Assegno unico, ecco cosa cambia con il decreto lavoro del 2023

Il Decreto Lavoro ha nuovamente affrontato la questione dell'Assegno Unico e Universale. Vediamo tutte le novità analizzando il Decreto.

Il Legislatore ha ripreso in considerazione la dimensione dell’Assegno Unico e Universale in occasione dell’emanazione del Decreto Lavoro 48/2023. In questo articolo andremo ad analizzare cosa cambia per i percettori dell’agevolazione, se la nuova normativa ha ridotto o diminuito l’importo e, infine, se ci sono novità per quanto riguarda l’importo dell’ISEE da presentare.

Ecco cosa cambia nell’assegno unico e universale

Innanzitutto chiariamo ogni dubbio sull’importo dell’Assegno Unico e Universale. La legge ha apportato un aumento dell’importo dell’assegno per i nuclei che includono figli minori a carico, i nuclei numerosi e quelli con figli disabili.

Vediamo però quali sono le nuove tariffe indicate nella circolare e le istruzioni per presentare l’ISEE, il cui requisito è obbligatorio per poter beneficiare delle nuove tariffe personalizzate sulla base della condizione familiare. Si ricorda che i richiedenti hanno tempo fino a giugno 2023 per richiedere l’aggiornamento delle tariffe a partire da gennaio, se necessario.

Ecco le nuove tariffe della circolare 2023

Dal mese di gennaio 2023, la legge di bilancio prevede i seguenti aumenti. Innanzitutto, l’Assegno unico e universale per i figli a carico di età inferiore a un anno aumenta del 50%. Poi l’Assegno unico per i nuclei familiari con almeno tre figli aumenta del 50% per ciascun figlio nella fascia di età che va da uno a tre anni, a condizione però che l’ISEE sia inferiore a 40.000 euro, e adeguato alle variazioni dell’indice di costo della vita.

Inoltre, la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico aumenta del 50%. Gli importi per i figli disabili maggiorenni diventano definitivi: l’Assegno unico e universale con importi fino a un massimo di 189,20 euro è corrisposto ai nuclei con figli disabili senza limiti di età, per ISEE minore o uguale a 16.215 euro; è confermato l’incremento delle maggiorazioni per gli anni 2023 e 2024.

Le maggiorazioni transitorie stabilite dall’art.5 c.1, del D.Lgs n.230/2021 sono state introdotte con l’intento di garantire che gli importi erogati a titolo di Assegno Unico per il Nucleo Familiare (AUU) non risultino inferiori rispetto a quelli riscossi nell’ambito del precedente regime dell’Assegno al Nucleo Familiare (ANF). Tali maggiorazioni possono essere attuate a condizione che l’ISEE del nucleo familiare del soggetto richiedente non superi la soglia dei 25.000 euro e a condizione che gli ANF siano stati effettivamente percepiti nel corso del 2021.

Novità sulla presentazione dell’ISEE

A partire dal 1° marzo 2023, non sarà necessario presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale all’INPS per coloro che hanno già trasmesso la richiesta entro il 28 febbraio 2023 e che non hanno ricevuto un rifiuto, revoca, decadenza o rinuncia. Tuttavia, sarà sempre obbligatorio presentare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ogni anno.

Si precisa che l’INPS calcolerà le rate di gennaio e febbraio 2023 basandosi sull’ISEE 2022 per garantire il diritto di coloro che non presentano la DSU nei primi due mesi dell’anno. In ogni caso, a partire da marzo 2023, l’attestazione ISEE 2023 verrà utilizzata per calcolare le rate dell’Assegno unico e universale.

Se l’ISEE non risulta aggiornato durante l’elaborazione della richiesta di Assegno unico e universale, la prestazione sarà erogata con gli importi minimi stabiliti dalla legge. Tuttavia, se l’ISEE verrà presentato entro il 30 giugno 2023, l’INPS effettuerà automaticamente un conguaglio per garantire i giusti importi e gli arretrati dovuti.

Novità sui permessi di soggiorno

Si fa riferimento al messaggio n. 2951 del 25 luglio 2022 e la circolare 23/2022 relativamente ai permessi di soggiorno validi ai fini del diritto all’Assegno unico e universale. Si fa inoltre notare che il permesso di soggiorno per protezione temporanea, rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina a causa degli attuali conflitti bellici, è incluso tra i permessi che consentono di ricevere l’Assegno unico, ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023.

Il calendario dei pagamenti

Nella circolare sono state specificate anche delle novità riguardo ai pagamenti dell’assegno unico a maggio. Questi avverranno secondo un calendario a date fisse: dal 10 al 20 di ogni mese, verrà corrisposto l’importo degli assegni senza variazioni rispetto al mese precedente, grazie a un’istruttoria semplificata delle domande di AUU.

Infine dal 20 al 30, saranno effettuati i pagamenti relativi alle nuove domande ricevute nel mese precedente e per gli assegni che subiscono variazioni per i mutamenti nelle condizioni del nucleo beneficiario e dell’Isee rispetto al mese precedente. A tal riguardo, altre novità sono giunte anche sul reddito di cittadinanza e gli arretrati dell’assegno unico.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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