Le criptovalute sostituiranno l’oro come riserva di valore?

Le criptovalute potranno diventare una riserva di valore come l'oro, bene rifugio per eccellenza? Scopriamolo grazie a uno studio della Banca di Singapore.

Mentre grandi e piccoli investitori si tuffano negli investimenti in Bitcoin e altre criptovalute, molti stanno iniziando a considerarle come l’oro digitale attuale.

La Banca di Singapore, proprio a questo proposito, ha effettuato uno studio, affermando che, rispettando alcune caratteristiche, le criptovalute potrebbero sostituire l’oro come riserva di valore e bene rifugio.

Questo confronto, però, è ancora altamente improbabile e potrebbe indurre in errore soprattutto gli investitori inesperti che potrebbero essere tentati di riporre la loro fiducia in un bene, come le criptovalute, ancora altamente instabili. Questo potrebbe risultare un errore fatale per la sicurezza dei loro risparmi.  

Perché l’oro è considerato una riserva di valore?

L’oro è considerato un’importante riserva di valore perché le sue proprietà fisiche e la scarsa disponibilità fanno sì che il suo valore rimanga costante nel tempo. Le criptovalute, invece, sono estremamente volatili e, visto che possono essere create su richiesta, la loro offerta può essere pressoché infinita. Ecco perché il loro valore difficilmente resta stabile

I picchi e le cadute imprevedibili del valore delle criptovalute è uno dei motivi principali per cui è difficile considerare le criptovalute come una riserva di valore che sostituisca addirittura l’oro. Anzi il trading in criptovalute andrebbe considerato come un investimento “rischioso”.

Anche gli stessi sostenitori delle criptovalute riconoscono umilmente che le criptovalute hanno ancora molta strada da fare prima di poter diventare un bene rifugio e una riserva di valore.  

L’oro e le criptovalute sono imparagonabili. L’oro è stato usato come moneta per millenni e ha un valore intrinseco. 

Quali sono le insidie delle criptovalute?

Molte criptovalute funzionano utilizzando la tecnologia blockchain: sistemi decentralizzati che tracciano lo scambio delle valute digitali. Per quanto sofisticata sia la tecnologia che con il tempo è andata migliorando, resta comunque un sistema molto vulnerabile.

Per gestire la domanda globale, Bitcoin si basa sia su transazioni off-chain, in cui gli utenti acquistano e vendono monete al di fuori della sua rete blockchain o all’interno della blockchain, in entrambi i casi la vulnerabilità è altissima e si  consumano enormi quantità di tempo ed energia. Infatti, all’inizio di quest’anno è stato rivelato che Bitcoin utilizza  più elettricità di quanta ne consumi l’Argentina in un anno intero.

Infatti gli ambientalisti accusano i minatori di criptovalute di danni ambientali sconsiderati per un bene puramente speculativo. Come ha detto un analista di un autore di  criptovalute a Yahoo Finance, “Tutta questa energia viene letteralmente sprecata per una specie di lotteria”.

L’oro resta un bene sicuro, internazionale, che può essere acquistato in tutta sicurezza da rivenditori autorizzati e da canali ufficiali. E’ regolamentato da una normativa attiva da decenni  che riguarda la sua vendita e la sua conservazione. 

Le criptovalute e il grave rischio di inflazione a cui sono sottoposte

Qualsiasi attività soggetta ad inflazione grave, non può essere considerata una buona riserva di valore. L’inflazione diluisce il valore della valuta quando c’è un aumento della sua offerta, cosa che con le criptovalute accade spesso e volentieri, proprio perché possono essere create a piacimento. L’improvvisa espansione dei pool di criptovalute erode essenzialmente il loro valore. 

Attualmente, la Fed sta collaborando con altre nazioni per indagare sullo sviluppo di valute digitali della banca centrale (CBDC) come quella emessa in  Cina. L’idea è che monete come le CBDC saranno degli ibridi, chiamati “stablecoins,” nel senso che saranno ancorate al valute fiat. Ma anche le valute  legali sono soggette a inflazione e quella stessa inflazione avrebbe un impatto diretto sul valore della stablecoin. 

Al momento non esiste un modo per slegare le criptovalute dal problema dell’inflazione e questo è uno dei motivi principali per cui non possono ancora essere considerate una riserva di valore.

L’oro, invece, non è colpito dall’inflazione, anzi: il suo prezzo in genere  sale durante i periodi di inflazione mentre gli investitori si precipitano ad acquistarlo come classico bene rifugio.

L’instabilità è una parte intrinseca del mondo delle criptovalute

A differenza dell’oro, le criptovalute non hanno un valore intrinseco.

Le criptovalute sono solo mezzi di scambio e asset di investimento, utilizzate da investitori occasionali, da investitori istituzionali, esperti o meno esperti, che si dilettano in questo modo di fare trading sperando di ottenere dei guadagni.

Nonostante la loro diffusione, le criptovalute restano altamente volatili. Ad esempio, Bitcoin ha dimezzato il suo valore tra febbraio e marzo dello scorso anno, poi lo ha raddoppiato entro la fine dell’anno, ha raggiunto livelli record questo gennaio, per poi scendere del 15% solo poco tempo dopo. 

