Criptovalute: chi è responsabile degli impatti generati?

Pensare che le criptovalute siano pulite solo perchè non le possiamo toccare nè vedere è purtroppo l'illusione di molti. Non è facile calcolare esattamente...

Pensare che le criptovalute siano pulite solo perchè non le possiamo toccare nè vedere è purtroppo l’illusione di molti. Non è facile calcolare esattamente di quali valori di contaminazione stiamo parlando perchè i fattori che entrano in gioco sono molteplici ma possiamo sicuramente farci un’idea.

“Secondo un’analisi del New York Times, il mining di bitcoin utilizza lo 0,5% di tutta l’elettricità mondiale. È sette volte più di quello utilizzato da tutte le operazioni globali di Google.”, scrive Jemima Kelly su Financial Times.

Ma questo non è l’unico fattore contaminante. Dobbiamo sempre ricordarci che le criptovalute NON sono intangibili di fatto:

Dietro al concetto di moneta digitale ci sono computer, hardware e componenti fatti di materie prime estratte dalle miniere, esattamente come per le monete fiat.

Inoltre sempre restando nella sfera ambientale della sostenibilità del mondo cripto, bisogna affrontare un nuovo problema. La caduta del bitcoin e di ethereum presto probabilmente si aggiungerà a quella lista dei brutti momenti nella storia delle criptovalute, che non ha mai determinato la loro fine.

Nonostante la caduta del valore di queste due monete digitali e prezzi sono ancora molto alti e gli analisti credono che spingeranno per un’ulteriore crescita nei prossimi mesi. La crescita implica anche un problema crescente di rifiuti elettronici.

Sempre secondo Jemima Kelly: “Un recente studio condotto da ricercatori del MIT e della banca centrale olandese ha stimato che i rifiuti prodotti da ogni singola transazione di bitcoin – di solito ce ne sono circa 300.000 ogni giorno – equivalgono a quelli di due iPhone, a causa alla breve durata dell’hardware di mining.”

Criptovalute e ambiente: c’è uno schema di base?

Per come è stato progettato il mondo cripto, vale la pena tutto questo prezzo energetico e ambientale? Come sempre ci sono oppositori e amanti estremisti che giudicano lo schema delle criptovalute una grande truffa oppure la rivoluzione verso una finanza libera, diretta e decentralizzata.

È vero che il tema delle truffe è sempre più preoccupante perchè solo lo scorso anno si stima che siano stati rubati più di 14 miliardi di dollari. Gli attacchi hacker possono assumere diverse forme creative e ogni volta sorprendono investitori e sviluppatori.

Ci sono documenti ufficiali che relazionano lo schema delle criptovalute a quello Ponzi ma in molti lo smentiscono tra cui Guillermo Valencia che nel suo articolo spiega i motivi per cui bitcoin non presenta una struttura a piramide.

Sarebbe importante poter fare previsioni riguardo la potenzialità di questo mondo per capire come gestirlo al meglio senza che ci siano delle conseguenze disastrose perchè il tema della sostenibilità è sempre più delicato. La tecnologia implica sempre nuovi cambiamenti, spesso imprevedibili e poco gestibili.

Criptovalute e ambiente: false promesse?

Sicuramente dietro la nascita di ogni moneta digitale c’è uno schema preciso che determina una crescita della stessa criptovaluta. In alcuni casi assistiamo a dei veri e propri inganni, ed infatti questi hanno una vita breve, in altri casi invece no.

Effettivamente nessuna moneta digitale promette guadagni certi o a basso rischio. Le criptovalute non sono titoli o quote, sono uno scambio peer-to-peer che non implica in termini assoluti il ritorno di un guadagno. Nel caso in cui si voglia puntare sull’investimento invece, allora ci saranno più varibili, perdite e guadagni.

Le grandi truffe, come l’ultima fronde a cui abbiamo assistito pochi giorni fa, accadono proprio per la trasparenza del sistema che seppur complesso, una volta chiaro, permette di escogitare delle strategie per baipassarlo. 

Le false promesse probabilmente sono specchietti per le allodole che si fanno abbindolare dall’idea di poter trarre grandi profitti senza molto sforzo.  

Criptovalute e ambiente: gli impatti analizzati

Detto ciò potremmo considerare il mondo delle criptovaute come una nuova idea che esce totalmente dagli schemi convenzionali del mercato finanziario di oggi – almeno della maggior parte delle persone. Poter fare una previsione di dove arriverà è praticamente impossibile anche se qualcuno cerca di predire dei dati.

Si possono quindi fare solo ipotesi riguardo gli impatti futuri ma per quanto riguardo questi ultimi anni ci sono tantissimi ricercatori che hanno già stimato i livelli raggiunti. Delle tre sfere della sostenibilità ci occuperemo solo delle ripercussioni ambientali, quelle sociali ed economiche meritano uno spazio a parte.

Tra gli ultimi troviamo il documento di Yizhi Wang, Brian Lucey, Samuel Alexandre Vigne, Larisa Yarovaya che introduce un nuovo indice, l’Indice di Attenzione Ambientale delle Criptovalute (ICEA). I risultati di questo indice cercano di fare maggiore chiarezza e pulire la miriade di informazioni che troviamo nel web.

