INPS, Assegno Unico marzo 2023 più alto ma non per tutti: ecco chi è escluso dall’aumento

Assegno Unico INPS più ricco ma non per tutti. Previste le rivalutazioni degli importi e dei limiti ISEE già da Marzo. Ecco chi è escluso dall'aumento

Assegno Unico INPS in aumento da Marzo. Previsti nelle prossime erogazioni aumenti degli importi e delle maggiorazioni, ma non per tutti. Verranno modificate anche le soglie ISEE. Ecco chi è escluso dall’aumento.

La Legge di Bilancio n. 197/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022 ha messo mano anche all’Assegno Unico. A modificare alcuni punti che interessano i nuclei familiari con figli a carico sotto il primo anno di vita, con figli disabili e nuclei molto numerosi.

La misura introdotta dal governo Draghi che ha assorbito la maggior parte dei bonus in circolazione ha avuto come obiettivo principale il sostegno alle famiglie con figli a carico, ecco perché il governo di centrodestra ha voluto stanziare nuove risorse a favore della misura.

A partire da marzo, comunque, verranno aumentati gli importi.

Ma non tutti avranno gli stessi aumenti c’è chi riceverà gli aumenti frutto della rivalutazione dell’8,1%,  c’è chi riceverà delle cifre arretrate, perché non ancora corrisposte dall’istituto, e ci saranno anche coloro che vedranno diminuire gli importi a causa di ricalcoli, altri ancora dovranno restituire eventuali cifre percepite frutto di maggiorazioni che in realtà non gli spettavano.

Ma vediamo nel dettaglio tutte le novità. 

INPS, Assegno Unico marzo 2023 più alto ma non per tutti: ecco chi è escluso dall’aumento

Assegno unico INPS scattano gli aumenti ma non per tutti. La misura messa in campo dal governo Draghi che spetta alle famiglie con figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, subirà da Marzo un incremento degli importi e delle maggiorazioni.

Ad essere modificate anche le soglie ISEE di accesso al sostegno cosi da ampliare i beneficiari.

Ma andiamo con ordine. La prima modifica degli importi è stata introdotta dalla legge di bilancio 2023, che ha fatto salire gli importi da 100 a 150 euro.

Si tratta di un aumento forfettario che interessa i nuclei familiari con almeno quattro figli.

Tale aumento doveva partire da gennaio 2023, ma cosi non è stato. Perciò molti percettori dell’assegno unico vedranno corrisposti gli arretrati a partire da Marzo.

Altro aumento riguarda l’adeguamento di tutti gli importi degli assegni e delle maggiorazioni dovuti dai tassi di inflazione.

Anche questi aumenti dovevano scattare da gennaio ma anche in questo caso l’Inps ha fatto partire gli assegni con i valori aggiornati dal febbraio. Ciò significa che gli importi adeguati di gennaio verranno accreditati da marzo.

Si tratta di una rivalutazione annuale fatta in base ai dati inflazionistici. Gli importi e le maggiorazioni torneranno ad essere adeguati al costo della vita con un tasso di rivalutazione dell’8,1%.

Gli aumenti toccheranno sia gli importi minimi passando così da 50 euro a 54,10 euro sia l’importo massimo che salirà a 189,2 euro, mentre prima era di 175 euro. A modificare anche le soglie ISEE, ad esempio la soglia di accesso passerà da 15.000 euro a 16.215 euro, mentre la soglia ISEE per accedere alla quota minima passerà a 43.240 euro. Ciò comporterà un ampliamento della platea dei beneficiari.

Nell’assegno Unico di Marzo arriveranno anche le somme ancora non erogate ma spettanti di diritto ai percettori del reddito di cittadinanza.

Si tratta di un conguaglio per coloro che hanno ricevuto da marzo a maggio 2022 importi non adeguati alle caratteristiche del proprio nucleo familiare.

Ma attenzione, non tutti i fruitori degli assegni percepiranno aumenti. Stiamo parlando dei nuclei familiari monogenitoriali.

Assegno Unico, questi gli esclusi dagli aumenti

Se la maggior parte dei percettori dell’assegno unico riceveranno degli aumenti, c’è una categoria che non li riceverà. Stiamo parlando delle famiglie monogenitoriali con figli minorenni a carico.

Nel 2022 è stata erogata una maggiorazione dell’importo mensile di 30 euro, “nel caso in cui entrambi i genitori risultassero titolari di redditi da lavoro”.

Tale maggiorazione massima è stata percepita da coloro che avevano un Isee inferiore a 15.000 euro annui per poi andare progressivamente a ridursi fino ad azzerarsi per i redditi Isee dai 40.000 euro in su.

Ma molte famiglie composte da un solo genitore hanno fatto richiesta di tale maggiorazione e l ‘hanno ricevuta da marzo a settembre 2022, vedendola poi bloccata a ottobre.

La motivazione del blocco, ha fatto sapere l’INPS è che tale maggiorazione spetta esclusivamente ai nuclei familiari dove sono presenti entrambi i genitori. Per tale motivo le famiglie monogenitoriali a cui è stata erogata la maggiorazione l’INPS potrebbe chiederlo in restituzione sotto forma di conguaglio degli assegni futuri.

Assegno Unico INPS, questa la procedura per richiederlo  

Ma come si richiede l’Assegno Unico? La domanda può essere fatta in maniera automatica tramite sito istituzionale INPS nella sezione dedicata al MyInps grazie alle credenziali SPID Cie o Cns.

Una volta inviata la domanda si potrà verificare lo stato di avanzamento della richiesta semplicemente accedendo al proprio fascicolo previdenziale nella sezione “Prestazioni” e Assegno Unico Universale.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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