Superbonus 2023, stop alla cessione del credito confermato: conviene ancora ristrutturare?

Dopo lo stop del Governo alla cessione del credito sul Superbonus, conviene ancora sfruttare l'agevolazione per ristrutturare e riqualificare?

Il Governo ha confermato lo stop alle cessioni del credito sul Superbonus: conviene ancora sfruttare l’agevolazione edilizia per ristrutturare o riqualificare gli immobili nel 2023?

Sono in molti a porsi questa domanda, considerando che la cessione era una delle alternative preferite per godere dell’agevolazione. Ma altrettanto conveniente è anche lo sconto in fattura.

Ecco quali sono le alternative alla cessione del credito e cosa conviene fare dopo lo stop del Governo: novità sul Superbonus 2023.

Superbonus, stop alla cessione del credito: cosa conviene adesso?

Dapprima il calo della detrazione massima inserito nella Legge di Bilancio 2023 aveva portato il Superbonus dal 110% al 90%, rendendo l’agevolazione meno attraente per i contribuenti, ma ancora vantaggiosa a livello economico.

Ad oggi, dopo lo stop alla cessione del credito sul Superbonus si alza un nuovo polverone: è ancora conveniente utilizzare l’agevolazione edilizia per ristrutturare o riqualificare gli edifici?

Come abbiamo visto, il decreto del 16 febbraio scorso – entrato in vigore dal 17 febbraio – ha posto la fine delle cessioni del credito non solo collegate al Superbonus, ma anche gli altri bonus edilizi: ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, sismabonus, barriere architettoniche ed elettrodomestici.

Senza la cessione del credito cessa di esistere anche lo sconto in fattura, ovvero la possibilità, per il fornitore di materiali e/o prestazioni, di applicare uno sconto sul preventivo in cambio del credito d’imposta maturato dal contribuente.

Superbonus, quali sono le alternative alla cessione del credito?

Quali sono le alternative alla cessione del credito ancora disponibili per fruire del Superbonus al 90% o al 110% (ecco chi può ancora ottenere la detrazione massima)?

Annullate le opzioni di cessione del credito e – conseguentemente – sconto in fattura – ai contribuenti non resta che un’ultima alternativa: la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Ma come funziona?

Come ci spiega un articolo di abbassalebollette.it:

ogni contribuente potrà portare in detrazione il credito d’imposta in sede di dichiarazione IRPEF, suddividendo tale credito in quote di pari importo, in base al numero di anni previsti dall’incentivo per il quale si fa richiesta.

Ma questa è una buona o una cattiva notizia? Cerchiamo di analizzare i vantaggi e gli svantaggi di questa situazione.

Superbonus, tra cessione, sconto in fattura o detrazione: ecco la migliore alternativa

La cessione del credito e lo sconto in fattura NON erano – in realtà – le migliori alternative per la fruizione del Superbonus 110%, in quanto presentavano diversi vantaggi, ma anche svantaggi per il contribuente, soprattutto per gli interventi di piccole dimensioni.

Con queste due alternative, infatti, si andava incontro a due grossi svantaggi:

  • aumento dei costi complessivi per l’installazione, le pratiche burocratiche e per il riscatto del denaro;

  • azzeramento della contrattazione tra le parti.

Non solo: questo metodo di fruizione del Superbonus – appunto con cessione del credito o sconto in fattura – ha fatto lievitare i costi dei materiali, andando a danneggiare anche le imprese costruttrici.

Superbonus 2023: conviene ancora sfruttarlo?

Lo stop alle cessioni del credito, quindi, non deve essere visto come uno svantaggio per i contribuenti: anzi, ci sono diversi aspetti che rendono il Superbonus ancora conveniente, anche nel 2023.

Nonostante il taglio della detrazione dal 110% al 90% e lo stop alle cessioni, gli incentivi statali continuano ad essere un valido supporto per tutti i cittadini che intendono eseguire interventi di efficientamento energetico, ricostruzione o riqualificazione degli edifici, in quanto permettono di abbattere i costi dei lavori.

Per fare qualche esempio: l’installazione di una nuova caldaia o di un nuovo impianto di climatizzazione permette di ottenere un risparmio notevole sulle bollette di luce e gas.

Inoltre, il ricorso a fonti di energia rinnovabile si sta confermando – soprattutto nell’ultimo periodo – un’alternativa assolutamente interessante per abbattere i costi energetici.

Infine, la decisione del Governo di porre fine alla cessione del credito e allo sconto in fattura potrebbe avere effetti positivi anche sui prezzi dei materiali.

Vuoi ristrutturare con il Superbonus? Ecco alcuni consigli

Se sei alla ricerca di validi motivi che possano spingerti a utilizzare il Superbonus per ristrutturare la tua abitazione o per migliorare l’efficienza energetica, devi sapere che con la nuova direttiva UE sulle case green, diventerà obbligatorio rendere più efficienti le abitazioni.

Sfruttare le agevolazioni statali ad oggi disponibili adesso può costituire un vantaggio in questo senso.

Un importante consiglio che possiamo fornire a coloro che intendono fruire del Superbonus nel 2023 è quello di effettuare dei preventivi presso diverse aziende per valutare la migliore soluzione, più conveniente in termini economici.

Importante anche valutare le migliori condizioni per trarre maggiore profitto dalla detrazione fiscale, ad oggi unica soluzione per fruire del Superbonus al 110% o al 90%.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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