Teléfonica
Telefónica S.A., compagnia di telecomunicazioni spagnola
Telefónica S.A. è la maggiore compagnia di telefonia e comunicazioni presente in Spagna, nonché una delle maggiori al mondo per la rete fissa e mobile (quarta per numero di utenti, quinta per valore totale di mercato).
Le origini di Teléfonica
La società Telefónica viene fondata a Madrid, il 19 aprile del 1924. Nata come Compagnia Telefonica Nazionale per la Spagna, Teléfonica sorse per volontà dell’allora dittatore Miguel Primo de Rivera, che diede alla Compañía Telefónica Nacional de España (detta CTNE) il monopolio della regione.
La partecipazione statale in Telefónica nel 1945 era pari al 79,6%.
Lo sviluppo e la privatizzazione
Nel 1990 Telefónica crea la filiale Telefónica España, per la sola parte del mercato spagnolo. Tra il 1995 ed il 1999, Telefónica avvia le pratiche per la privatizzazione del gruppo, attraverso due offerte pubbliche d’acquisto: l’ingresso sul mercato potenza la fama e il giro d’affari di Telefónica, così che divenne a breve una delle maggiori potenze della telecomunicazione al mondo.
Dopo l’effettiva privatizzazione (1997), Telefónica perde il proprio monopolio, rimanendo la società col maggior numero di clienti in Spagna. In Europa è presente in nazioni quali Regno Unito, Irlanda, Germania, Repubblica Ceca (Český Telecom) e Slovacchia. Detiene inoltre una posizione di rilievo sul mercato dell’America Latina ed è operatore leader in Argentina (con Telefónica de Argentina), Cile (tramite Telefónica Móviles), Isola di Man (per l’acquisizione di O2) e Perù (con Telefónica Móviles).
Soddisfa infine gran parte delle attività telefoniche in Brasile, Colombia (tramite il marchio Movistar), Ecuador, El Salvador, Guatemala, Messico, Marocco (con Méditel), Nicaragua, Panama, Porto Rico (con Telefónica Empresas e Telefónica Larga Distancia), Uruguay e Venezuela. Il gruppo detiene inoltre una partecipazione del 5% in China Netcom, mentre opera in Portogallo ed in Italia attraverso le società nazionali Portugal Telecom e Telecom Italia (di cui è azionista di controllo).
Gli sviluppi recenti
Nel luglio 2007 Telefónica S.A. riceve una multa dall’Antitrust per l’applicazione di tariffe eccessivamente elevate (superiori al 20% rispetto alla media) per il servizio a banca larga tra il 2001 ed il 2006 offerto in Spagna. I 151,8 milioni di euro di sanzione stanziati sono la seconda multa più alta mai conferita dall’Istituto (dopo il caso Microsoft con 561 milioni).
Sempre nel 2007 Telefónica S.A. avvia le pratiche di trattativa con Telecom Italia per l’entrata nella holding Olimpia (finanziaria italiana detentrice della maggioranza relativa al 18% di Telecom Italia).
Fallita tale trattativa, nel marzo del medesimo anno Telefónica, assieme alla cordata di società Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo, e Benetton, lancia l’Opa su Olimpia.
Il 24 ottobre 2007 Olimpia passa dalle mani di Pirelli a Teléfonica S.A..
Teléfonica cede in seguito Endemol a Mediaset (affiancata da Goldman Sachs e John de Mol) per 3 miliardi di euro. Nel settembre del 2008 il gruppo è il terzo per capitalizzazione all’interno dell’Eurostoxx, mentre nel settembre del 2013 Teléfonica accresce il pacchetto azionario in Telecom Italia, arrivando ad ottenere il 66% in Telco
All’oggi Telefónica risulta una public company, senza un azionista di controllo.
Principali dati finanziari
Il gruppo Teléfonica ha sede principale in SPagna, a Madrid, e conta circa 272.600 dipendenti. La società è quotata su differenti mercati: a Milano (TEF.MI), in Spagna (BMAD: TEF), a New York (NYSE: TEF), a Londra (LSE: TDE), a Lima in Perù (BVL: TEF) e a Buenos Aires in Argentina (BCBA: TEF).
