Alcune blockchain e relative criptovalute da tenere d’occhio

Le blockchain sono la base del mondo delle criptovalute, per questa ragione

Parlato di Bitcoin, Ethereum e di alcune delle altre principali blockchain e criptovalute a esse connesse, si potrebbe pensare di avere già informazioni a sufficienza su questo mondo, cosa molto lontana dalla realtà.

Esiste un numero davvero enorme di progetti da tenere d’occhio, poiché in una fase di sviluppo ancora embrionale o comunque a un punto dove si vedono chiare le potenzialità che, prima o poi, sembrano destinate a esplodere.

Questo non significa certo che accadrà per davvero, infatti esiste una serie anche più lunga di progetti che non si sono mai concretizzati e hanno annaspato fino a finire nel dimenticatoio.

In tutto questo l’obiettivo è fare una piccola sintesi di chi merita davvero di stare nell’olimpo o ambire a una posizione di primissimo piano nel prossimo futuro.

Ovviamente nessuno di quelli che seguiranno saranno consigli finanziari, qui si parla di fondamentali e non di speculazione sul prezzo delle criptovalute che potrebbe anche seguire una strada diversa.

Il valore di un’idea non sempre si trasforma in controparte economica, mentre altre volte arriva il denaro laddove non esisterebbe alcuna ragione per attirarlo, quindi meglio sempre affidarsi al proprio istinto e cercare di andare a capire con la propria testa dove investire.

In quest’articolo Crypto Ita parla di Polkadot e di come funziona.

Polkadot

Polkadot è una blockchain che è ormai sotto la luce dei riflettori da diverso tempo, in quanto è stata notata fin da subito per le sue potenzialità ed etichettata come possibile “nuova Ethereum“.

Ovviamente questo tipo d’appellativo è piuttosto prematuro e lascia il tempo che trova, in quanto non esiste davvero qualcuno che possa ambire a detronizzare Eth, almeno per il momento.

In ogni caso, Polkadot è nata per risolvere uno dei problemi di più difficile soluzione nel mondo delle blockchain, ovvero la scalabilità pur mantenendo un fattore di decentralizzazione e una velocità elevata.

Di solito questo rapporto si sbilancia facilmente ed è difficile da mantenere in equilibrio, in quanto se si aggiunge velocità è probabile che sia necessario togliere decentralizzazione.

Un altro problema è che molto spesso una sola chain fa fatica a gestire tutte le operazioni allo stesso modo, essendo progettata per compiti più specifici ma trovandosi poi a doverne eseguire una varietà molto più ampia.

Polkadot ha deciso di risolvere questo problema delegando compiti specifici a delle parachain, blockchain minori che fanno capo a quella centrale ma possono eseguire funzioni in modo autonomo.

Questo tipo di meccanismo è stato poi ripreso in modo simile anche da Ethereum con l’arrivo dei Layer 2, ma non a un livello così sinergico e sviluppato come per questa Blockchain.

La criptovaluta Dot viene utilizzata sulla chain principale, dando diritti di governance (potere decisionale) a coloro che la detengono, cosa che incentiva chi crede nel progetto Dot ad accumularne in grandi quantità.

Di recente sono state fatte le prime aste per l’assegnazione del titolo di parachain, le quali andranno avanti per i prossimi anni ma che hanno già visto i primi vincitori.

Da adesso e per il prossimo futuro, s’inizierà a vedere l’effettiva efficacia a bontà di questo sistema che sta arrivando pian piano alla sua piena efficienza, quindi è sicuramente interessante seguirne gli sviluppi.

Terra (token Luna)

Terra è anch’essa una blockchain che punta a essere scalabile, interoperabile (il che significa poter interagire con altre chain) e ovviamente veloce, cosa che è obiettivo di un po’ tutti.

Di per se questo non sarebbe sufficiente ad attirare le attenzioni del mercato, ma gli sviluppatori sono riusciti a darle un utilizzo che la proietta immediatamente in cima alla classifica per importanza.

La blockchain Terra ha infatti lo scopo di creare delle stablecoin decentralizzate e affidabili tramite un sistema di algoritmi davvero molto complesso ma efficace.

Cosa sono le stablecoin? Monete che sono ancorate nel valore a una controparte cartacea (generalmente il Dollaro) e che permettono al mercato delle criptovalute di avere dei porti sicuri dove appoggiarsi.

Senza le stablecoin, tutto sarebbe in preda all’estrema volatilità dei vai asset, poiché non vi sarebbe nessuna moneta alla quale appoggiarsi per scambi monetari di valore fisso.

Esistono altre stablecoin che sono già ampiamente utilizzate come USDT e USDC, ma sono tutte in mano a un organo centralizzato che le emette, un po’ come fosse la Federal Reserve.

