Parmalat

Parmalat S.p.A., società alimentare del latte

Parmalat S.p.A. è un'azienda di origine italiana, attiva nel settore alimentare. Il gruppo è tra i maggiori operatori a livello mondiale ed è specializzato nella produzione del latte e dei suoi derivati come lo yogurt, la panna e di altri prodotti alimentari (dessert, succhi di frutta). I prodotti della società vengono distribuiti e commercializzati attraverso i marchi Malù, KYR, Santal, Zymil, Chef, Parmalat.

Dal luglio 2011 Parmalat è controllata dal colosso francese Lactalis.

Le origini ed il suo pioniere Calisto Tanzi

Le radici della società affondano nel territorio di Colecchio, quando nel 1961, il giovane imprenditore Calisto Tanzi (Colecchio, 1938), costituì la Dietalat. Calisto Tanzi, all'età di 21 anni, è costretto ad abbandonare gli studi universitari, a causa dei problemi di salute del padre, ed entrare nell'azienda di famiglia, una piccola attività commerciale che trattava prosciutti.

Gli inizi

Nel 1961 Calisto Tanzi trasforma l'attività familiare, costituendo la Dietalat, società specializzata nella commercializzazione del latte, ma con un piccolo cambiamento rivoluzionario per qui tempi: trattando il latte con il sistema UHT (a lunga conservazione), il quale veniva inscatolato nei piccoli cartoni della Tetrapack. L'idea nacque e si sviluppò in progetto, grazie ad un suo viaggio a Stoccolma, dove l'imprenditore notò i piccoli pacchetti di Tetrapack, contenenti il latte UHT.

L'espansione della Parmalat

La nuova attività riscosse un immediato successo, tanto che l'anno successivo l'azienda trasformò la propria denominazione in Parmalat S.p.A., mentre il fatturato si aggirava attorno ai 100 mila euro. La Parmalat si sviluppò rapidamente, ampliando il proprio core business, trattando anche altri prodotti del settore alimentare, come conserve, succhi di frutta, merendine. Nell'arco di qualche anno, grazie al piano di crescita ambizioso da parte dell'imprenditore Callisto Tanzi, il gruppo Parmalat divenne una multinazionale.

L'ascesa del successo lo dimostra anche il fatturato in costante crescita. Nel 1973 Parmalat contava ricavi per 20 miliardi di vecchie lire, mentre nel 1983 l'impero dell'imprenditore Tanzi, ormai raggiunge un fatturato stimato attorno ai 550 miliardi di vecchie lire.

Il collocamento in Borsa e l'internazionalizzazione delle attività

Nel 1990 la società fa il suo debutto sul mercato telematico della Borsa di Milano. Il gruppo industriale di Collecchio continua il lungo processo di espansione a livello internazionale. Negli anni seguenti porta a termine diverse join venture che determinano le acquisizioni di società del settore alimentare a livello internazionale. Inoltre, l'industriale Callisto Tanzi decide di diversificare il proprio business, investendo in diversi settori: quello sportivo con l'acquisizione della società calcistica del Parma Football Club, nel ramo televisivo (Odeon TV) ed infine entrò nel settore del turismo con la Parmatour.

Il crac finanziario della Parmalat

Negli anni 2000 la multinazionale del latte ormai radicata sul livello internazionale è operativa in oltre 31 paesi, con circa 140 stabilimenti, il personale è composto da 36.000 dipendenti, mentre i ricavi superano 6 miliardi di euro.

Il gruppo, anche se apparentemente sano, con un giro d'affari di oltre 6 miliardi di euro (2003), in realtà nasconde una situazione finanziaria nel complesso disastrosa, che in breve si trasformerà in una vera e propria crisi.

Nello stesso anno le procure di Parma e quella di Milano danno avvio alle indagini sulla multinazionale del latte, che ha provocato una voragine di 14 miliardi di euro, uno dei maggiori crac finanziari europei, che vede coinvolti ben 135.000 piccoli risparmiatori.

Nel dicembre del 2003 l'industriale Callisto Tanzi e sette dirigenti vengono arrestati con l'accusa di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio ed aggiotaggio.

Nel 2004 le redini della società passano al manager Enrico Boldi (Arezzo, 1924), grande esperto nel risanamento delle imprese, che assume l'incarico di commissario straordinario della Parmalat. Sotto la sua guida, l'azienda venne salvata e risanata, tanto che nell'ottobre del 2005 venne riammessa al sistema telematico di Piazza Affari.

La multinazionale francese Lactalis e l'OPA su Parmalat

Nel 2011 il colosso francese dei latticini Lactalis di proprietà della famiglia Besnier, titolare dei marchi italiani come Cademartori, Galbani, Invernizzi e Locatelli ha portato a termine l'acquisizione del 83% di Parmalat, detenendo così il controllo dell'azienda italiana. La multinazionale francese era già titolare del 28,97% del capitale sociale di Parmalat, acquisito negli ultimi anni e pagato circa 1,3 miliardi di euro e nel 2011 ha concluso l'operazione, lanciando l'opa per l’acquisto del 54,33% del pacchetto azionario, costato 2,4 miliardi di euro.

I principali dati economico finanziari della Parmalat

Parmalat S.p.A. ha la propria sede principale nella provincia di Parma, precisamente nella cittadina di Collecchio, in Via delle Nazioni Unite, 4. Il gruppo è presente con filiali e 72 stabilimenti che sono siti tra l'Europa, Australia, nord America, Africa ed America Latina. la forza lavoro totale è composta da circa 16.352 dipendenti. Sul territorio italiano, la società è presente con 9 stabilimenti, mentre il personale vanta 1.884 dipendenti.

L'operatore del latte è quotato sul mercato telematico della Borsa valori di Milano. Il titolo azionario viene scambiato sull'indice del FTSE MIB, con il simbolo PLT.

L'azienda di Collecchio ha chiuso l'esercizio fiscale relativo all'anno 2013, con ricavi per 5,35 miliardi di euro, registrando un aumento del 2,4% rispetto all'esercizio precedente, conclusosi con un fatturato pari a 5,22 miliardi di euro.

Per maggiori informazioni: PARMALAT

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