Teléfonica ha concluso l’esercizio inerente all’anno 2013 con un fatturato pari a 33,762 miliardi di euro, in calo rispetto ai 36,602 miliardi del 2012. L’utile societario è invece risultato in crescita a 4,593 miliardi, rispetto ai 3,928 miliardi dell’anno precedente.
Per maggiori informazioni: TELEFONICA
Telefónica S.A., compagnia di telecomunicazioni spagnola
Telefónica S.A. è la maggiore compagnia di telefonia e comunicazioni presente in Spagna, nonché una delle maggiori al mondo per la rete fissa e mobile (quarta per numero di utenti, quinta per valore totale di mercato).
Le origini di Teléfonica
La società Telefónica viene fondata a Madrid, il 19 aprile del 1924. Nata come Compagnia Telefonica Nazionale per la Spagna, Teléfonica sorse per volontà dell’allora dittatore Miguel Primo de Rivera, che diede alla Compañía Telefónica Nacional de España (detta CTNE) il monopolio della regione.
La partecipazione statale in Telefónica nel 1945 era pari al 79,6%.
Lo sviluppo e la privatizzazione
Nel 1990 Telefónica crea la filiale Telefónica España, per la sola parte del mercato spagnolo. Tra il 1995 ed il 1999, Telefónica avvia le pratiche per la privatizzazione del gruppo, attraverso due offerte pubbliche d’acquisto: l’ingresso sul mercato potenza la fama e il giro d’affari di Telefónica, così che divenne a breve una delle maggiori potenze della telecomunicazione al mondo.
Dopo l’effettiva privatizzazione (1997), Telefónica perde il proprio monopolio, rimanendo la società col maggior numero di clienti in Spagna. In Europa è presente in nazioni quali Regno Unito, Irlanda, Germania, Repubblica Ceca (Český Telecom) e Slovacchia. Detiene inoltre una posizione di rilievo sul mercato dell’America Latina ed è operatore leader in Argentina (con Telefónica de Argentina), Cile (tramite Telefónica Móviles), Isola di Man (per l’acquisizione di O2) e Perù (con Telefónica Móviles).
Soddisfa infine gran parte delle attività telefoniche in Brasile, Colombia (tramite il marchio Movistar), Ecuador, El Salvador, Guatemala, Messico, Marocco (con Méditel), Nicaragua, Panama, Porto Rico (con Telefónica Empresas e Telefónica Larga Distancia), Uruguay e Venezuela. Il gruppo detiene inoltre una partecipazione del 5% in China Netcom, mentre opera in Portogallo ed in Italia attraverso le società nazionali Portugal Telecom e Telecom Italia (di cui è azionista di controllo).
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Nel luglio 2007 Telefónica S.A. riceve una multa dall’Antitrust per l’applicazione di tariffe eccessivamente elevate (superiori al 20% rispetto alla media) per il servizio a banca larga tra il 2001 ed il 2006 offerto in Spagna. I 151,8 milioni di euro di sanzione stanziati sono la seconda multa più alta mai conferita dall’Istituto (dopo il caso Microsoft con 561 milioni).
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Fallita tale trattativa, nel marzo del medesimo anno Telefónica, assieme alla cordata di società Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo, e Benetton, lancia l’Opa su Olimpia.
Il 24 ottobre 2007 Olimpia passa dalle mani di Pirelli a Teléfonica S.A..
Teléfonica cede in seguito Endemol a Mediaset (affiancata da Goldman Sachs e John de Mol) per 3 miliardi di euro. Nel settembre del 2008 il gruppo è il terzo per capitalizzazione all’interno dell’Eurostoxx, mentre nel settembre del 2013 Teléfonica accresce il pacchetto azionario in Telecom Italia, arrivando ad ottenere il 66% in Telco
All’oggi Telefónica risulta una public company, senza un azionista di controllo.
Principali dati finanziari
Il gruppo Teléfonica ha sede principale in SPagna, a Madrid, e conta circa 272.600 dipendenti. La società è quotata su differenti mercati: a Milano (TEF.MI), in Spagna (BMAD: TEF), a New York (NYSE: TEF), a Londra (LSE: TDE), a Lima in Perù (BVL: TEF) e a Buenos Aires in Argentina (BCBA: TEF).
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Per maggiori informazioni: TELEFONICA
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