Bond oggi: come guadagnare di più con gli emergenti

L’abbinamento fra un’obbligazione per esempio in Try e un certificato valutario sulla stessa valuta consente di migliorare le performance. Oppure di compensare eventuali perdite dovute a precedenti acquisti. 

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Chi opera con le obbligazioni in valute emergenti è abituato alla volatilità. Che deriva soprattutto dalla moneta di riferimento e in secondo luogo dall’andamento delle quotazioni dei bond. Molti però degli investitori in tale ambito hanno incassato negli ultimi anni perdite consistenti dovute proprio all’andamento delle divise rispetto all’euro. Il caso più significativo riguarda la lira turca ma non solo. Certamente di modi per compensare o limitare certe batoste ce sono vari, non sempre adatti però a chi non abbia una conoscenza approfondita delle tecniche finanziarie. Eppure c’è anche un’altra strada, che deve quanto meno essere esaminata. Consiste nell’affiancare all’investimento nei bond quello in specifici certificati valutari, che riconoscono premi mensili abbastanza interessanti, utili per abbassare le minusvalenze eventualmente presenti in portafoglio a causa dell’indebolimento delle monete, soprattutto nell’ultimo anno.

Classico meccanismo

Il funzionamento di questi certificati è quello tipico dei Cash Collect. Mettiamo il caso di avere puntato sulla lira turca in altri tempi. Per esempio all’inizio del 2020 con un cross fra 6,5 e 7 Eur/Try contro gli 8,6 attuali. Anche avendo acquistato emissioni con cedole elevate il bilancio complessivo potrebbe essere in rosso. Ecco allora che con due diversi certificati Cash Collect Plus+ di Société Generale sulla divisa turca è possibile incassare dallo 0,65% all’1,10% ogni mese a condizione che il fixing del sottostante valutario risulti pari o inferiore alla barriera; in caso contrario non viene distribuito alcun premio ma se ne ha un eventuale rinvio alla data di valutazione successiva. Si è detto di due certificati differenti: hanno barriere diverse, al 130% (11,6422 Eur/Try) e al 150% (13,433 Eur/Try) rispetto al valore iniziale del sottostante (strike) di 8,955 Eur/Try. Con una scadenza a tre anni e un valore nominale di 1.000 euro – quindi adattabile alle diverse esigenze di ogni investitore – questi certificati corrono tuttavia il rischio di un rimborso anticipato dalla 12ª osservazione (gennaio 2022), a 1.000 euro, oltre all'eventuale premio condizionato con effetto memoria, se il fixing del sottostante risultasse a quel momento pari o inferiore alla barriera di liquidazione anticipata (100%). In caso contrario l’investimento proseguirebbe. A scadenza invece, qualora il certificato non sia stato liquidato prima, l’investitore riceverà 1.000 euro se il fixing della valuta risulterà pari o inferiore alla barriera. In caso contrario, si incorre in una perdita del capitale investito, calcolata applicando il meccanismo Plus+. In cosa consiste? Se il tasso di cambio Eur/Try risultasse superiore alla barriera, con un deprezzamento quindi della divisa, la perdita sul valore nominale sarebbe pari alla differenza tra performance del tasso di cambio Eur/Try e la stessa barriera.

Un esempio concentro

Ipotizzando una barriera al 130%, in presenza di una performance negativa del tasso di cambio Eur/Try a scadenza al 131% si determinerebbe una perdita dell’1%, in quanto il rimborso del certificato sarebbe pari al 99% del nominale. La protezione quindi ridurrebbe ulteriormente il rischio complessivo dell’operazione, il che è proprio quello di cui ha necessità chi abbia un portafoglio in lire turche già appesantito da perdite. Si è scritto del Try ma esistono equivalenti certificati per rublo russo, real brasiliano e rand sudafricano, con la caratteristica che nel caso di lira e rand sono disponibili due diverse opzioni, distinte da barriere diverse. 

Solo se si è capito il congegno

Naturalmente trattandosi di prodotti strutturati ogni consiglio di prudenza è più che scontato. Occorre capire bene il funzionamento del certificato, magari sperimentarlo con un piccolo importo e successivamente – se i risultati sono positivi – estenderlo ad altre valute. Tutti questi prodotti sono trattati su Borsa Italiana con i seguenti Isin: Eur/Rub XS2235922361, Eur/Zar XS2235923765, Eur/Brl (barriera 120%) XS2235922015, Eur/Brl (barriera 130%) XS2235919227, Eur/Try (barriera 130%) XS2235976615 e infine Eur/Try (barriera 150%) XS2235921710. Ovviamente il premio mensile varia in rapporto al diverso tipo di certificato.