È possibile controllare lo stato dei crediti riguardante il bonus casa? Ancora oggi rimangono incertezze riguardo al corretto utilizzo delle detrazioni e alle scadenze. Per questa ragione, in questo articolo andremo ad analizzare nello specifico alcune modifiche di rilievo che sono state apportate nella normativa.
Ecco come controllare lo stato dei crediti del bonus casa
Relativamente al bonus casa bisogna ricordare che è obbligatorio inviare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023. Tuttavia, è fattibile inviarla in ritardo, ma in tal caso è necessario pagare una sanzione. L’Agenzia delle Entrate ha reso possibile ciò a causa del blocco dei crediti fatto dalle banche, il quale ha reso impossibile inviare la comunicazione entro la scadenza stabilita.
Il termine è stato esteso al 30 novembre del 2023. Esistono, tuttavia, alcune condizioni da osservare in merito: il soggetto acquirente deve essere una banca, una società affiliata a un gruppo bancario, un intermediario finanziario registrato all'albo o un'impresa di assicurazione autorizzata ad agire in Italia.
Il bonus per le villette
Per coloro che desiderano beneficiare del bonus casa per le villette, è importante ricordare che la data limite è stata spostata al 30 settembre 2023. Tuttavia, è necessario aver completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022 per poter usufruire della detrazione al 110%. Per i lavori effettuati nel 2023, è possibile beneficiare della detrazione al 90% per l'edilizia unifamiliare e per le villette indipendenti, ma solo se si soddisfano determinate condizioni.
Decreto “Blocca cessioni”
Il decreto "Blocca cessioni" sul bonus casa ha introdotto il divieto di scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura, in luogo di detrazione, a partire dal 17 febbraio 2023. Tuttavia, ci sono stati alcuni esoneri per i progetti già in corso, come quelli per i Comuni colpiti dal sisma a partire dal 1° aprile 2009 e quelli danneggiati dal maltempo a partire dal 15 settembre 2022 nelle Marche.
Inoltre, questo vale anche per i progetti realizzati dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa o dalle Onlus, oltre a quelli volti a superare le barriere architettoniche con una detrazione pari al 75%. Per detrarre in maniera corretta, le norme stabiliscono che il Superbonus sia ripartito in 4 quote annuali di importo uguale relativo alle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2022.
Esiste una deroga al decreto blocca cessioni
Il decreto blocca cessioni è una restrizione significativa, poiché richiede di distribuire l'intera detrazione su un arco temporale piuttosto breve, e ne deriva un problema per coloro che hanno redditi bassi. Tuttavia, le più recenti leggi sul bonus casa del 2023 hanno ampliato la finestra temporale, consentendo una divisione in dieci quote annuali uguali a partire dal 2023 e attestabile nella dichiarazione dei redditi del 2024.
Nel caso di un accordo tra le parti, nonostante il divieto, esiste una deroga, applicabile anche per i casi in cui i lavori non sono ancora stati avviati, ma per i quali ci sia un accordo vincolante tra le parti. A questo scopo, se non ci sono stati acconti versati alla data del 17 febbraio 2023, data precedente all'inizio dei lavori, l'accordo deve essere attestato attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da parte del cedente o committente e del cessionario o prestatore.
In conclusione che si tratti di bonus casa o bonus under 30, prima di richiederlo è fondamentale informarsi prima di richiederlo presso gli uffici di competenza che possano aiutare nella compilazione dei documenti.