BTP e Spread: Recovery Fund già scontato o rally proseguirà?

BTP e Spread hanno chiuso la seduta poco lontani dai top intraday: l'effetto Recovery Fund è durato poco. Cosa aspettarsi ora? La view degli esperti.

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Furia francese e ritirata spagnola oggi per BTP e Spread che dopo una fiammata iniziale sono tornati sui loro passi, terminando gli scambi a poca distanza dai massimi intraday.

BTP in frenata dai top, Sprea in lieve calo al close

A fine seduta lo Spread BTP-Bund si è fermato a 153,8 punti base, con un frazionale calo dello 0,13% dopo aver toccato nella prima ora di scambi un minimo a 149,2 basis points.

Stessa sorte per i BTP che hanno ridotto sensibilmente i guadagni in chiusura di seduta, tanto che il rendimento del decennale è stato fotografato al close all'1,083%, con un ribasso dello 0,73%, dopo aver segnato un minimo intraday all'1,051%.

BTP e Spread sui minimi da 5 mesi dopo accordo su Recovery Fund

Quest'oggi lo spread BTP-Bund e il rendimento del BTP a 10 anni sono scesi sui minimi da cinque mesi che alle prime luce dell'alba i leader dell'Unione Europea hanno raggiunto l'accordo sul Recovery Fund, con gli elementi fondamentali della proposta della Commissione rimasti quasi intatti.

Recovery Fund: cosa prevede l'accordo? Focus sull'Italia

L’intesa è stata annunciata in un tweet da Charles Michel, il presidente del Consiglio Europeo e il Recovery Fund è rimasto del valore complessivo di 750 miliardi di euro, ma con un mix diverso rispetto alle proposte iniziali.

Le sovvenzioni a fondo perduto sono passate da 500 a 390 miliardi di euro, mentre i prestiti sono saliti da 250 a 360 miliardi di euro.

Se le cifre verranno confermate, complessivamente all’Italia dovrebbero andare 209 miliardi di euro, rispetto ai 173 miliardi della proposta iniziale della Commissione, con una limatura delle sovvenzioni a fondo perduto da 85 a 82 miliardi, ma un aumento dei prestiti da 88 a 127 miliardi di euro.

BTP e Spread: Equita vede nuovi cali, ma accordo già anticipato

Gli analisti di Equita SIM fanno notare che quanto alla governance, che resta il punto più delicato per valutare la velocità degli esborsi, i piani dei singoli Paesi verranno approvati dal Consiglio a maggioranza qualificata, in base alle proposte presentate dalla Commissione.

Secondo la SIM milanese l’accordo rappresenta un passo importante verso una maggior integrazione dell’Europa, elimina un tail-risk e fornisce uno stimolo economico importante in una fase di crisi.

Nel breve l’accordo sul Recovery Fund, a detta degli analisti potrebbe sostenere un ulteriore restringimento dello spread BTP-Bund e una riduzione del premio per il rischio, anche se in gran parte il mercato ha anticipato l’accordo.

Basti pensare che da metà maggio, ossia da quando c'è stata la proposta franco-tedesca, lo spread BTP-Bund è sceso da area 240 arrivando a perdere poco meno di 100 basis points, mentre il rendimento del BTP a 10 anni è passati dall'1,9% circa all'area attuale intorno all'1,08%.

BTP e Spread: le previsioni di Unicredit e di ING

Questo basta a spiegare anche la reazione odierna del mercato che dopo l'entusiasmo iniziale è tornato sui suoi passi, visto che buona parte dell'effetto positivo legato all'accordo sul Recovery Fund è già stato prezzato tanto dai BTP quanto dallo Spread.

Un'indicazione in tal senso arriva anche dagli strategist di Unicredit che già prima del raggiungimento dell'intesa in seno al Consiglio UE, aveva affermato che le notizie positive su questo fronte erano state già scontate, specie dai Paesi periferici tra cui l'Italia.

In caso di accordo gli esperti avevano anticipato che la propensione al rischio avrebbe avuto la meglio, indicando una possibile contrazione dello spread BTP-Bund in area 150 punti base, già raggiunta nella sessione odierna.

Lo stesso target è stato indicato dai colleghi di ING che già ieri avevano pronosticato una possibile discesa verso quota 150 basis points per il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco.