Arriva il bonus riscaldamento 2023 senza ISEE: ecco di chi cosa si tratta

Il nuovo Decreto bollette ha visto la nascita del bonus riscaldamento 2023. La particolarità di tale sussidio è che non prevede limiti di ISEE.

Ci sono buone notizie per gli italiani: il governo ha stanziato dei fondi per un bonus riscaldamento nel 2023. La norma è arrivata al margine del nuovo Decreto bollette per arginare un presunto rincaro dei prezzi del gas e dell’elettricità previsto per il secondo semestre dell’anno in corso. Vediamo di che si tratta e quando dovrebbe scattare il bonus riscaldamento.

Arriva il bonus riscaldamento 2023 senza ISEE: ecco di chi cosa si tratta

Il bonus riscaldamento 2023 rientra nei 5 miliardi di euro stanziati dall’esecutivo per il Decreto bollette. Inizialmente erano previsti 20 di miliardi di euro, ma la spesa è stata tagliata grazie ad un calo significativo dei prezzi di gas ed elettricità.

Se la prima data utile per applicare il bonus riscaldamenti era luglio 2023, l’andamento dei mercati ha permesso di ritardare questa misura e renderla facoltativa.

Facoltativa è il termine giusto, in quanto non è detto che il bonus condizionatori sarà obbligatoriamente erogato. Il governo ha deciso di utilizzare questo sussidio come asso nella manica, una sorta di paracadute nel caso in cui le bollette dovessero gonfiarsi eccessivamente.

Qualora i prezzi delle materie prime per il riscaldamento necessario durante il periodo invernale dovessero essere contenuti non scatterà il bonus riscaldamento. Se invece i prezzi dovessero aumentare oltre una determinata soglia media giornaliera (che dovrà essere stabilita dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica insieme al ministero dell’Economia) si potrà usufruire del bonus riscaldamento. 

Non esistono limiti di ISEE o soglie massime entro cui richiedere il bonus riscaldamento. In una nota del Ministero dell’Economica e delle Finanze è spiegato chiaramente che il sussidio sarà erogato:

In quota fissa per tutti i cittadini senza limiti di reddito“.

L’Arera nel controllerà i consumi medi di ogni regione

Se il Mef e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica hanno il compito di stabilire la soglia minima entro cui scatterà il bonus riscaldamento, l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) avrà il compito di monitorare i consumi medi a seconda delle zone climatiche.

Per tale ragione, infatti, per l’erogazione del bonus riscaldamento 2023 si dovranno prendere in considerazione anche le differenze di temperatura tra le regione del Nord Italia e del Sud Italia.

Le altre misure del Decreto bollette

Tra le altre misure approvate nel Decreto bollette vi sono:

  • l’azzeramento degli oneri di sistema e l’IVA al 5% per il gas;

  • l’azzeramento degli oneri di sistema (ex novo) per l’elettricità;

  • il credito d’imposta alle imprese. Questo scatterebbe solo al superamento di una certa soglia di prezzo del gas (70 euro al megawattora), mentre con quotazioni inferiori si scenderebbe al 20% per energivori e gasivori (rispetto al 45% attuale) e al 10% per gli altri;

  • un bonus sociale per famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro.

Leggi anche: Decreto Bollette: come cambiano le spese per luce e gas con le nuove misure del Governo

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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