Nasdaq 100: Meta perde il 40%, 3 idee per proteggere i soldi

Nasdaq 100: Meta è arrivato a perdere il 40% in due mesi e mezzo, scopri 3 idee per proteggere i soldi e perché potrebbe essere un investimento interessante.

Meta, società presente nell’indice Nasdaq 100 che racchiude al suo interno Facebook, Instagram, Reality Labs, Messenger e Whatsapp ultimamente non sta passando un bel periodo.

Facebook e Instagram vengono bloccati in Russia per quella che dal governo viene ritenuta principalmente incitazione all’odio.

Il settore tecnologico è vittima di un pesante crollo causato parzialmente da una non troppo sana crescita esponenziale negli anni passati.

Pesanti tassi di interesse per combattere l’inflazione e una guerra che sposta tutta l’attenzione sulle materie prime.

Eppure sulla carta, Meta è molto più allettante di quanto possa sembrare e in questo determinato momento, il suo prezzo è così basso da interessare molti investitori.

Nei prossimi paragrafi entreremo più nel dettaglio, scoprirai i principali punti di forza e di debolezza di Meta e perché, nonostante la cattiva apparenza, sia comunque molto interessante.

Nel seguente video, Leonardo Pinna, presenta una sua analisi personale di bilancio nei confronti di Meta che ti invito caldamente a guardare in quanto è stata realizzata con molta chiarezza e semplicità e mostra quanto potenziale in realtà Meta possiede.

Cos’è il Nasdaq 100 e perché è legato a Meta

Il Nasdaq 100 racchiude al suo interno quelle che vengono ritenute le 100 migliori compagnie sulla base della loro capitalizzazione di mercato che sono state listate nella borsa del Nasdaq.

Meta, la compagnia fondata da Mark Zuckerberg partendo in origine da Facebook, rappresenta uno dei maggiori colossi che si trova all’interno del paniere, assieme ad Apple, Microsoft, Google, Amazon, Tesla e Nvidia.

Come puoi capire dalle società che ho citato, si tratta prevalentemente del settore tecnologico, settore che negli ultimi anni ha portato grossi cambiamenti nella società e che anche in questo momento, sta lasciando un forte segno nel conflitto tra la Russia e l’Ucraina.

Come avrai ben capito e avrai avuto modo di osservare, il settore tecnologico gioca un ruolo importante nella propaganda.

Attraverso questi social le due controparti, Russia e Ucraina si schierano a volte utilizzando anche metodi ritenuti da molti fastidiosi, ad esempio attraverso l’utilizzo d’immagini satiriche in contesti dove il sarcasmo, sarebbe meglio metterlo da parte.

Nasdaq 100: Facebook e Instagram bloccati in Russia

Meta diventa il primo colosso tecnologico americano a venire bloccato dal governo Russo.

Le motivazioni della Russia sono legate a 26 casi ritenuti discriminatori nei confronti dei media russi.

L’intento di Facebook è quello di dare la possibilità alle persone di esprimersi liberamente e quindi concedere l’utilizzo di particolari termini.

I provvedimenti del governo russo sono davvero drastici per quanto riguarda quella che viene ritenuta “falsa informazione” riguardante l’invasione in Ucraina, si parla di punizioni che possono raggiungere addirittura 15 anni di prigione.

Funzionari russi diventano limitanti anche sullo stesso concetto di guerra o invasione, il quale, viene più rigorosamente definito “operazione militare speciale”, ritenendo le persone che utilizzano quei termini come veri e propri traditori.

Queste forti restrizioni non sono avvenute solo su Facebook e Instagram ma anche nel mondo del giornalismo, forzando diverse testate all’arresto della pubblicazione o nello spostarsi su temi non riguardanti la guerra in modo da non dover totalmente chiudere e nemmeno incorrere a rischi.

“Questa legislazione sembra criminalizzare il processo del giornalismo indipendente.”

