Superbonus, stop cessione del credito. Che succede se l’impresa ha già iniziato i lavori?

Problemi col Superbonus. La banca rifiuta la cessione del credito alle imprese, che non sono nelle condizioni ideali per proseguire i lavori.

Le banche rifiutano la cessione del credito per il Superbonus e questa è una pessima notizia sia per i contribuenti che per le imprese.

Le aziende si trovano in una posizione molto complessa perché non riescono a farsi pagare dalle banche anche se le pratiche di cessione risultano legalmente già accettate.

Di fatto si stanno estendendo di troppo i tempi di pagamento.

Per prima cosa, a causa delle numerose truffe, i controlli che i cessionari devono fare seguendo le ultime sentenze della Cassazione permettono il sequestro preventivo del credito.

Questo accade anche a chi ha preso il credito in buona fede.

Il problema serio arriva nel momento in cui l’impresa avvia i lavori e la banca non paga.

Superbonus, stop cessione del credito. Che succede se l’impresa ha già iniziato i lavori?

Dal momento in cui il Superbonus è entrato in vigore, i cittadini hanno nutrito un grande interesse perché hanno visto l’opportunità di ristrutturare la propria casa a costo zero.

Quest’operazione è possibile perché si possono sfruttare due meccanismi.

Il primo è la cessione del credito e il secondo è lo sconto in fattura.

Il meccanismo della cessione del credito funziona in questo modo: il contribuente anticipa il pagamento, matura la detrazione del Superbonus e la cede sotto forma di credito d’imposta.

Quest’ultimo passaggio può svolgersi beneficiando privati, familiari, amici e banche.

Lo sconto in fattura è meno rischioso per il contribuente perché non deve metterci niente.

L’impresa riceve un credito d’imposta del 110% che può usare per pagare le tasse e i relativi contributi.

Essa può anche decidere di cedere questo credito a terzi.

Superbonus: cosa succede se si inceppa la cessione del credito?

Questo primo meccanismo di applicazione del Superbonus è quello che sta creando problemi, perché le banche e le imprese non riescono a creare nuove pratiche di cessione.

C’è un altro elemento da tenere in considerazione, cioè il fatto che nonostante ci fossero delle pratiche già accettate, le banche non stanno pagando per diversi mesi le imprese.

In queste circostanze le imprese si sono fermate e hanno bloccato i lavori.

Tra l’altro, se la banca rifiuta la cessione del credito, questo può inasprire i rapporti tra imprese e contribuenti e a questo proposito si deve fare attenzione al contratto di affidamento dei lavori.

Le imprese, per tutelarsi, spesso includono una clausola che permette loro di richiedere ai contribuenti i soldi che servono per il completamento dei lavori.

La gravità della situazione dipende da quando questo blocco si verifica perché se i lavori non sono stati ancora avviati o sono appena all’inizio non ci sono grandi problemi, perché i contribuenti hanno tempo per decidere eventualmente di anticipare i soldi dei lavori o meno.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
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