Bond oggi: Btp, il 2047 e il 2067 quotano uguale. Chi è meglio

Spesso i numeri in finanza causano strane bizzarrie. E’ successo oggi una volta di più. Il che porta a realizzare un raffronto fra i due titoli.

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Sfida fra Btp! La causalità dei numeri ha portato due scadenze diverse fra loro – la 2,8% 2067 (Isin IT0005217390) e la 2,7% 2047 (Isin IT0005162828) – a quotare sugli stessi livelli. E’ allora il caso di effettuare un’analisi approfondita di entrambi, una specie di confronto all’ultimo sangue fra una coppia di titoli più scambiati nell’ambito dei nostri governativi.

Quotazioni al cent

Il 2047 ha iniziato la giornata a 110,76 euro contro i 110,86 del 2067 ma in corso di seduta i relativi prezzi si sono sovrapposti sui 111,38/111,39 per poi divaricare leggermente. 

Lo spread: mediamente di 5 punti base è il differenziale fra denaro e lettera per il 2067 contro gli 8-10 del 2047, che in genere risulta meno scambiato. La profondità del book appare buona in entrambi i casi ma preferibile sul 2067, almeno in base a Tlx, visto che il Mot continua a restare limitato al primo livello non fornendo nessuna indicazione utile in tal senso.

Scambi – Covid ha fatto male a entrambi, con cali consistenti di contratti e controvalori. A giugno il 2067 ha superato di poco il miliardo di euro contro i 3,5 dell’estate 2019, mentre il 2047 è letteralmente crollato, attestandosi sui 145 milioni contro i quasi 1,4 miliardi di agosto 2019. Si tratta di numeri preoccupanti, che confermano una certa disaffezione degli investitori italiani nei confronti dei Btp. 

Rendimento – In base alle quotazioni di apertura di seduta il raffronto porta a questi risultati: yield lordo del 2047 2,17% - yield lordo del 2067 2,41%, con corrispettivi netti dell’1,898% nel primo caso e del 2,108% nel secondo. Il fatto che il 2067 riesca a garantire almeno un 2% volge certamente a suo favore.

Duration – La differenza fra il dato di 26,13 del 2067 e di 19,76 del 2047 è forte ma nella fase attuale non appare così decisiva nella valutazione dei due titoli come poteva accadere soltanto lo scorso anno.

Volatilità intraday – Ecco i valori riferiti a tre tipi di sedute: 1°) fortemente rialzista (24 aprile 2020): il 2067 segna un 4,95% di variazione fra minimo e massimo di giornata contro il 3,97% del 2047; 2°) fortemente ribassista (11 maggio): il 2067 indica un 3,08% contro il 2,28% del 2047; 3°) seduta senza particolari segnali (16 giugno): il 2067 mostra lo 0,48% contro lo 0,34% del 2047.

In conclusione

Il caso ha portato i due titoli sullo stesso livello di quotazione ma ciò ha evidenziato ancor più la superiorità del 2067 da quasi tutti i punti di vista, smentendo chi gli attribuisce un ruolo calante nel contesto dei Btp, stretto fra la nuova concorrenza di titoli strutturalmente diversi (quale il Btp Italia 2025), passati talvolta ai vertici della classifica degli scambi, e una quotazione considerata di nuovo cara. Il quasi cinquantennale comincerà a dare segnali di questo tipo in presenza di un ritorno dello yield lordo sotto il 2,32% e ancor più sotto il 2,20%, dove si troverebbe sui minimi storici. Perché ci possa arrivare sarà necessario del tempo, sempre che ci scenda.