiasi grande studio di produzione, inclusi EA, Take-Two, Ubisoft e persino Roblox, come potenziale obiettivo di M&A. Ma mentre tutta l’attenzione generata da questo accordo potrebbe essere una buona notizia per il settore, alcuni azionisti si chiedono quali conseguenze potranno avere le questioni sociali e di governance riguardanti Activision Blizzard.

Il CEO manterrà la sua carica, affermano sia Microsoft che Activision, ma Macker si aspetta che Kotick rimarrà in quella posizione solo per qualche mese dopo la chiusura del deal. E il Wall Street Journal riporta già che Kotick è pronto a farsi da parte.

Il costo teorico delle molestie sessuali…

“Microsoft investigherà sicuramente su eventuali casi di molestie sessuali e discriminazione di genere in Activision Blizzard nel periodo della transizione per garantire il successo della fusione, poiché i problemi legati alla gestione del capitale umano sono di grande importanza per gli investitori”, dice Leslie Norton, Direttore editoriale della sostenibilità di Morningstar.

In un paper dal titolo “Employee Sexual Harassment Reviews and Firm Value”, pubblicato nel novembre del 2021, gli autori Shiu-Yik Au (Asper School of Business dell’Università di Manitoba), Ming Dong (Schulich School of Business dell’Università di York) e Andreanne Tremblay (Université Laval – Département de Finance et Assurance) hanno provato a testare se una misura relativa alle molestie sessuali (il punteggio SH) potesse dare informazioni sulle performance di un’azienda e i risultati della loro ricerca hanno dimostrato che le società nei quantili estremi, relativamente all’SH score, mostrano una significativa riduzione della produttività e dei risultati in termini di redditività, costo del lavoro e rendimenti futuri delle sue azioni.

“Le aziende nel primo 2% dell’SH score registrano un calo del 4% del ROA, una contrazione dell’11% del ROE e un aumento del 7% del costo del lavoro nei cinque anni successivi all’identificazione di un caso di molestie sessuali e verificano inoltre un rendimento azionario aggiustato per il rischio di -13% nei 12 mesi successivi. Questi risultati indicano che eventi del genere hanno un effetto altamente dannoso sul valore dell’azienda e la segnalazione volontaria dei dipendenti può essere un valido meccanismo di divulgazione quando le aziende sono disincentivate a rivelare cattive notizie”, osservano gli autori nel loro paper.

…Ma che dire di Activision Blizzard?

Activision Blizzard, produttore di videogiochi di successo come Call of Duty e Candy Crush, è stato recentemente colpito da denunce di molestie sessuali che hanno portato un gruppo di investitori a chiedere le dimissioni del CEO Bobby Kotick.

In un recente report, Neil Macker di Morningstar ha affermato che la sostituzione del CEO sarebbe stata la scelta migliore per sbloccare il valore delle azioni di Activision. Ma Kotick e il consiglio di amministrazione sembrano aver evitato l’espulsione grazie all’accordo con Microsoft.

Nel 2021, anno in cui le informazioni sulle molestie sessuali sono state rese pubbliche, le azioni di Activision Blizzard hanno perso il 26,81%. Al contrario, nel giorno dell’annuncio di Microsoft il prezzo delle stock è salito del 26,3%. Secondo una stima di Fox Business, Kotick, che possiede oltre 4 milioni di azioni Activision Blizzard, ha guadagnato oltre 70 milioni di dollari intraday, portando il valore totale delle sue partecipazioni a circa 338 milioni di dollari.

“È deludente che un’azienda come Microsoft abbia portato avanti un’offerta pubblica di acquisto su Activision senza riconoscere – e men che meno affrontare – le gravi accuse legate a forti carenze nella governance, a una cattiva condotta sessuale e ad una pessima cultura aziendale. Considerato l’alto prezzo offerto da Microsoft, gli investitori devono chiedersi se questi elementi di debolezza sono stati scontati nella valutazione della società”, dice Anthony Schein, Director of Shareholder Advocacy e uno dei firmatari della lettera che chiedeva le dimissioni di Kotick.

