NFT su Instagram e Facebook: ecco cosa potranno fare gli utenti di 100 Paesi

Meta sta espandendo il progetto basato su NFT a più di 100 Paesi, che vedranno questi asset digitali integrati perfettamente su Instagram e Facebook

Se analizziamo le notizie in nostro possesso noteremo come Meta sia stata molto rapida nell’introdurre gli NFT nei propri social media. Già a marzo 2022, Mark Zuckerberg aveva annunciato l’arrivo dei Non-Fungible-Token su Instagram, ma era solo l’inizio.

Successivamente, prima dell’estate, gli asset digitali vennero introdotti all’interno di Instagram per alcuni creators selezionati dai team incaricati e lo stesso accadde a giugno con Facebook, dove vennero scelti degli user americani. A luglio, ufficialmente concesso l’utilizzo degli NFT su entrambe le piattaforme per più di 100 Paesi nel mondo!

Questa notizia ha scosso gli influencer di tutto il mondo, ma anche gli utenti più comuni si sono ritrovati catapultati in un ambiente ancora poco conosciuto seppure in fortissimo trend.

Oggi scopriamo cosa gli utenti possono fare sui social media più conosciuti al mondo e come potranno approcciare i nuovi asset digitali che stanno tanto facendo discutere!

Meta non teme il “crypto winter”

Sembra che le promesse siano state mantenute e che il progetto annunciato da Mark Zuckerberg stia proseguendo bene, nonostante il crollo del mercato crypto e NFT rispetto al 2021.

Inizialmente nato come progetto per Instagram, l’integrazione dei Non-Fungible-Token è stata rapidamente lanciata anche su Facebook, espandendo il progetto a entrambi i social media permettendo anche il trasferimento degli asset digitali tra i due.

L’idea del team Meta è sempre la stessa: creare il proprio metaverso con i propri token non fungibili a disposizione degli utenti. E l’azienda non è sola!

Ecco le blockchain partner di Meta

Ovviamente l’azienda statunitense non è sola e si avvale di partner necessari che ovviamente gioiscono della scelta.

Parlo di realtà già conosciute, ma non per questo meno importanti, anzi sono quasi delle istituzioni!

Al momento si tratterebbe di Ethereum, Polygon e Flow, che molti apprezzeranno per la competitività e l’alto numero di progetti già all’attivo.

Il piano dell’azienda è risaputo: supportare quanto prima tutte le principali blockchain e wallet digitali in modo che più persone (crypto fan) possano mostrare arte digitale sulle piattaforme tradizionali.

D’altra parte, le persone possono guardare i post NFT proprio come gli altri post sui loro feed in modo da poterne anche sapere di più su di loro, un modo semplice e alla portata di tutti.

NFT Instagram e Facebook: cosa possiamo fare?

Probabilmente gli artisti non aspettavano altro.

Su Facebook e Instagram sono già presenti Non-Fungible-Token, ma da ora sarà concesso agli utenti di pubblicare direttamente le proprie creazioni e di scambiarle tra di loro.

Sia il creatore che il collezionista possono essere automaticamente attribuiti in-feed, un’altra funzione pensata per aiutare a tracciare l’autenticità e la proprietà di un NFT. Meta afferma che non ci sono commissioni associate alla condivisione di un oggetto da collezione digitale, ma non è ancora possibile comprare e vendere direttamente su Instagram o Facebook.

Si potranno collegare wallet digitali, condividendo grazie a essi i nostri personali token all’interno dei social media. Essi potranno essere immagini, descrizioni, informazioni private o pubbliche e molto altro che gli utenti potranno scegliere dal proprio portafoglio connesso al rispettivo account.

In pratica quest’integrazione funziona come una galleria d’arte digitale e gli NFT che possiedi, o che hai creato, possono essere aggiunti facilmente al tuo feed accanto alle altre tue immagini.

Web3 per 100 Paesi

Inoltre altre due importanti realtà forniscono collaborazione ai famosi social media.

Si tratta di Coinbase e Dapper che offrono i loro servizi come portafogli digitali, consacrando (insieme al supporto di Flow) l’interessa dell’azienda statunitense per il mondo crypto.

Coinbase Wallet e Dapper Wallet saranno supportati nelle piattaforme social insieme a Rainbow e i già citati TrustWallet e MetaMask.

Non è ancora stata resa chiara la lista dei 100 Paesi in cui questo vigoroso test sta proseguendo, o le procedure di selezione, ma si tratta perlopiù di Africa, Medio Oriente e America.

I cambiamenti sono dietro l’angolo e realtà sempre più grandi entrano in gioco. Perfino in Italia il Web3 è in continuo fermento.

Leggi anche:”Vaticano: via agli NFT e alle criptovalute

L’obiettivo di Meta per gli NFT

L’obiettivo è abbastanza chiaro, ma facciamo un pò di luce su ciò che Zuckerberg vuole ottenere sul lungo termine.

Il richiamo di nuovi utenti e ulteriori “stimoli” per i vecchi sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto l’azienda di Zuckerberg a cambiare nome, annunciando di volere creare il proprio metaverso.

Allargare un fenomeno in trend a un pubblico così vasto non farà che giovare a tutti gli operatori in gioco ed è un altro passo ovvio di Meta.

Inoltre ciò che il colosso digitale vuole ottenere è l’integrazione degli NFT a 360°, concedendo a tutti gli utenti di avere un altro modo per monetizzare, sfruttando questi versatili asset digitali.

D’altronde non è una novità che più industrie siano riusciti a ottenere profitti non indifferenti dal settore!

Per approfondire:”Quanto si guadagna con gli NFT? Da Gucci a Nike, i 5 brand più ricchi grazie al Web3

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