Stanno arrivando in questi giorni i pagamenti dell'assegno unico di maggio 2023 e per alcune famiglie è in arrivo anche un conguaglio di circa 272 euro: di che cosa si tratta? Come ha spiegato l'INPS, sono stati effettuati dei ricalcoli in particolari situazioni, e da ciò deriva l'aumento sull'assegno unico per circa 512mila famiglie.
Ecco a chi spetta il conguaglio sull'assegno unico, a quanto ammonta e quando arriva il pagamento di maggio 2023.
Assegno unico maggio 2023 con conguaglio: +272 euro per 512mila famiglie
L'INPS ha giustificato - con una nota - il ritardo nei pagamenti dell'assegno unico di maggio parlando di un conguaglio per le famiglie, che ha occupato molto tempo ai tecnici:
L'operazione di ricalcolo delle rate di assegno unico - si legge nella nota - ha interessato oltre 512.000 famiglie e complessivamente ha determinato un'erogazione aggiuntiva di circa 140 milioni di euro, con un credito medio per famiglia pari a circa 272 euro.
Ciò significa che le famiglie potrebbero ricevere un aumento sull'assegno unico di maggio, ma solo se hanno diritto ad alcune agevolazioni.
Non solo: a partire dal mese corrente sono entrate in vigore le nuove regole sul pagamento dell'assegno unico, con doppia data a seconda della posizione delle famiglia.
Assegno unico, a chi spetta il conguaglio in arrivo a maggio 2023
Non tutte le famiglie hanno diritto ai 272 euro aggiuntivi di conguaglio sull'assegno unico. In particolare, tale aumento spetterà a coloro che sono in attesa del bonus mamma domani inglobato nell'assegno, o di eventuali maggiorazioni per figli con disabilità o figli successivi al primo.
Il ricalcolo sull'assegno unico è stato effettuato anche per:
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eventuali variazioni nella DSU o nell'ISEE;
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rettifica dell'ISEE 2022 entro il 1° gennaio 2023;
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eventuali recuperi per maggiorazioni per genitori entrambi lavoratori;
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corresponsione degli arretrati di gennaio e febbraio 2023, con aumento e rivalutazione;
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eventuale ricalcolo degli importi per i percettori del Reddito di Cittadinanza;
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domanda per l'erogazione dell'assegno unico presentata dopo il 30 giugno 2022, per la quale spetta l'importo minimo mensile.
Per le famiglie che rientrano in una di queste casistiche, è prevista l'erogazione di un conguaglio sull'assegno unico di maggio che può arrivare fino a 272 euro a famiglia.
Assegno unico, alcune famiglie dovranno restituire i soldi
Ma il mese di maggio 2023 non porta solo aumenti per le famiglie che percepiscono l'assegno unico: alcuni nuclei dovranno restituire i soldi percepiti indebitamente. In quali situazioni è richiesta la restituzione dell'assegno unico?
Come spiegato dall'istituto, ci sono circa 378.000 famiglie interessate dalla restituzione degli importi dell'assegno unico percepiti indebitamente, per un ammontare complessivo pari a 15 milioni di euro.
In media si tratta della restituzione di circa 41 euro a famiglia che verranno rateizzati e recuperati nel corso dei prossimi mesi.
Gli utenti - spiega in una nota l'INPS - saranno informati della variazione dell'assegno con un sms ed un messaggio e-mail e potranno approfondire le modalità di calcolo rivolgendosi al Contact Center oppure alle Sedi dell'Istituto.
Assegno unico più ricco, ma quando arrivano i pagamenti?
Infine, alcune famiglie hanno segnalato dei ritardi nei pagamenti dell'assegno unico di maggio 2023: che cosa sta succedendo e quando arrivano i soldi?
A partire dal mese corrente è stata applicata la nuova finestra per i pagamenti dell'assegno unico:
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dal 10 al 20 del mese per le famiglie che non hanno avuto variazioni dell'assegno rispetto al mese precedente;
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dal 20 al 30 del mese per le famiglie che hanno subito variazioni nella composizione del nucleo familiare o nell'ISEE.
Per conoscere nel dettaglio tutte le nuove date di pagamento dell'assegno unico a maggio invitiamo i lettori a leggere il nostro articolo dedicato.