Afferma Timothy Davie, il direttore generale della BBC.

Diversi emittenti radiofonici e canali televisivi sono stati chiusi sotto la pressione delle forti restrizioni imposte dal governo.

Twitter, Facebook, Instagram, Telegram, questi sono i principali social network tirati in causa durante questo conflitto.

Nasdaq 100: Meta sta realmente soffrendo?

Mettendo a confronto il grafico del Nasdaq 100 con quello di Meta è possibile notare che il prezzo di Meta ha sofferto molto di più rispetto al Nasdaq 100.

Viene quindi spontaneo chiedersi quali siano le cause che hanno impattato così pesantemente proprio nel mercato di Meta.

Nel video che trovi all’inizio dell’articolo, Leonardo Pinna evidenzia come gli ultimi tre mesi del 2021 sono andati peggio dal punto di vista dell’utile netto rispetto al 2020, mentre dal punto di vista del fatturato c’è stato un aumento di oltre il 10%.

Un’altra caratteristica d’importante rilievo è la provenienza non diversificata delle fonti di guadagno di Meta, derivante principalmente se non quasi totalmente, visto che parliamo pur sempre del 98%, dalle inserzioni che vengono trasmesse all’interno delle rispettive applicazioni come Instagram e Facebook.

Questo significa che eventuali sviluppi negativi nel settore dell’advertising possono pesantemente influenzare il prezzo di Meta.

L’efficacia delle inserzioni non è solamente legata alla quantità di utenti che utilizza la piattaforma, ma anche al tempo di permanenza nel suo interno.

Probabilmente tu stesso avrai sentito parlare o guardato veri e propri documentari che portano alla luce quanto un social network sia progettato per fare in modo che le persone ci spendano più tempo possibile.

Ebbene non c’è nessun grande complotto dietro, semplicemente più tempo le persone spenderanno all’interno dell’applicazione, più pubblicità avranno modo di osservare e più acquisti faranno, di conseguenza, le aziende continueranno a dare soldi a Meta per avere i propri spazi pubblicitari.

L’aumento della permanenza è quindi legato anche a quanto sono efficienti gli algoritmi utilizzati per individuare le persone più adatte a vedere determinate inserzioni.

Più l’algoritmo è efficace, più le imprese venderanno e più Meta guadagnerà e il suo valore aumenterà.

Il restante 2% dei guadagni di Meta proviene da Reality Labs, incentrato sullo sviluppo di dispositivi di realtà virtuale.

Il motivo di questo 2% non è principalmente legato a una sua inefficienza ma al fatto che il progetto ha preso vita più recentemente rispetto ai più comuni social network.

l’Oculus Quest ad esempio, il visore di realtà aumentata è sbarcato nel mondo di Facebook nel non troppo lontano 2018, prima che la società prendesse il nome di Meta, ovvero nel 2021.

Questo campo quindi, a differenza del mondo delle inserzioni è ancora tutto da esplorare e Meta si ritrova a scontrarsi con altri grandi colossi produttori di visori di realtà aumentata già totalmente immersi nel mondo dei videogiochi, metaversi e tutto ciò che riguarda la realtà virtuale.

Per quanto possa sembrare innovativo, c’è ancora molta strada da fare e molti concorrenti da combattere.

Qual è il futuro di Meta e come influenzerà il Nasdaq 100

Per quanto riguarda il bilancio, è molto positivo, sostanzialmente Meta è in grado di coprire quasi tutti i debiti con un solo anno di utile netto, sia quelli di lungo che di breve termine.

L’orientamento nel settore tecnologico permette infatti a Meta di avere bassi costi da dover sostenere, rispetto a molti altri settori che hanno costi di gestione e produzione necessariamente elevati.

Per quanto riguarda il cashflow, parte della sua liquidità viene utilizzata per comprare le sue azioni secondarie, producendo sia effetti positivi che negativi.