Microsoft è senza dubbio a conoscenza degli effetti che un ambiente di lavoro tossico può avere su un’azienda e sa che l’allontanamento di Kotick rappresenta la soluzione. Anche se la società ha rilasciato un comunicato stampa che afferma che Kotick manterrà la sua carica fino alla chiusura dell’accordo, Macker vede questo annuncio come una concessione per chiudere il deal e si aspetta che il CEO rimarrà in quella posizione solo per pochi mesi dopo la chiusura. L’operazione dovrebbe concludersi nel 2023, il che significa che Kotick potrebbe rimanere in carica per almeno un altro anno.

Quando gli investitori sono attivi

Secondo una ricerca di Jackie Cook, Direttore della Stewardship di Morningstar, nel 2020 Kotick ha portato a casa uno stipendio da 155 milioni di dollari diventando così il secondo CEO più pagato tra le società dell’S&P 500: il salto di 125 milioni di dollari compiuto nel 2019 (fino a quel momento la sua paga era di circa 30 milioni di dollari) lo ha più che compensato del taglio di 875mila dollari a cui è stato costretto dalla pandemia. In quell’occasione gli azionisti si sono fatti sentire e solo il 54% di loro ha votato a favore dell’aumento di stipendio del CEO.

“Nel nostro report su Activision Blizzard abbiamo segnalato la cultura tossica sollevata dai dipendenti e abbiamo anche parlato di altre questioni che l’azienda deve affrontare per promuovere un profondo cambiamento dell’azienda. La prima tra queste è quella relativa al pacchetto retributivo del CEO, a nostro avviso troppo alto, sul quale abbiamo espresso voto contrario”, ha affermato Michela Gregory, Direttore dei servizi ESG di NEI Investments, un altro firmatario della lettera di dimissioni di Kotick.

“Dopo questo accordo c’è la necessità di fare chiarezza sulla natura della due diligence condotta da Microsoft sulla cultura tossica di Activision Blizzard e sulla strategia di Microsoft relativamente a questi problemi. Inoltre, c’è da aspettarsi un’azione da parte degli azionisti”, dice Gregory.

Infatti, nel novembre 2021, la stessa Microsoft ha dovuto affrontare una mozione da parte degli azionisti relativa alla sua governance in merito alle accuse di molestie sessuali. Il 78% degli azionisti ha votato a sostegno della risoluzione, battendo il consiglio che aveva raccomandato agli azionisti di esprimere un voto contrario.

Cosa significa tutto questo per la valutazione di Activision

Neil Macker, analista azionario di Morningstar, considera equa l’offerta di 95 dollari di Microsoft, considerata la sua stima del fair value di 92 dollari per le azioni Activision Blizzard.

“Ci aspettiamo che le autorità di regolamentazione esamineranno attentamente l’accordo, dato il recente fervore anti-Big Tech del Congresso americano. Microsoft prevede che l’acquisizione non si concluderà prima della fine dell’esercizio 2023, ma siamo convinti che l’accordo avrà l’ok delle autorità di regolamentazione anche perché Microsoft è in competizione con altre grandi aziende straniere e manterrà la piattaforma Xbox aperta agli editori di terze parti.”, conclude Macker.

Di Ruth Saldanha

Morningstar
Morningstar
Morningstar Italy è la filiale italiana di Morningstar Inc (basata a Chicago), leader nella ricerca indipendente sugli investimenti in Nord America, Europa, Australia e Asia. La società offre una vasta gamma di soluzioni e servizi online, di software e prodotti editoriali per i singoli individui, i promotori e le istituzioni finanziarie. Morningstar fornisce dati su circa 437 mila strumenti di investimento, incluse le azioni, i fondi comuni e veicoli simili, insieme a dati in tempo reale su oltre 10 milioni di azioni, indici, future, opzioni, commodity e metalli preziosi, cui si aggiungono i cambi valutari e i mercati obbligazionari. La società opera in 27 Paesi. Morningstar ha più di 200 analisti nel mondo e fornisce ricerca indipendente su oltre 2.000 fondi ed Etf, oltre a più di 1.800 azioni.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
774FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate