Bonus barriere architettoniche: cosa succede dopo lo stop alla cessione del credito

Nuova stretta sui bonus edilizi, anche per il bonus barriere architettoniche. Ecco cosa succede con lo stop alla cessione del credito d’imposta.

Era ormai stata preannunciata la recente stretta che ha visto come protagonisti i famosi bonus edilizi. Le novità che sono state avviate a seguito all’approvazione di un recente decreto-legge hanno avuto poi delle ripercussioni importanti anche sul bonus barriere architettoniche.

Stiamo parlando della misura che era stata introdotta al fine di perseguire un miglioramento dell’accessibilità degli edifici, in favore di disabili e di persone anziane non completamente autosufficienti.

Sono in molti, dunque, ad essere preoccupati in merito al destino del bonus barriere architettoniche. In particolare, la maggior parte della popolazione si domanda: cosa succederà al bonus barriere architettoniche, dopo lo stop alla cessione del credito?

Scopriamolo insieme, attraverso un breve riepilogo di tutte le novità che sono state approvate con il recente decreto e come funzionerà ora il bonus barriere architettoniche.

Novità sulla stretta per il bonus barriere architettoniche

Si tratta di una delle conseguenze legate all’approvazione del nuovo decreto legge numero 11 del 2023, attraverso il quale l’esecutivo della premier Giorgia Meloni ha avviato una serie di modifiche legate alla cessione del credito e alle detrazioni fiscali per i bonus edilizi. 

È stato così introdotto uno stop alla possibilità da parte del richiedente di scegliere tra le due alternative finora previste, ovvero: la cessione dei crediti d’imposta da un lato, e lo sconto in fattura per le spese destinate agli interventi di ristrutturazione, dall’altro lato.

Tale modifica, ormai entrata in vigore già a partire dal 17 febbraio, ha quindi interessato tutti i bonus edilizi. Stiamo parlando quindi delle seguenti misure:

  • Bonus ristrutturazione;

  • Superbonus 110%;

  • Bonus facciate;

  • Sismabonus;

  • Recupero del patrimonio edilizio;

  • Lavori di efficientamento energetico; 

  • Bonus per gli impianti fotovoltaici;

  • Bonus per le colonnine di ricarica elettriche;

  • Bonus barriere architettoniche.

Va detto, quindi, che tutti questi bonus resteranno ancora validi. Ciò che cambia riguarda la possibilità di poter decidere tra le due modalità di fruizione della misura, anche quando si tratta del bonus barriere architettoniche. 

Cosa succede al bonus barriere architettoniche ora

In particolare, non si potrà più optare per la cessione del credito d’imposta o per lo sconto in fattura. 

Tuttavia, il decreto-legge riconosce un’eccezione a tale variazione per coloro che non hanno presentato la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), entro la data del 16 febbraio, oppure per coloro che hanno già iniziato i lavori, con pagamento di alcune fatture.

Dunque, coloro che rientrano in una delle due situazioni appena citate, potranno tirare un respiro di sollievo, in quanto potranno continuare a godere delle due possibilità, per richiedere il bonus barriere architettoniche.

Rispetto al bonus barriere architettoniche, si ricorda quindi che la novità in maniera specifica chi ha intenzione di richiedere e di fruire della detrazione per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, ai sensi dell’articolo 119-ter relativo al decreto legge numero 34 del 2020.

Dunque, resta comunque confermata la possibilità di accedere alla detrazione del 75% dall’imposta lorda, per le spese sostenute a partire dal primo gennaio del 2022 fino alla data del 31 dicembre del 2025, destinate ad interventi edilizi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche realizzati su immobili preesistenti.

Sono però in molti a non aver perso bene le novità legate al recente decreto-legge, tanto che al momento il Governo sembrerebbe stare ragionando proprio su possibili variazioni, per evitare di obbligare i cittadini ad anticipare tutti gli importi delle spese.

La preoccupazione, infatti, è quella che con la nuova stretta, i contribuenti con i redditi più bassi non possano già fare domanda per poter ottenere il beneficio del bonus barriere architettoniche.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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