Sostenibilità per l’ambiente, ma anche per le economie delle persone: con queste premesse Nokia prova a offrire uno smartphone con un’idea nuova rispetto alle abitudini consolidate ormai da anni. Troppi anni, a dire il vero, quelli in cui non possiamo aggiustare i nostri cellulari.
Si tratta di Nokia G42, modello di fascia bassa con una spiccata unicità – si può riparare da soli, a casa propria, con una spesa limitata. La procedura sembra agevole e conveniente, ma riuscirà il telefono a iniziare un nuovo corso? Scopriamolo.
Nokia G42 si ripara da soli a casa: ecco come funziona
Non ci giriamo intorno: l’elemento per cui Nokia G42 spicca è quello dell’auto-riparabilità. Di per sé non è poco: oggi, rompere il display di uno smartphone o esaurirne la batteria significa cambiarlo subito o in alternativa spendere tanto, troppo, per una sostituzione che è anche incerta.
Nokia G42 si propone infatti come smartphone fatto per durare, sostenibile anche perché prodotto con materiali riciclati, e velocemente riparabile. Non è il primo: poco tempo fa c’è stato il Fairphone 5 autonomamente riparabile, ma questo costa molto meno.
Si possono sostituire le seguenti componenti, a prezzi accessibilissimi ed enormemente inferiori a qualsiasi costo di riparazione nei centri specializzati.
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batteria, che costa 25 euro
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schermo, che costa 50 euro
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scocca posteriore, che costa 25 euro
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porta USB, che costa 20 euro.
Nokia si avvale del supporto di iFixit. Utilizzando il kit di riparazione venduto da loro (si chiama Fix Kit e costa solo 5 euro), e acquistando il componente ufficiale dallo stesso sito, potrete aprire il dispositivo e cambiare il pezzo da soli. La riparazione eseguita a puntino, cioè con kit consigliato e componenti ufficiali, oltre che risultare economicissima non fa neppure decadere la garanzia.
Smontare le parti necessarie di Nokia G42, e sostituire il pezzo danneggiato o usurato con uno nuovo, richiede di sicuro un po’ di manualità, accortezza e precisione, ma è senza dubbio fattibile per la maggior parte degli utenti. E soprattutto non c’è nulla di saldato o non apribile tra i pezzi sostituibili.
Una riparazione del genere non richiede neppure troppo tempo e Nokia fornisce sul suo sito web delle guide estremamente approfondite su come sostituire ogni singolo pezzo senza correre rischi.
Un telefono ancora poco centrato: ecco tutte le caratteristiche
La riparabilità è una caratteristica quasi rivoluzionaria oggi: uno smartphone del genere può durare molti anni in più rispetto alla media degli altri e ciò lo rende attraente all’utente che vuole un prodotto durevole.
Servono però anche le caratteristiche tecniche. Nokia G42 fila a sufficienza con un modesto ma affidabile processore Snapdragon 480+ 5G, e soprattutto grazie a 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna (espandibili fino a 1 TB con Micro SD). Inoltre, ha Dual Sim ed è 5G.
Il display è invece un difetto importante, solo HD+ da 720×1612 pixel, tra l’altro neppure AMOLED. Si salva la la frequenza di aggiornamento, con 90 hz. La batteria va molto meglio con 5000 mAh e 80% di capacità garantita dopo 800 cicli di ricarica, in più c’è la ricarica rapida a 20 W abbastanza comoda. Il sistema operativo parte con Android 13.
Non brillano neppure le fotocamere: la principale si salva, con 50 Megapixel e buoni risultati a luce ottimale, ma a parte quella c’è una anteriore da 8 Megapixel (troppo pochi) e solo una Macro da 2 MP – niente grandangolare. L’audio è mono, ma almeno c’è il foro per le cuffie cablate. La resistenza è una sufficiente IP52 e la scocca è in plastica.
Il telefono in sé ha caratteristiche sufficienti, il problema è che sta in una fascia di prezzo sballata: viene venduto attorno ai 250 euro, ma visti i competitor (come Samsung e Realme in primis) si tratta di un dispositivo orientato ai 170-180 euro. La riparabilità fa gola, ma sarà davvero un ottimo affare per il presente e per il futuro nel momento in cui il prezzo sarà un pochino scontato.