Bitcoin sostiene Edoardo D’Addazio: sul ring con le crypto!

Sostenere gli sportivi costa e oggi trovare uno sponsor non è semplice, ma il pugile Edoardo D'Addazio è potuto salire sul ring proprio grazie al Bitcoin.

Le criptovalute non sono ancora entrate in modo massiccio all’interno del panorama sportivo italiano.

Certo, Serie A, a parte, visto i numerosi contratti con società impegnate in Bitcoin e criptovalute che hanno ormai affondato i denti in una grossa fetta del settore sponsorhip del calcio italiano.

Sappiamo che la boxe italiana non è molto seguita a confronto, ma sta cercando di sfondare sempre più decisa accompagnandosi alle criptovalute che la fanno da padrone se parliamo di trend di mercato attuali.

In USA, la realtà è ben diversa e moltissimi sport, pugilato compreso, sono ormai stati stregati dal fascino di Bitcoin e Altcoin.

Dal baseball al football, dal tennis al golf, dal calcio agli sport da combattimento, negli Stati Uniti le criptovalute hanno invaso a 360° lo sport, nel modo più assoluto.

Tra gli illustri personalità della boxe americana, iconico fu mesi fa il caso di Mike Tyson che interrogava i suoi fan su quali valute digitali acquistare, come leggevamo su Bitcoin.com:

“L’ex pugile professionista, altrimenti noto come “Kid Dynamite” e “Iron Mike”, ha twittato sabato su bitcoin ed ethereum e ha chiesto ai suoi follower quale asset crittografico preferissero. Tyson ha abbastanza familiarità con bitcoin e il 25 luglio 2015 ha twittato su un bancomat (ATM) bitcoin che presentava la sua immagine.”

Forse triste, ma dannatamente vero, in Italia le novità arrivano quando spesso sono realtà altrove ed è proprio il caso del pugilato che si lega alle monete digitali.

Nel nostro Paese infatti ci sono degli sport in cui è più difficile affermarsi e con cui risulta arduo riuscire a lavorare per diventare professionisti veri e propri e lo sa bene il giovane boxer Edoardo D’Addazio.

La notizia che lo ha visto protagonista infatti riguarda proprio l’unione tra sport e Bitcoin, in particolare relativo allo sponsor che lo sta accompagnando sul ring ormai da settimane.

Ansa sottolinea come il giovane sia molto entusiasta e convinto che in futuro il re delle crypto farà parte integrante dei suoi coetanei, divenendo il primo in Italia a ottenere questo genere di sponsorship:

“Quello dell’abruzzese – secondo quanto riferisce la Tjr Media – è il primo caso in Italia, ma non si tratta di una prima mondiale: già diversi atleti negli Stati Uniti stanno costruendo la propria carriera su donazioni e sponsorizzazioni in Bitcoin, per superare gli ostacoli di natura finanziaria purtroppo insiti nella boxe.”

Ovviamente per un giovane pugile non è semplice trovare uno sponsor e il pugilato professionistico costa parecchio, anche in Italia dove non sembra essere seguito al pari di USA o altri Stati.

Avere la possibilità di salire sul ring grazie a un accompagnatore così d’eccezione non può che essere un incentivo in più per l’atleta nato in Abruzzo che non sembra deludere le aspettative.

I dettagli dell’accordo vedono protagonista una famosa testata giornalistica che vede il suo topic principale riguardare proprio le criptomonete e che adesso scopriremo.

Sul suo sito ufficiale, EdoardoD’Addazio.com, egli stesso si fa forte del primato che lo contraddistingue in Italia:

“Sono il primo pugile professionista a ricevere sponsorizzazioni in Bitcoin. In questa sezione puoi trovare il mio address per sostenere la mia attività sportiva e i miei prossimi incontri.”

Chi è questo fighter e chi lo sta accompagnando sul ring? Presto detto.

Edoardo D’Addazio prima del Bitcoin

Un pugile che ha un curriculum invidiabile, in età adatta a fare la differenza nel panorama nazionale e, chissà, anche internazionale.

Edoardo D’Addazio nasce a Giulianova, Abruzzo, e ha 26 anni. Il pugile italiano è sbarcato nella boxe professionistica nel 2021 con numeri invidiabili: 40 incontri, 26 vittorie, 8 sconfitte e 6 pareggi.

Oggi sta facendo parlare di sé e l’ultima delle notizie che lo riguarda è relativa a un settore che potrebbe sembrare inconciliabile, ma che oggi sappiamo bene essere uno dei motori dell’industria sportiva: il mondo degli asset digitali.

Edoardo D’Addazio si è espresso più volte sulla difficoltà di trovare uno sponsor capace di sostenere un pugile, ma Bitcoin è venuto in suo soccorso, facendolo approdare sui ring d’Italia con la borsa pagata in BTC.

Ecco la news di qualche settimana fa su Cryptorobin:

“Edoardo D’Addazio, 26enne abruzzese di Giulianova, sarà il primo pugile italiano a essere pagato in bitcoin.

In particolare, l’incontro in questione è quello che si terrà il 23 aprile al Palacastrum di Giulianova (TE) contro il croato Sandro Stanic.”

Ma sapete chi ha creduto nel pugile abruzzese? Una realtà di successo che porta informazioni sempre aggiornate sul mondo digitale.

Lo sponsor ufficiale del pugile? Criptovaluta.it, tra Bitcoin e innovazione dello sport

Ebbene sì, ecco chi sta accompagnando Edoardo nei suoi incontri.

Lo sponsor ufficiale che paga in Bitcoin il pugile è niente poco di meno che la testata giornalistica Criptovaluta.it!

