Vendita bitcoin vietata se il sito non segue il TUF

Sentenza severa della Corte di Cassazione contro l'abusivismo finanziario.

La vendita di Bitcoin e di altre criptovalute deve essere fatta nel rispetto della normativa riservata agli intermediari finanziari autorizzati.

Ecco perché la Corte di Cassazione ha sequestrato un sito internet che promuoveva la vendita online di criptovalute.

Bitcoin e le criptovalute sono infatti equiparati a strumenti finanziari e il mancato rispetto del Testo unico della finanza fa scattare il reato che punisce chiunque pubblicizzi proposte di investimento in assenza delle dovute autorizzazioni.

Come e dove comprare Bitcoin

L’esplosione dei prezzi del Bitcoin e di altre criptovalute ha attirato molto investitori e speculatori che sperano nel proseguimento del trend rialzista. Sappiamo bene che i mercati finanziari sono caratterizzati da oscillazioni delle quotazioni e nel caso di Bitcoin aleggia sempre il timore che possa scoppiare una bolla speculativa.

Nonostante ciò, l’interesse per Bitcoin e per altre criptovalute è sempre in aumento.

Per comprare bitcoin esistono diversi modi che variano in base alle esigenze e alle competenze dell’investitore.

In particolare, Bitcoin può essere comprato:

  • tramite bitcoin exchange conservando la valuta sul proprio wallet che può essere scaricato su pc o smartphone;
  • con carta di credito presso bitcoin exchange;
  • acquistando CFD su una piattaforma di trading.

I bitcoin exchange sono un luogo virtuale in cui venditori e compratori di bitcoin si incontrano. I più famosi a livello internazionale sono Coinbase, Bitstamp e BTC Markets.

Nell’ultimo caso non si acquista direttamente bitcoin ma si guadagna (o si perde) in base alle variazioni di prezzo di bitcoin, guadagnando sui rialzi tramite una posizione long o dai ribassi con una posizione short. Questo infatti è il meccanismo di funzionamento dei CFD o contratti per differenza.

Comprare bitcoin in sicurezza

Acquistare bitcoin tramite la propria carta di credito può essere un’operazione estremamente veloce ma allo stesso tempo rischiosa, soprattutto se si sceglie un sito o una società che non rispetta la normativa TUF e quella relativa alla privacy e alla sicurezza.

In questi casi infatti il rischio di truffe e furti di identità è alto. 

Vendita Bitcoin e abusivismo finanziario 

La decisione della Suprema Corte di sequestrare un sito iternet che promuoveva la vendita online di bitcoin appare molto severa, ma si comprende leggendo la Direttiva Ue 2018/43 che definisce le criptovalute come “una rappresentazione di valore digitale non emessa né garantita da una banca centrale o da ente pubblico e che non possiede lo status giuridico di valuta o moneta ma è accettata da persone fisiche e giuridiche come mezzo di scambio ed è trasferibile, memorizzata e scambiata elettronicamente”.  

La Corte consolida dunque un orientamento che considera Bitcoin e le criptovalute a veri e propri investimenti finanziari. Ne consegue che le società che ne operano la vendita online pubblicizzandola come forma di investimento devono rispettare la normativa TUF.

Redazione Trend-online.com
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