“Tra i risultati, ICEA ha presentato una relazione significativamente positiva con gli indici UCRY, l’indice di volatilità (VIX), il petrolio greggio Brent (BCO) e Bitcoin; una relazione significativamente negativa con l’incertezza della politica economica globale (GlobalEPU) e l’incertezza della temperatura globale (GTU).

Inoltre una relazione significativamente positiva è risultata con la produzione industriale (PI) nel breve termine, mentre ha una relazione significativamente negativa nel lungo termine. L’HD dell’ICEA mostra collegamenti più elevati tra l’attenzione ambientale, gli indici Bitcoin e UCRY attorno a eventi chiave che modificano in modo significativo i prezzi degli asset digitali.”

Criptovalute e ambiente: come possiamo analizzare questi risultati

Sebbene la tecnologia blockchain sia un’innovazione su vari settori ed implichi una serie di utili alternative trasformando potenzialmente molti settori relazionati con la finanza, i problemi relazionati alla sostenibilità ambientale non possono essere messi da parte.

L’ICEA mostra come l’elevato consumo di energia e dell’inquinamento da CO2 sia reale e preoccupante. Questo non significa criticare il mondo delle criptovalute ma fare pressione nei confronti dei governi e degli sviluppatori per migliorare la regolamentazione internazionale.

Questi risultati evidenziano un’urgente necessità di ricerca che affronti questioni chiave, come l’aumento delle emissioni di carbonio prodotto nella creazione di nuove monete digitali. Inoltre, i vecchi e nuovi investitori interessati alle implicazioni etiche dei loro investimenti dovrebbero documentarsi ed essere coscienti agli impatti ambientali delle loro scelte.

Criptovalute e ambiente: gli impatti futuri

Per ridurre gli impatti futuri, diversi governi stanno iniziando a proporre delle soluzioni che non sembrano piacere agli investitori né agli sviluppatori. C’è chi sostiene che le nuove regolamentazioni solo danneggeranno il flusso delle criptovalute nel mercato e che i danni ambientali provocati non sono così gravi.

Uno dei primi miglioramenti l’abbiamo visto in Cina lo scorso anno, che ha determinato un effetto a cascata chiamato La Grande Migrazione. Anche in Europa la situazione sembra muoversi un po’ con le nuove regolamentazioni che si stanno implementando. 

Ma non in tutto il mondo si sta procedendo a pari passo… Negli Stati Uniti per esempio la debole politica ambientale sta aprendo le porte a nuove miniere di bitcoin che continuano ad impattare come prima. Lo smaltimento degli scarti è un altro tema delicato perchè con il traffico illegale è difficile capire come i Paesi stanno baipassando le regole.

Criptovalute e ambiente: le persone sono consapevoli degli impatti?

Secondo un’analisi riportata sulla rivista Forbes, sono molto pochi gli investitori consapevoli degli impatti ambientali provocati dalla scambio e dall’esistenza stessa delle criptovalute come i bitcoin. 

L’inchiesta ha coinvolto 2000 cittadini americani che hanno una stretta familiarità con il mondo cripto e in particolare di quale sarebbe l’impatto di Bitcoin sull’ambiente e sui cambiamenti climatici.

“Un totale del 58% ha affermato che non ha avuto alcun impatto ambientale o un impatto lieve.”

Questo è un segno del fatto che il mondo cripto ha ancora molto su cui lavorare per avere degli investitori consapevoli.

Criptovalute e ambiente: cos’è il Crypto climate accord?

Un gruppo di ricercatori in collaborazione con l’industria delle criptovalute e della blockchain sta lavorando per migliorare lo sviluppo di nuove soluzioni digitali, chiamate #ProofOfGreen, e stabilire un nuovo standard da seguire per altri settori.

Secondo quanto riportato sul sito ufficiale di cryptoclimate:

“Questa iniziativa è stata ispirata dall’accordo sul clima di Parigi, il CCA, guidato dal settore privato per l’intera comunità crittografica incentrata sulla decarbonizzazione dell’industria delle criptovalute e blockchain in tempi record.”

I due grandi obiettivi che si sono prefissati i ricercatori sono:

1) abbassare le emissioni fino al punto ZERO per abbattere il consumo di elettricità dei firmatari dell’ACC entro il 2030; e

2) sviluppare nuovi standard, strumenti e tecnologie con i sostenitori della CCA per verificare i progressi verso tecnologie blockchain alimentate al 100% da fonti rinnovabili entro la conferenza COP30 dell’UNFCCC del 2025.

Sicuramente la comunità internazionale metterà mano sulla questione ogni volta più seriamente perchè la popolarità delle criptovalute probabilmente si espanderà a macchia d’olio e senza una regolamentazione accurata nessuno sarà responsabile dei danni provocati.

Criptovalute e ambiente: alcune soluzioni eco-sostenibili

Alcune persone che sostengono il mondo cripto stanno cercando di trovare delle soluzioni eco-sostenibili per permettere una crescita senza impatti delle nuove criptovalute e continuare a sostenere quelle più vecchie con nuove tecnologie.

Tra le soluzioni proposte dal Crypt oclimate accord troviamo:

  • Hashrate btc verde
  • Ethereum verde

  • Cripto energia e buone pratiche di contabilità del carbonio

  • Proof of Green ESG reporting

  • Appalti e buone pratiche di crypto energy & carbon offset

Queste prenderanno vita dopo un’analisi accurata degli impatti e di come minimizzarli senza alterare il flusso odierno delle criptovalute. 

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