Nel panorama italiano sono tantissimi i giornali impegnati nel topic crypto, ma questa è una delle più avvalorate in assoluto e D’Addazio ha avuto l’onore di essere scelto tra tanti abili atleti.

Ecco come AdnKronos introduce la collaborazione recente:

“Il peso leggero potrà contare sul supporto di Criptovaluta.it, la più importante realtà editoriale nel campo dell’informazione criptovalutaria, fondamentale per aiutare gli sportivi agonisti a coprire le ingenti spese legate alla pratica di questa disciplina.”

Il giovane atleta è ovviamente assai entusiasta di essere sostenuto in Bitcoin da una delle più grandi realtà in merito e non potrebbe essere diversamente.

In Italia è la prima volta che si vede una collaborazione simile e chissà che non possa essere un esempio per altre future sponsorhip del genere.

Chi è criptovaluta.it?

Forse alcuni lettori non avranno ben chiaro di che tipo di testata online stiamo parlando, ma non è un problema.

Vi basti sapere che Criptovaluta.it è un dominio acquistato nel 2017 da Alessio Ippolito Srl, sviluppatosi e lanciato nel 2018 fino a diventare oggi uno dei più grandi giornali in merito all’informazione sulle valute digitali e progetti annessi.

Un progetto editoriale in continua crescita, sempre più presente sui social con uno stile chiaro e facilmente comprensibile anche dai neofiti, che nel 2022 si è dimostrato di successo grazie anche ai dati del 2021 e la nuova collaborazione con il pugile Edoardo D’Addazio.

Tanto per capire, ecco alcuni dati presentati da FriuliOggi.it:

“Soltanto nel 2021 Criptovalita.it ha ottenuto 12 milioni di utenti, secondo i dati Google Analytics, un risultato straordinario conseguito in appena 3 anni di vita.”

Insomma un ottimo accordo, di sicuro per entrambi. 

Quali sono i dettagli dell’accordo in Bitcoin?

Questo primato in Italia merita sicuramente qualche dettaglio in più.

La collaborazione tra Criptovaluta.it ed Edoardo D’Addazio è cominciata con un incontro del 23 aprile 2022 contro il croato Sandro Stanic al Palacastrum di Giulianova.

Criptovaluta.it ha scelto di sostenere il pugile perché incarna i valori cardine dello stesso giornale:

“Un giovane e promettente pugile che abbiamo scelto in quanto compatibile con la mission di Criptovaluta.it: sacrificio, impegno, voglia di non mollare mai anche davanti ad avversari all’apparenza insormontabili.”

L’accordo lo ha già visto soprannominato sui social “TheBitBoy” in quanto è il primo pugile a essere sostenuto in Italia con pagamenti in Bitcoin.

La testata giornalistica infatti prevede il pagamento delle cosiddette borse in BTC a ogni incontro, garantendo sostegno all’atleta che potrà inoltre vedere arrivare nuovi contributi per conto terzi in Bitcoin versati nel suo wallet inaugurato a suo nome.

Adesso sta a lui attirare la fiducia di ulteriori investitori. Che ne pensate?

K.O. sul ring: il pugile italiano non delude lo sponsor!

A questo punto bisogna chiedersi: come sta procedendo la carriera del pugile abruzzese?

La risposta è semplice: molto bene!

D’Addazio sta dimostrando di essere meritevole di fiducia e l’incontro d’inaugurazione del suo nuovo sponsor in Bitcoin è andata molto bene, con una vittoria per K.O. tecnico.

Su Skytg24 si fa menzione del suo successo nell’ultimo incontro con l’avversario croato:

“Quarto successo consecutivo tra i professionisti per Edoardo D’Addazio, 26enne di Giulianova, che ha battuto stasera il croato Sandro Stanic per ko tecnico alla prima ripresa al Palacastrum di Giulianova.”

Dopo cinque vittorie, ci si aspettano grandi cose dal peso leggero di Giulianova e adesso si attende il prossimo ring, dopo l’ultimo recente in cui ha battuto per K.O. l’inglese Calvin Jordan Carruthers, presentando anche il suo nuovo wallet in Bitcoin.

Tutti i pronostici parlano chiaro: il sostegno di Criptovaluta.it al pugile D’Addazio sembra più che meritato!

Quale futuro per Bitcoin nel pugilato?

Tra i tanti vantaggi che la nascita della tecnologia blockchain, con conseguente criptovaluta, ha portato, abbiamo una serie di migliorie che l’industria dello sport non ha potuto non sfruttare.

Dagli NFT ai fan token, dal Bitcoin alla Defi, le opportunità del mercato relativo ad asset digitale sembra non avere fine.

Lo sport è un’industria assai remunerativa e molto seguita, non sfruttare il trend di mercato in atto che vede come bandiera e forza trainante proprio il Bitcoin sarebbe quasi impensabile.

Sulla Gazzetta è chiaro come l’universo crypto stia attraendo sempre più settori a sé, di cui lo sport è solo uno:

“Dalla stella del baseball Otani fino agli assi milionari di Nba e Nfl: gli atleti ora chiedono contratti in valuta digitale”

Nel mondo, in particolare come già detto sopra in USA, lo sport ha già preso d’assalto Bitcoin, con annessi e connessi, sfruttandolo nei modi più svariati insieme alle tecnologie da esso derivate negli anni, ma fa piacere vedere come in Italia ci si stia avvicinando sempre più, innovando al pari di altri grandi Paesi.

Dal 2022, infatti, anche l’Italia ha il primo pugile che ottiene i suoi compensi in Bitcoin, facendo probabilmente da esempio per i prossimi atleti e gli altri sport sempre più curiosi di vagliare l’ipotesi criptovalute come stipendio.

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