Proof of Space and Time: nuova alternativa e nuovi problemi

Il Proof of Space and Time (PoST) è il meccanismo di consenso utilizzato da Bran Cohen, l'inventore di Bit Torrent per la criptovaluta Chia. L'obiettivo princ

Il Proof of Space and Time (PoST) è il meccanismo di consenso utilizzato da Bran Cohen, l’inventore di Bit Torrent per la criptovaluta Chia. L’obiettivo principale è proporre un’alternativa più sostenibile, dal punto di vista ambientale, al Proof of Work (PoW) che necessita e spreca ingenti quantità di energia elettrica.

La differenza fondamentale sta appunto nella scelta di un nuovo meccanismo di consenso che non implica la risoluzione di complessi calcoli matematici per garantire la sicurezza delle transazioni. In questo caso viene utilizzato lo spazio di un disco rigido proprio come se fosse un campo da coltivare, infatti qui non ci sono minatori ma agricoltori. 

La moneta digitale Chia ha dimostrato di essere più eco-sostenibile rispetto a molte altre criptovalute ma non senza molte sfide da affrontare. Il primo risultato negativo è stato l’aumento del costo dei dischi rigidi, un prodotto di base della maggior parte dei computer che ha alterato di conseguenza le dinamiche dell’intero mercato, ma purtroppo non è stato l’unico.

Ad ogni modo vedremo che analizzando i grandi pilastri della sostenibilità il Proof of Space and Time è una delle migliori alternative, e ogni anno cerca di apportare dei miglioramenti per ridurre i suoi impatti.

Proof of Space and Time e sostenibilità: Chia, la criptovaluta amica dell’ambiente

Il protocollo Proof of Space è nato nel 2016 con la pubblicazione di “Simple Proofs of Space-Time and Rational Proofs of Storage” di Tal Moran e Ilan Orlov. Secondo la premessa degli autori questo meccanismo potrebbe risolvere il problema degli impatti ambientali generati dal Proof of Work e apportare dei miglioramenti tecnici.

Il Proof of Space è una tecnica crittografica alternativa in cui i prover devono dimostrare di destinare lo spazio di loro dischi rigidi inutilizzati come spazio di archiviazione. Questo deve essere relazionato con il tempo per diventare un meccanismo di consenso.

Il Proof of Time serve infatti per garantisce che i tempi di blocco abbiano coerenza nel tempo tra di loro e aumentano la sicurezza generale della blockchain. In pratica gli utenti della blockchain di Chia dovranno seminare lo spazio inutilizzato sul loro disco rigido installando un software che memorizza una raccolta di numeri crittografici sul disco.

Proof of Space and Time e sostenibilità: come funziona

Il Proof of Space and Time cambia radicalmente il meccanismo di consenso che permette di validare le transazioni e garantire la sicurezza dei clienti in rete. Con due variabili, il tempo e lo spazio, si può teoricamente ridurre il consumo di energia elettrica e l’impatto ambientale in generale.

In questo modo non esisteranno più i “minatori” che estraggono cripto ma “agricoltori” che le coltivano. Quando la blockchain ha bisogno che venga verificata una transazione, gli agricoltori possono scansionare i loro appezzamenti per vedere se hanno l’hash vincente.

La probabilità di vincere un blocco non è data dalla risoluzione di un calcolo matematico o dallo stake del proprio capitale ma dalla percentuale dello spazio totale che un agricoltore possiede rispetto al resto della rete. 

Inoltre il meccanismo è stato progettato per disincentivare lo spreco e l’iper-consumo da parte degli “agricoltori”: possedere molti apparati in parallelo non produce alcun vantaggio. Lo spreco di elettricità quindi viene ridotto al minimo perchè la ricompensa non è proporzionale all’inversione in nuove apparecchiature nè all’uso estremo di queste.

Chia è una moneta digitale che usa il protocollo Proof of Work e punta soprattutto a sensibilizzare i suoi clienti verso una gestione dei loro investimenti consapevole e a basso impatto ambientale.

Proof of Space and Time e sostenibilità: la sostenibilità ambientale

La sostenibilità ambientale è sicuramente il punto di forza di questo protocollo perchè è proprio il motore che ha generato l’idea di base: un’alternativa che riduca gli impatti ambientali del Proof of Work. Ricordiamo che la sostenibilità ambientale è relazionata a tantissimi fattori e non solo al consumo di energia elettrica.

Il consumo di energia elettrica se proveniente al 100% da fonti di energia rinnovabile genererebbe un impatto molto basso. Infatti non si leggeva nessuna critica del Proof of Work e di Bitcoin prima della Grande Migrazione dello scorso anno.

Cambiando il meccanismo di consenso non c’è più un processo di competizione tra i minatori e nemmeno la corsa alle apparecchiature più potenti e veloci. Questo riduce sia il consumo sia la quantità di prodotti elettronici necessari per validare le transazioni.

Purtroppo però vengono generati nuovi impatti che potrebbero compromettere quest’etichetta “green” con cui si presenta Chia.

Proof of Space and Time e sostenibilità: gli impatti ambientali

Quando Chia è stata pensata ovviamente prendeva in considerazione molti fattori ma la realtà del mercato spesso mette ti mette faccia a faccia con inconvenienti poco prevedibili. In questo caso il focus sul consumo di energia è un buon punto di partenza ma non il solo su cui lavorare.