Questo, in un mondo decentralizzato come quello delle criptovalute, è un limite grandissimo al quale è necessario trovare una soluzione e Terra sembra aver trovato la strada giusta.

Il suo Token Luna inoltre si basa su un sistema deflattivo (in determinati casi), in quanto viene distrutto per generare UST, il Dollaro digitale di questa blockchain.

Questo è sufficiente per proiettarla nell’olimpo? Impossibile dirlo con certezza ma le premesse sono delle migliori, specialmente perché ha un utilizzo concreto e de quale vi sarà una richiesta sempre crescente.

Cosmos (token Atom)

Cosmos è una blockchain che si è autodefinita come “l’internet delle blockchain”, il che significa che punta a mettere in comunicazione tra loro tutte le altre chain in modo semplice ed efficace.

Al momento della scrittura di quest’articolo, alcuni dei problemi più grandi del mondo delle criptovalute sono complessità e costo del passare da una chain all’altra, sicuramente non operazioni alla portata di tutti.

Cosmos mira a risolvere questo problema grazie al suo algoritmo chiamato Tendermint, il quale permette a sistemi anche moto diversi tra loro di comunicare con facilità.

Quindi sarà la chiave perfetta per risolvere ogni problema futuro? Questo, almeno fino a poco tempo fa, sembrava piuttosto lontano dalla realtà.

La blockchain Cosmos infatti è stata per anni considerata come una mezza truffa o comunque inutile, in quanto le altre chain generate con questo consenso potevano sopravvivere benissimo senza dover interagire con Cosmos.

Le cose però sono cambiate recentemente, quando un aggiornamento di Cosmos ha fatto si che questo layer zero (la blockchain principale) potesse essere utilizzata come appoggio per garantire e aumentare il livello di sicurezza delle altre.

Improvvisamente tutti quei network indipendenti hanno trovato in Cosmos la soluzione ai loro problemi, creando una sinergia che ora si trova in uno stato embrionale ma destinata a crescere esponenzialmente nel prossimo futuro.

La criptovaluta Atom ha risentito positivamente di questo cambio e ha iniziato a prendere valore, così come tutto il sistema su cui si appoggia.

Altre blockchain interessanti

Queste sono solo alcune delle blockchain e relative criptovalute che stanno iniziando a dimostrare la loro importanza, ma si potrebbe facilmente andare avanti in quest’elenco.

Una di esse è Avalanche, la quale è in grado di garantire le transazioni più veloci dell’intero mercato e che di recente ha visto l’arrivo degli smart contract, i quali permettono la creazione di un ecosistema di Dapp praticamente infinito.

Fantom, altra chain che ha acquistato moltissima popolarità nell’ultimo periodo, anche grazie ai progetti annunciati da Daniele Sesta e il suo team proprio qui sopra.

Tutto questo insieme alle principali quali Ethereum, Solana, Binance Smart Chain le quali hanno già dimostrato il loro valore, ma che sono chiamate a confermarsi e a non perdere il passo.

L’impressione è che, in un mondo dove le blockchain stanno iniziando solo ora a dimostrare la loro utilità pratica, vi sia davvero molto spazio per una buona manciata di nomi che andranno a dominare il mercato.

Questo perché, sebbene siano tutte più o meno simili nel concetto, sono pensate per assolvere funzioni differenti e non si possono davvero considerare come in competizione diretta.

Potenzialmente si può ipotizzare un futuro fatto proprio di blockchain dove a quelle già esistenti se ne aggiungeranno altre centinaia o migliaia dalle dimensioni variabili.

Esiste però anche la possibilità che, alla fine, tutto il mercato finisca per concentrarsi in pochi ma solidissimi nomi, spazzando via tutti coloro troppo lenti o non adatti a sopravvivere.

In tutto questo le criptovalute a esse associate vivono della loro popolarità, ma anche dalla capacità degli sviluppatori e delle community d’introdurre sistemi che combattano l’inflazione e diano valore alle monete.

Investire nelle blockchain è l’equivalente (con le dovute proporzioni) dell’investire nel mattone fisico, poiché sono le basi su cui poggerà tutto il sistema delle criptovalute e della decentralizzazione futura.

Ovviamente bisogna fare molta attenzione, poiché anche qui è pieno di progetti fuffa fatti solo per accalappiare i polli, ma quelli durano davvero poco.

Qui non si parla di Meme coin alle quali basta un po’ di marketing per schizzare alle stelle, se una blockchain non ha i fondamentali o se non sviluppa i progetti non arrivano su di essa, quindi sparirà presto.

Per capire quanto sia effettivamente valida, occorre guardare alle sue applicazioni pratiche e a quali nomi si stiano relazionando con essa attraverso l’iniezione di capitali o con altre collaborazioni.

Redazione Trend-online.com
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