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Rosneft, compagnia petrolifera russa
Rosneft (dal russo Роснефть) è una società russa, operante nel campo delle materie prime petrolifere. Il gruppo (la cui quota di maggioranza è detenuta dal Governo di Mosca) è divenuto dall’inizio del nuovo millennio la più grande azienda petrolifera della Russia, a seguito dell’acquisizione degli assets prima di proprietà di Yukos.
Le origini di Rosneft
Le origini di Rosneft sono rintracciabili già nel 19esimo secolo, quando, nel 1889, gli esploratori russi iniziarono l’attività di perlustrazione della regione dello Sakhalin. La fondazione della State Oil Production and Refining Enterprise - Rosneft, tuttavia, avviene solo nell’aprile del 1993, quando oltre 250 industrie operanti nel settore del gas e del petrolio vengono riunite ed integrate verticalmente in un’unica corporation, sul modello delle maggiori società mondiali. Nel 1998, la crisi economica russa determina rilevanti perdite per la società, che si concretizzano in una produzione calante, scarse risorse di base ed un alto deprezzamento delle attività in essere. A fronte di un cambiamento sistemico, inoltre, le attrezzature della società risultano ormai datate.
Rosneft ad inizio 2000
La società torna a produrre in utile solo nel 2000; il nuovo vigore porta l'azienda a concludere positivamente anche il 2001, nonostante il verificarsi di un rallentamento generalizzato del settore ed un calo consistente dei prezzi del petrolio. In quegli anni Rosneft adotta inoltre la strategia che la caratterizzerà nel decennio a venire: intensifica l’attività di esplorazione ed amplia la produzione di idrocarburi, entrando all’interno di nuovi mercati. Negli anni compresi tra il 2002 ed il 2004, la società si espande: dopo l’acquisizione di Severnaya Neft, afferma la propria posizione nel mercato inglese e siberiano. Proprio il progetto siberiano di Vankor diventerà, nel 2009, il principale fulcro di sviluppo dell’azienda, nonché uno dei più potenti centri di produzione della Russia (e tra i primi 10 maggiori complessi per la produzione di gas e petrolio al mondo).
Rosneft e lo sviluppo recente
A seguito del cambio di Governance (e della salita alla direzione del gruppo di Igor Sechin, nel 2004), la società intensifica il proprio business, approdando sul mercato quotato nel luglio 2006 (sul London Stock Exchange, per un controvalore di 10,7 miliardi di dollari). Nel 2004 Rosneft acconsente ad una fusione con la collega Gazprom. Nel maggio del 2005, tuttavia, l’accordo salta a causa di una non capacità di scendere a patti tra Gazprom e l’allora Presidente Sergey Bogdanchikov (in carica dall’ottobre 1998 al novembre 2004).
Nel 2012 Rosneft allarga le proprietà in Germania, acquisendo quattro nuove raffinerie e incrementando la propria capacità del 20%. Sempre nel maggio del 2012 il Presidente Igor Sechin (nato il 7 settembre del 1960) annuncia una nuova strategia volta alla modernizzazione delle raffinerie, alla messa in sicurezza delle industrie e alla crescita della produzione di petrolio e gas. Tra la fine del 2012 ed il marzo del 2013, Rosneft, dopo aver acquisito al 100% la società TNK-BP, diviene la maggiore società petrolifera quotata sul mercato. Nello stesso periodo, nuove collaborazioni con eccellenze del settore (quali Stateoil, ExxonMobil ed Eni) e nuove acquisizioni (tra cui ITERA Oil e Gas Company LLC e OJSC Sibneftegaz) permettono alla società di espandersi ulteriormente. Il suo livello di produzione raggiunge quota 4 milioni di barili giornalieri.
Attualmente l’attività del gruppo (estrazione e produzione) si concentra nelle zone di: Sakhalin (isola) in Siberia, nella Russia meridionale e in Cecenia. Rosneft ha all’attivo raffinerie in Tuapse (Mar Nero), nella Siberia occidentale e in Komsomol'sk-na-Amure (nell’estremo est della Russia). Tra le nuove aree d’espansione del gruppo vi sono infine il Kazakhstan, l’Algeria, il Venezuela.
I principali dati finanziari
Rosneft ha sede principale a Mosca, in Russia, e conta all’attivo circa 106 mila dipendenti. Quotata sulla Borsa di Londra e sulla Borsa di Mosca con il simbolo ROSN, la società ha concluso l’esercizio inerente all’anno 2013 con un fatturato pari a 4.546 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 2.987 miliardi del 2012. L’utile societario è aumentato invece a 545 miliardi di dollari, contro i 363 miliardi del 2012.