L’oro, invece, non è un mezzo di scambio, ma come bene fisico lo ritroviamo dappertutto: nelle apparecchiature mediche, nei dispositivi elettronici, nella gioielleria e altro ancora. Ciò significa che c’è sempre una domanda costante che riguarda questo metallo prezioso, e questo aiuta a mantenere il suo prezzo relativamente costante. 

Il rischio reale è che il valore delle criptovalute arrivi a zero

Forse uno dei maggiori ostacoli alle criptovalute è questo: le persone acquistano criptovalute, ma non le usano perché vogliono che il loro valore cresca.

Tuttavia le criptovalute conservate e non utilizzate per lo scopo per cui sono nate, ovvero essere mezzo di scambio, alla fine perdono di valore.

Questo è il motivo per cui alcuni economisti  prevedono che le criptovalute, prima o poi, torneranno a un valore pari a zero, perché le criptovalute non possono sostenere la funzione di riserva di valore. Al contrario, l’oro non arriverà mai ad un valore pari a zero. Ha troppi usi, ha una scorta limitata e la sua scorta fisica non può essere manipolata.

L’oro esiste da secoli, è sopravvissuto alle valute legali fallite, ai crolli del mercato globale, mentre le criptovalute sono precarie e sono ancora agli inizi della loro esistenza.

Quando una forma di “denaro” non ha valore intrinseco ed espone le persone a fluttuazioni vertiginose, non può mai eguagliare l’affidabilità dell’oro. Quindi, mentre i giocatori pro-cripto spingeranno per considerare le criptovalute il “nuovo oro” la nuova riserva di valore e il nuovo bene rifugio, gli investitori previdenti non rinunceranno mai all’oro come vero bene rifugio. 

Le criptovalute potrebbero sostituire l’oro come riserva elettronica di valore una volta superati ostacoli chiave come fiducia, volatilità, accettazione normativa e rischi reputazionali, secondo sempre la ricerca effettuata dalla Banca di Singapore.

Una volta superati questi evidenti svantaggi, le valute digitali potranno essere utilizzate anche nei portafogli degli investitori come potenziale bene rifugio e per la diversificazione delle risorse.

“In primo luogo, gli investitori hanno bisogno di istituzioni affidabili per poter detenere valute digitali in modo sicuro. In secondo luogo, la liquidità deve migliorare in modo significativo per ridurre la volatilità a livelli gestibili”, ha affermato Mansoor Mohi-uddin, capo economista della Bank of Singapore.

Le partecipazioni concentrate e i volumi di mercato ridotti stanno guidando la volatilità nelle criptovalute, che è uno dei maggiori ostacoli alla loro adozione nelle transazioni del mondo reale, ha affermato la banca privata svizzera Lombard Odier in una recente nota di ricerca.

“Bitcoin è altamente volatile in quanto è cresciuto nell’ultimo anno da $ 4.000 a oltre $ 40.000 e poi di nuovo verso $ 30.000”, ha affermato Mohi-uddin della Banca di Singapore. “Bitcoin è anche correlato con azioni e altri asset di rischio piuttosto che essere scambiato come un rifugio sicuro anticiclico. In una crisi finanziaria, è più probabile che le criptovalute vengano scaricate dagli investitori durante un crollo del mercato, come avvenuto all’inizio della pandemia nel marzo 2020″.

Tuttavia, una maggiore partecipazione da parte di investitori istituzionali potrebbe aiutare ad aumentare la liquidità, ridurre la volatilità e far sì che l’azione sui prezzi sia guidata non molto dalla speculazione.

Quali sono gli svantaggi delle criptovalute?

L’attrattiva delle valute digitali tra i giovani è in parte dovuta alla loro convenienza. Bitcoin e altre criptovalute sono anche facili da memorizzare nei portafogli digitali, wallet, mentre i metalli preziosi spesso devono essere conservati in luoghi fisici e sicuri e non possono essere utilizzati facilmente per le transazioni quotidiane, ha aggiunto.

Il rovescio della medaglia, tuttavia, è che le criptovalute sono più facili da rubare per i truffatori. Esistono anche rischi reputazionali poiché le valute digitali sono state ampiamente utilizzate da criminali, riciclatori di denaro e altri che cercano di sfruttare il loro anonimato.

“Le agenzie governative devono ridurre l’attività criminale per ridurre i rischi reputazionali legati alla detenzione di denaro digitale”, ha aggiunto Mohi-uddin.

Un altro potenziale svantaggio è che, sebbene l’offerta di metalli preziosi sia relativamente limitata, il lancio di nuove criptovalute in futuro potrebbe potenzialmente svalutare i token digitali esistenti, ha affermato la Banca di Singapore.

La volatilità delle criptovalute le rende un’unità di scambio inefficiente. La loro offerta limitata le rende incapaci di facilitare la crescita dell’attività economica ed è improbabile che i governi tollerino sfide dirette alla loro sovranità monetaria, con diverse banche centrali che stanno già sviluppando le proprie valute digitali utilizzando la tecnologia blockchain.

“I governi sono molto diffidenti nei confronti di qualsiasi tecnologia che potrebbe potenzialmente sostituire le valute nazionali. Ciò ridurrebbe la capacità dei responsabili politici di stampare denaro durante le crisi economiche”, ha affermato Mohi-uddin.

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