Prendendo come base un prodotto comune e rendendolo “prezioso” perchè altamente richiesto implica che ci siano delle ripercussioni dal punto di vista della sostenibilità economica che vedremo tra poco ma anche nel settore ambientale. 

La produzione di dischi duri ha subito un forte scompenso: la crescita di Chia implica di conseguenza una diminuzione della disponibilità di computer a scheda singola, qualcosa di estremamente impattante per l’hacking. La quantità di dischi duri prodotti con una breve vita e lo smaltimento di questi potrebbe essere tutt’altro che sostenibile.

Tom Nardi  sostiene che “Chia abbia un segreto sporco”:

Sebbene sia vero che l’agricoltura è in gran parte passiva, l’elaborazione della creazione della “trama” iniziale da 100 GB è tutt’altro che. La creazione degli hash crittografici non solo richiede un computer decentemente potente, ma scriverli mette l’unità di destinazione stessa sotto un enorme stress.

Per aggirare questo problema, gli agricoltori hanno iniziato a creare i loro appezzamenti su SSD più piccole e quindi a spostarle su unità aziendali di capacità superiore per l’archiviazione a lungo termine una volta terminato. In una tale configurazione le SSD sono considerate una risorsa sacrificabile, con alcuni rapporti che affermano che occorrono solo poche settimane per bruciare un’unità consumer standard.”

Proof of Space and Time e sostenibilità: la sostenibilità economica

Il concetto di base del protocollo Proof of Space and Time è incentrato sul rispetto dell’ambiente e la riduzione degli impatti ma cosa succede nel momento che la moneta digitale in questione cresce esponenzialmente? Questa è sicuramente la sfida di ogni criptovaluta.

Essere in grado di mantenere una crescita sostenibile è davvero complesso perchè influiscono nuovi fattori tra cui l’aumento della domanda di mercato e la necessità di gestire al meglio delle risorse NON rinnovabili come i metalli. Quando parliamo di sostenibilità economica facciamo riferimento a diversi indicatori.

Tra questi i principali sono quelli relativi all’occupazione, all’aumento delle vendite, alla stabilità del reddito e alla redditività. In altre parole ogni volta che viene alterato l’equilibrio di questi indicatori il pilastro della sostenibilità economica verrà a mancare generando un effetto a cascata sulla società.

Proof of Space and Time e sostenibilità: gli impatti economici

Gli impatti del Proof of Space and Time sono molteplici. Iniziando dall’aspetto economico la sostenibilità è stata impattata quando alla crescita di Chia la domanda di mercato è cresciuta a tal punto da far aumentare i prezzi dei dischi rigidi.

Questo è il risultato di una crescita “indefinita” che dipende da materie prime “definite”: le criptovalute sono un universo virtuale illimitato che però non può esistere senza l’estrazione di metalli nelle miniere. La scarsezza dei dischi rigidi e l’alta richiesta ha modificato la natura di questo prodotto mettendolo su un piedistallo.

Nello stesso tempo le esigenze degli “agricoltori”, coloro che mettono a disposizione lo spazio del loro dischi rigidi per “coltivare” le monete digitali, sono ogni giorno più pretenziose. La durata della vita di un disco duro si riduce se utilizzata al massimo ed implica nuove tecnologie per aumentarne la potenza.

Mentre la tecnologia migliora con l’invento di nuove innovazioni, i produttori diminuiscono la copertura per i clienti vendendo un prodotto con una garanzia di pochi giorni a prezzi molto elevati. 

Proof of Space and Time e sostenibilità: la sostenibilità sociale

Ovviamente ogni pilastro della sostenibilità è collegato con gli altri e il miglioramento di uno apporterà dei benefici agli altri. Se quindi viene garantita la sostenibilità economica anche parte della sostenibilità sociale sarà garantita.

Se volessi specificare degli indicatori chiave per determinare la sostenibilità sociale potremmo fare riferimento all’ubicazione geografica, alla filiera, alle esigenze sociali, alle pratiche di lavoro, alla formazione e all’istruzione, alla rendicontazione, alla salute e alla sicurezza e agli aspetti giuridico-sociali.

Nel mondo delle criptovalute quest’area può essere relazionata nella pratica alla facilità di accesso e utilizzo della moneta digitale senza dimenticare l’uso consapevole di questa. I clienti dovrebbero poter effettuare le transazioni in modo sicuro senza alterare gli equilibri sociali a livello internazionale.

Proof of Space and Time e sostenibilità: gli impatti sociali

Detto ciò, il protocollo Proof of Space and Time cercando di essere un’alternativa eco-sostenibile dovrebbe ridurre anche gli impatti sociali. Utilizza un prodotto di base che è alla portata di tutti senza incentivare la centralizzazione delle risorse nè un consumo eccessivo delle fonti di energia.

Per quanto riguarda la sicurezza, questo meccanismo di consenso è sicuro come gli altri protocolli che non garantiscono quasi mai una protezione molto alta visto il grande numero di truffe da parte degli hacker che attaccano le criptovalute su ogni fronte.

Premesso che il mondo cripto è ancora poco regolamentato, si può affermare che in generale questo protocollo riduce gli impatti sociali rispetto ai più popolari Proof of Work o al Proof of Stake. 

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