Assegno unico, cosa cambia da marzo 2023? Tutte le novità: importi, soglie ISEE, rinnovo

Tutte le novità sull'assegno unico previste dalla Manovra: cosa cambia a partire da marzo 2023? Dagli importi ai limiti di reddito, fino alla domanda: ecco cosa sapere.

assegno unico 2023

INPS ha comunicato che a partire da marzo 2023 l'assegno unico verrà corrisposto in automatico a tutti coloro che ne hanno beneficiato durante l'ultimo anno, mentre i nuovi beneficiari saranno tenuti a presentare l'apposta domanda per ottenere il bonus figli 2023.

Ma questa è solo una delle tante modifiche sull'assegno unico 2023: nella Manovra, infatti, sono stati inserite diverse novità sugli importi dell'assegno per i figli, comprese nuove rivalutazioni e soglie ISEE per ottenere il beneficio.

Cosa cambia sull'assegno unico da marzo 2023? Ecco tutte le novità che devi sapere prima di richiedere questa agevolazione.

Assegno unico, cosa cambia da marzo 2023?

Le novità sull'assegno unico da marzo 2023 sono moltissime, cerchiamo di fare il punto e riassumere una ad una tutte le cose da sapere prima di richiedere il sussidio. Cosa cambia?

In primis, sono in arrivo delle novità sulla presentazione della domanda per ottenere l'assegno unico nel 2023:

  • le famiglie che hanno percepito il bonus durante il 2023 NON sono tenute e rinnovare la richiesta, in quanto INPS provvederà a farlo in automatico;

  • i nuovi beneficiari, invece, dovranno inviare la richiesta all'INPS tramite l'apposita procedura.

Cambiano gli importi e le soglie ISEE dell'assegno unico 2023: rivalutazioni e inflazione spingono al rialzo l'assegno mensile, ma con essi anche le soglie di reddito utili per calcolare le cifre.

INPS, da marzo 2023 rinnovo automatico dell'assegno unico

La circolare INPS numero 132/2022 ha chiarito quali sono le modalità per la presentazione della domanda di assegno unico a partire da marzo 2023, considerando la possibilità di semplificare le procedure grazie al rinnovo automatico del sussidio. Tale automatismo, però, non riguarderà tutti i potenziali beneficiari.

Come spiega l'Istituto nell'apposita comunicazione:

Dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 - febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di assegno unico accolta e in corso di validità, beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domanda.

Di fatto, quindi, le famiglie che hanno beneficiato dell'assegno unico per l'intero anno (da marzo 2022 a febbraio 2022), non dovranno presentare una nuova domanda nel 2023, in quanto il rinnovo della prestazione sarà automatico. Resta obbligatorio, però, richiedere l'ISEE 2023.

Coloro che, invece, hanno subito delle variazioni rispetto al reddito, al numero dei figli, alle eventuali disabilità, all'Iban, o altre variazioni simili, saranno tenute a comunicare all'INPS i nuovi dati - entro il 28 febbraio 2023 - per il calcolo e l'accredito del beneficio.

Tutti i nuovi beneficiari, infine, dovranno presentare l'apposita domanda di assegno unico con o senza ISEE, come previsto dalla procedura guidata.

Quando presentare l'ISEE per ottenere l'assegno unico?

A prescindere dal fatto che l'assegno unico 2023 verrà rinnovato in automatico per le famiglie che ne hanno fruito nel corso dell'ultimo anno, rimane necessario l'aggiornamento dell'ISEE 2023.

L'ISEE 2022, infatti, verrà utilizzato per il calcolo degli importi dell'assegno unico fino a febbraio 2023; mentre successivamente occorrerà aggiornare l'indicatore economico.

Ricordiamo che la domanda di assegno unico può essere effettuata tramite diversi canali:

  • il sito web dell'INPS, seguendo l'apposita procedura;

  • Contact Center Integrato;

  • tramite i Patronati.

Le istante inoltrate all'INPS entro il 30 giugno 2023 danno diritto al pagamento dell'assegno con decorrenza da marzo 2023; mentre le istanze presentate dal 1° luglio 2023 daranno diritto alla corresponsione degli assegni dal mese successivo a quello di effettuazione della domanda.

I nuovi importi dell'assegno unico da marzo 2023

Importanti novità anche sugli importi dell'assegno unico, che puntano al rialzo dal 2023 per effetto dell'inflazione e dell'aumento del costo della vita.

Così come per le pensioni si attendere la rivalutazione da gennaio 2023, per l'assegno unico occorre attendere il mese di marzo 2023 per godere di importi più alti per tutti. Ma come cambiano gli assegni per le famiglie?

A presentare le novità della Manovra 2023 è stata la Ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia, Eugenia Maria Roccella. Ci sono diverse tipologie di aumenti sull'assegno unico 2023:

  • una maggiorazione del 50% sugli importi per i figli fino a 1 anno di età, oppure fino a 3 anni nel caso di figli successivi al primo;

  • incremento automatico da marzo 2023 per tutti, in base al tasso di inflazione ISTAT.

A queste due modifiche potrebbe aggiungersi una terza, al vaglio della maggioranza, ovvero la possibilità di aumentare del 50% gli importi dell'assegno unico per le famiglie numerose (con quattro o più figli a carico).

Assegno unico con ISEE: nuove soglie e limiti di reddito per il 2023

Oltre agli importi, anche le soglie ISEE e i limiti di reddito per calcolare l'assegno unico potrebbero modificarsi in seguito all'aumento dell'inflazione e del costo della vita.

Ricordiamo che attualmente sono previsti importi diversi in funzione dell'ISEE presentato in sede di domanda:

  • ISEE inferiore a 15.000 euro - dà diritto all'importo massimo dell'assegno;

  • ISEE compreso tra 15.001 e 40.000 euro - dà diritto a un importo variabile in funzione del reddito;

  • ISEE superiore a 40.001 euro - dà diritto a un assegno minimo.

L'assegno minimo spetta anche ai nuclei familiari che non hanno presentato l'ISEE in sede di domanda.