Reddito di Infanzia e Assegno di Gioventù: nuove misure del Governo Meloni per le famiglie

Arrivano due nuovi aiuti per le famiglie con figli: ecco cosa sono il Reddito di Infanzia e l'Assegno di Gioventù, a chi spettano e come funzionano.

Il Governo Meloni punta all’introduzione di nuovi aiuti per le famiglie con figli a carico: spuntano il Reddito di Infanzia per i bambini fino a 6 anni e l’Assegno di Gioventù fino a 25 anni.

A fronte di un drastico calo delle nascite, secondo l’esecutivo, bisogna incentivare le giovani coppie a mettere al mondo dei figli, e per questo servono nuovi sostegni al reddito e aiuti per le famiglie.

Ecco cosa sono il Reddito di Infanzia e l’Assegno di Gioventù, le nuove misure del Governo per sostenere le famiglie in difficoltà economica.

Reddito di Infanzia e Assegno di Gioventù: nuovi aiuti per le famiglie

Il Reddito di Infanzia e l’Assegno di Gioventù sono solo due delle nuove misure a sostegno della natalità che intende introdurre l Governo Meloni: l’dea è inserita nella proposta di legge depositata alla Camera da Tommaso Foti, capogruppo a Montecitorio per Fratelli d’Italia (Fdi). 

Una proposta che è perfettamente in linea con quanto Giorgia Meloni aveva promesso a Papa Francesco, ovvero fare il possibile per “restituire agli italiani la certezza e l’orgoglio di vivere in una nazione capace di solidarietà in grado di guardare al futuro”.

E mentre i prezzi aumentano e le spese per mantenere un figlio sono sempre di più, il Governo vuole incentivare le giovani coppie e spingerle e mettere al mondo dei figli, grazie al sostegno di nuove agevolazioni.

Non solo l’assegno unico per i figli fino a 21 anni, ma ben presto arriveranno anche il Reddito di Infanzia per i bambini fino a 6 anni e l’Assegno di Gioventù per i giovani fino a 25 anni. Vediamo cosa sono e come funzionano questi nuovi aiuti.

Reddito di Infanzia, 400 euro fino a 6 anni: come funziona

Mentre il Governo si prepara a dire addio al Reddito di Cittadinanza, spunta la proposta di introdurre un Reddito di Infanzia per i bambini fino a 6 anni di età.

Secondo quanto previsto dalla proposta di legge, questo Reddito consiste in un sussidio mensile pari a 400 euro che verrebbe corrisposto fino al compimento del sesto anno di età del bambino. In condizioni particolari – per esempio disabilità o famiglie mono genitoriali – il sussidio potrebbe essere persino aumentato.

Una spesa ingente per le casse statali, considerando che per tutti i 6 anni di vita del bambino, supererebbe i 28 mila euro per ciascun figlio.

Inoltre, il Reddito di Infanzia spetterebbe a tutte le famiglie con un reddito non superiore a 90mila euro, dunque una platea di beneficiari ben più ampia rispetto a quella dell’assegno unico. E anche l’importo sarebbe più generoso.

Assegno di Gioventù fino a 25 anni: come funziona

Accanto al reddito di Infanzia, il Governo Meloni pensa anche a una misura a sostegno dei giovani: ecco quindi la proposta di introdurre un Assegno di Gioventù per i ragazzi fino a 25 anni per sostenere la loro formazione.

la condizione essenziale per ottenere questo assegno è il proseguimento del percorso di studi fino a 25 anni: in questi casi, quindi, spetterebbe un sussidio di importo pari a 250 euro a figlio.

Nuove agevolazioni fiscali per le famiglie con figli

Oltre alle due misure appena presentate, nel piano del Governo Meloni per incentivare la natalità ci sono anche altre agevolazioni fiscali che seguono lo slogan: “meno tasse alle famiglie con figli a carico”.

L’idea di ridurre le tasse alle famiglie con figli era balzata all’occhio anche nei mesi scorsi e prevedeva una serie di sgravi fiscali per i nuclei familiari più numerosi, con almeno due figli a carico.

Nella proposta presentata da Toti, invece, è previsto un calcolo più equo delle tasse da pagare, che seguirebbe il principio del quoziente familiare.

C’è infine la possibilità – all’interno della proposta di legge – di detrarre le spese sostenute dai genitori per “consulenza psicologica e di psicoterapia individuale o di coppia”, effettuate nei successivi 24 mesi dalla data del parto.

Le altre misure a sostegno della natalità

Sempre all’interno della proposta di legge c’è l’idea di potenziare il congedo di maternità (ad oggi 5 mesi), e il congedo parentale. Ricordiamo che già nella Legge di Bilancio 2023 è stato previsto un mese retribuito all’80% anziché al 30%.

Infine, nella proposta di legge figura anche la possibilità di garantire l’accesso gratuito alle scuole dell’infanzia.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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