Per maggiori informazioni: ROSNEFT
Rosneft, compagnia petrolifera russa
Rosneft (dal russo Роснефть) è una società russa, operante nel campo delle materie prime petrolifere. Il gruppo (la cui quota di maggioranza è detenuta dal Governo di Mosca) è divenuto dall’inizio del nuovo millennio la più grande azienda petrolifera della Russia, a seguito dell’acquisizione degli assets prima di proprietà di Yukos.
Le origini di Rosneft
Le origini di Rosneft sono rintracciabili già nel 19esimo secolo, quando, nel 1889, gli esploratori russi iniziarono l’attività di perlustrazione della regione dello Sakhalin. La fondazione della State Oil Production and Refining Enterprise - Rosneft, tuttavia, avviene solo nell’aprile del 1993, quando oltre 250 industrie operanti nel settore del gas e del petrolio vengono riunite ed integrate verticalmente in un’unica corporation, sul modello delle maggiori società mondiali. Nel 1998, la crisi economica russa determina rilevanti perdite per la società, che si concretizzano in una produzione calante, scarse risorse di base ed un alto deprezzamento delle attività in essere. A fronte di un cambiamento sistemico, inoltre, le attrezzature della società risultano ormai datate.
Rosneft ad inizio 2000
La società torna a produrre in utile solo nel 2000; il nuovo vigore porta l'azienda a concludere positivamente anche il 2001, nonostante il verificarsi di un rallentamento generalizzato del settore ed un calo consistente dei prezzi del petrolio. In quegli anni Rosneft adotta inoltre la strategia che la caratterizzerà nel decennio a venire: intensifica l’attività di esplorazione ed amplia la produzione di idrocarburi, entrando all’interno di nuovi mercati. Negli anni compresi tra il 2002 ed il 2004, la società si espande: dopo l’acquisizione di Severnaya Neft, afferma la propria posizione nel mercato inglese e siberiano. Proprio il progetto siberiano di Vankor diventerà, nel 2009, il principale fulcro di sviluppo dell’azienda, nonché uno dei più potenti centri di produzione della Russia (e tra i primi 10 maggiori complessi per la produzione di gas e petrolio al mondo).
Rosneft e lo sviluppo recente
A seguito del cambio di Governance (e della salita alla direzione del gruppo di Igor Sechin, nel 2004), la società intensifica il proprio business, approdando sul mercato quotato nel luglio 2006 (sul London Stock Exchange, per un controvalore di 10,7 miliardi di dollari). Nel 2004 Rosneft acconsente ad una fusione con la collega Gazprom. Nel maggio del 2005, tuttavia, l’accordo salta a causa di una non capacità di scendere a patti tra Gazprom e l’allora Presidente Sergey Bogdanchikov (in carica dall’ottobre 1998 al novembre 2004).
Nel 2012 Rosneft allarga le proprietà in Germania, acquisendo quattro nuove raffinerie e incrementando la propria capacità del 20%. Sempre nel maggio del 2012 il Presidente Igor Sechin (nato il 7 settembre del 1960) annuncia una nuova strategia volta alla modernizzazione delle raffinerie, alla messa in sicurezza delle industrie e alla crescita della produzione di petrolio e gas. Tra la fine del 2012 ed il marzo del 2013, Rosneft, dopo aver acquisito al 100% la società TNK-BP, diviene la maggiore società petrolifera quotata sul mercato. Nello stesso periodo, nuove collaborazioni con eccellenze del settore (quali Stateoil, ExxonMobil ed Eni) e nuove acquisizioni (tra cui ITERA Oil e Gas Company LLC e OJSC Sibneftegaz) permettono alla società di espandersi ulteriormente. Il suo livello di produzione raggiunge quota 4 milioni di barili giornalieri.
Attualmente l’attività del gruppo (estrazione e produzione) si concentra nelle zone di: Sakhalin (isola) in Siberia, nella Russia meridionale e in Cecenia. Rosneft ha all’attivo raffinerie in Tuapse (Mar Nero), nella Siberia occidentale e in Komsomol'sk-na-Amure (nell’estremo est della Russia). Tra le nuove aree d’espansione del gruppo vi sono infine il Kazakhstan, l’Algeria, il Venezuela.
I principali dati finanziari
Rosneft ha sede principale a Mosca, in Russia, e conta all’attivo circa 106 mila dipendenti. Quotata sulla Borsa di Londra e sulla Borsa di Mosca con il simbolo ROSN, la società ha concluso l’esercizio inerente all’anno 2013 con un fatturato pari a 4.546 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 2.987 miliardi del 2012. L’utile societario è aumentato invece a 545 miliardi di dollari, contro i 363 miliardi del 2012.
Per maggiori informazioni: ROSNEFT
Rublo e borsa russa in rimonta
di FtaMomento favorevole per gli asset russi. Il mercato azionario di Mosca riavvia le contrattazioni dopo un mese di stop e balza in avanti per poi ridurre i guadagni. Anche il rublo riguadagna terreno dopo il crollo visto a cavallo di febbraio e marzo
