Toyota taglia ancora l’outlook. Duro impatto crisi dei chip

Toyota taglia ancora l'outlook per la produzione di vetture nell'esercizio. Impatto più duro del previsto dalla crisi dei chip anche per il colosso nipponico.

All’inizio del 2021 Toyota Motor sembrava immune alla crisi dei chip ma nel corso dei mesi anche il colosso nipponico ha dovuto fare i conti con la carenza di componentistica elettronica per le sue vetture. Una crisi, aggravata dai problemi alla supply chain globale, che ha colpito tutto il settore dell’automotive: da Ford Motor a Tesla, che nonostante i nuovi record vede più lontano l’obiettivo della piena guida autonoma per le sue vetture. E il risultato per Toyota è che a poco più di un mese dalla fine del suo esercizio è costretta ancora a peggiorare la guidance: il gruppo giapponese taglia infatti l’outlook sia in termini di ricavi che di produzione. Per l’anno fiscale in chiusura a fine marzo, Toyota prevede di arrivare a produrre 8,5 milioni di veicoli, mezzo milione in meno rispetto alla precedente guidance (già abbassata dai 9,3 milioni iniziali).

Duro impatto della crisi dei chip e Toyota taglia ancora l’outlook

Anche in termini di ricavi Toyota ha rivisto al ribasso la guidance da 30.000 a 29.500 miliardi di yen (da 227,4 a 224,3 miliardi di euro). Risultato che comunque rappresenterebbe una crescita dell’8,4% rispetto al precedente anno fiscale. Grazie all’indebolimento dello yen, che sostiene l’export dal Sol Levante, le stime di utile sono rimaste invariate a 2.800 miliardi di yen (21,2 miliardi di euro), sotto però ai 3.040 miliardi (23,0 miliardi di euro) del consensus di Refinitiv, citato da Reuters. “Non ci aspettiamo che lo squilibrio nelle forniture di chip si risolva rapidamente e il corso della pandemia di coronavirus non è chiaro. Pensiamo che l’incertezza continuerà anche nel prossimo esercizio“, ha ammesso Toyota.

Toyota taglia l’outlook di produzione e ricavi per la crisi dei chip

In ogni caso nel terzo trimestre Toyota è riuscita a fare meglio delle attese del mercato. Un trimestre, chiuso a fine dicembre, che ha anche regalato ai giapponesi un risultato inatteso: il superamento di General Motors (Gm) come numero uno del mercato Usa in termini di vendite. Gm non perdeva la leadership addirittura dal 1931. Nei tre mesi l’utile operativo di Toyota si è attestato a 784,4 miliardi di yen (5,9 miliardi di euro), contro i 716,8 miliardi (5,4 miliardi di euro) del consensus di Refinitiv. I profitti netti sono calati del 5,6% annuo a 791,7 miliardi (6,0 miliardi di euro), ampiamente sopra ai 623,5 miliardi (4,7 miliardi di euro) attesi. Declino anche per i ricavi, del 4,5% annuo, a 7.786 miliardi di yen (59,0 miliardi di euro), comunque sopra ai 7.540 miliardi (57,1 miliardi di euro) del consensus di FactSet. (Raffaele Rovati)

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