NFT più popolari di Bitcoin nel 2022

Successo clamoroso per i non-fungible token: anche la Cina ci scommette, nonostante il bando a Bitcoin.

Cresce costantemente l’interesse per gli NFT, indipendentemente dal valore di Bitcoin. Tanto che la Cina ora ci scommette, dopo aver messo al bando le criptovalute. Nel 2020 il giro d’affari degli NFT ha raggiunto 20,8 miliardi di dollari. La ricerca su Google trends del termine “NFT” è cresciuta del 426% nel 2021.

Cosa sono gli NFT

Gli NFT non sono una moneta virtuale, come Bitcoin, ma un bene unico, non fungible appunto. Sono definiti da un token crittografico non intercambiabile. Al contrario di Bitcoin che invece può essere scambiato con un altro.

Ecco perché gli NFT stanno guadagnando i consensi soprattutto nel mondo dell’arte. Gli NFT più famosi sono infatti disegni, illustrazioni, GIF, video, ecc. che vengono etichettati come “unici”.

Jack Dorsey, fondatore di Twitter, che ha venduto sotto forma di NFT il primo tweet della storia per 2,9 milioni di dollari.

Presto si potrà comprare online un’opera inedita di Picasso: una ciotola in ceramica mai esposta in pubblico e che risale al 1958.

Con un NFT non si acquista l’opera in sè ma si garantisce un diritto su quell’opera attravero un protocollo informatico che verifica l’esecuzione di uno smart contract.

Come comprare NFT

Per comprare NFT si utilizzano piattaforme come OpenSea, Metamask o attraverso il Trust Wallet di Binance. Presto arriverà anche il marketplace NFT di Coinbase.

Per creare NFT, si utilizza la blockchain: Ethereum, Flow Blockchain, TRON, EOS o Binance Smart Chain. Chi mette in vendita un NFT deve avere l’esclusività dell’idea o del contenuto. Solo certificando l’autenticità ed esclusività dell’idea o della creazione tramite blockchain può vendere l’NFT e guadagnarci.

Nel 2022 è NFT mania 

L’interesse per gli NFT, beni digitali “da collezione”, è balzato agli onori della cronaca dopo l’annuncio nelle ultime settimane di progetti sviluppati da marchi famosi e VIPs. 

Il gigante dell’abbigliamento sportivo Adidas ha dichiarato profitti per 23,5 milioni di dollari dalla vendita di NFT legati al suo brand. Ma non è il solo: il campione di basket Michael Jordan è pronto a lanciare un programma NFT nel corso dell’anno. Melania Trump ha messo in vendita “Melania’s Vision”, un’opera digitale basata su NFT realizzata da Marc-Antoine Coulon. Poi ch’è chi, come Narine Arakelian, ha messo in vendita l’NFT dei propri ovuli.

NFT: il caso della Cina 

Non è da meno la Cina, che sta per lanciare un’infrastruttura blockchain, gestita dalla società pubblica Blockchain Services Network (Bsn), per supportare lo sviluppo di NFT nel campo dell’arte e dei collectibles. 

Per il loro funzionamento, gli NFT devono ricorrere a smart contract e ad applicazioni basate sulla decentralizzazione: per tale ragione di solito sono sviluppati su architetture che fanno ricorso a criptovalute. Come fa allora la Cina a creare NFT se ha messo al bando Bitcoin e la tecnologia blocchain?

Per arginare l’ostacolo, la società pubblica Bsn fornirà supporto tecnico mediante applicazioni sotto forma di Api. In questo modo aziende e individui potranno creare e gestire i token, il cui scambio sarà esclusivamente in yuan, necessari per sviluppare gli NFT.  articolo del South China Morning Post.

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(Claudia Cervi)

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