Gli effetti positivi, sono ad esempio la riduzione delle azioni in circolazione della società, quindi una diminuzione dell’offerta che potrebbe indurre a un aumento di domanda e conseguente aumento dei prezzi.

Quest’ultimo fattore è quindi molto conveniente per gli azionisti che già detengono le loro rispettive azioni.

Gli effetti negativi invece, sono che concentrare le azioni su poche mani, le rende manipolabili.

Per quanto riguarda il fatturato e l’utile netto, dal 2012 al 2021 abbiamo in entrambi i casi una positiva crescita esponenziale.

Per quanto riguarda il fatturato, si passa da 5 miliardi di dollari a quasi 120 miliardi di dollari nel 2021.

L’utile netto invece passa da 32 milioni di dollari nel 2012 a quasi 40 miliardi di dollari a fine 2021.

L’utile netto di Meta nel 2021 è del 33,38%, una percentuale molto alta considerando altri settori.

Nasdaq 100: 3 idee per proteggere i tuoi soldi

Quindi cosa sta succedendo? Perché il prezzo di Meta è crollato del 40% nel giro di pochi mesi?

Per quanto l’interno di Meta sia roseo, l’esterno è abbastanza preoccupante.

Aumento tassi d’interesse a causa della pressione esercitata dalla Federal Reserve per combattere l’aumento dell’inflazione.

Chiusura di Facebook e Instagram all’interno della Russia, che, anche se poco utilizzato, solleva una questione molto interessante.

Ovvero che nel momento in cui un social non è in grado di limitare la disinformazione o tende a deformare quella che viene ritenuta la realtà da parte di una nazione, quest’ultimo può venire eclissato da un giorno all’altro all’interno di quella rispettiva nazione.

Può sembrare un evento raro, ma recentemente una sorte simile l’ha avuta anche Telegram in Brasile, nel quale l’applicazione è stata bloccata il 18 marzo, le cause vengono associate principalmente all’incitazione all’odio.

Abbiamo inoltre una crescita esponenziale del settore tecnologico incentivata dall’arrivo del COVID-19 che ha portato il Nasdaq a raggiungere i suoi nuovi massimi.

Una guerra e una forte preoccupazione che porta molte persone a spostare i loro capitali sui beni rifugio e che mette in secondo piano il settore tecnologico rispetto a quelli che vengono normalmente considerati beni primari.

Dei chiari esempi li abbiamo con l’oro e di come il mercato del Nichel sia schizzato nelle precedenti settimane.

Contestualizzando quindi il peso di tutti gli elementi analizzati fino ad ora, Meta risulta essere un titolo molto interessante sulla quale investire.

Bisogna fare molta attenzione a non entrare a mercato con profili di rischio troppo elevati in quanto come prima anticipato, Meta è fortemente dipendente non solo dalle inserzioni ma anche da possibili limitazioni da parte di nazioni che ritengono che possa incentivare la disinformazione o favorire particolari forme propagandistiche rispetto ad altre.

Bisogna rimanere freddi e non vendere per paura, nei paragrafi precedenti hai avuto modo di vedere quanto Meta stia in realtà continuando a crescere incessantemente, sia in termini di utile che di fatturato.

Hai potuto anche renderti conto di quanti vantaggi goda il settore tecnologico.

Diversificare il portafogli con titoli che non appartengono alle stesse categorie, come hai avuto modo di vedere, le materie prime ultimamente stanno dando il loro meglio e nulla ti vieta di operare nel settore tecnologico per sfruttare i prezzi così bassi e allo stesso tempo, allocare una buona parte dei tuoi capitali in materie prime che non rischiano di subire forti variazioni del prezzo.

Fai molta attenzione perché in questo determinato momento storico i prezzi delle materie prime sono gonfiati e suscettibili a forti variazioni, un esempio? Il prezzo del petrolio Brent, che dimostra quanto anche queste materie prime siano volatili.

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