Superbonus villette unifamiliari: cosa succede dopo il 31 marzo 2023? Tutte le scadenze

Attenzione alle scadenze per non perdere il Superbonus 110% per i lavori sulle villette unifamiliari: ecco cosa succede dopo il 31 marzo 2023.

Sono 311 gli emendamenti presentati in Commissione Finanze dopo la decisione del Governo sul Superbonus, che prevede lo stop alle cessioni del credito e agli sconti in fattura. Non sono mancate le polemiche da parte delle imprese, fortemente danneggiate da quest’ultimo decreto.

Ma sono in arrivo novità e probabilmente anche uno sblocco dello sconto in fattura, per lo meno per alcuni bonus edilizi.

Nel frattempo si avvicina una scadenza importante per le villette unifamiliari: cosa succede dopo il 31 marzo 2023?

Ecco quali sono le ultime novità sul Superbonus, quali scadenze ricordare e cosa cambia dopo il 31 marzo.

Superbonus villette, cosa succede dopo il 31 marzo 2023?

Il Superbonus è al capolinea, per lo meno per quanto riguarda la detrazione al 110%: chi può ancora ottenerla?

Si avvicina una scadenza importante per le villette unifamiliari che hanno iniziato i lavori nell’ultimo anno e che hanno raggiunto il SAL – Stato di avanzamento dei lavori – al 30% entro il 30 settembre scorso. Al 31 marzo 2023, infatti, i lavori sulle villette dovranno essere completamente pagati, per non perdere il Superbonus al 110%.

Sempre al 31 marzo 2023 scade anche il termine per la registrazione dei crediti sulle spese che si sono sostenute nel corso dell’anno precedente (2022).

Pare quindi sfumata l’ipotesi di proroga dei termini al 30 giugno 2023, mentre resta ferma la possibilità di fruire del Superbonus al 90% anche nel 2023: per le villette, però, è stato fissato un limite di reddito a 15.000 euro (calcolato con il quoziente familiare).

Superbonus, cosa sapere su cessione del credito e sconto in fattura

Mentre fino al 31 marzo 2023 c’è tempo per registrare la documentazione e i crediti fiscali presso l’Agenzia delle Entrate, oltre a regolare tutti i pagamenti a prescindere dalla data del termine dei lavori, per quanto riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura la situazione è un po’ diversa.

La disciplina alla quale faremo riferimento è quella indicata dall’articolo 121 comma 1 bis del Decreto Rilancio.

Secondo la normativa, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono possibili solo qualora venga rispettato il SAL al 30% in riferimento ai lavori complessivi: facciamo alcuni esempi per comprendere la situazione.

Poniamo di sfruttare l’Ecobonus al 110% per 50 mila euro di lavori, e il Sismabonus per 35 mila euro di lavori. La quota si SAL al 30% corrisponde – rispettivamente – a 15 mila e 10.500 euro. Considerando la spesa complessiva per i lavori (pari a 85 mila euro) e la quota di lavori realizzati (35.500 euro pari al 30%) è possibile esercitare l’opzione di cessione del credito.

Viceversa, poniamo di effettuare i medesimi lavori (50 mila euro con l’Ecobonus e 35 mila euro con Sismabonus), ma di raggiungere un SAL al 20% (ovvero 17.500 euro e 7 mila euro). In questo caso la quota complessiva dei lavori effettuati (pari 24.500 euro, ovvero il 28%) non è sufficiente per sfruttare la cessione del credito.

Superbonus villette, cosa cambia dopo il 31 marzo

Il Superbonus non finisce qui: anche dopo il 31 marzo 2023 è possibile ottenere l’agevolazione per effettuare lavori di ristrutturazione e/o riqualificazione energetica: come previsto dalla Legge di Bilancio, però, la detrazione massima scende al 90% per tutti.

Bisognerà capire, nelle prossime settimane, che cosa deciderà il Governo in merito alle cessioni del credito (ad oggi bloccate) e agli sconti in fattura.

Pare possibile salvare – con tutta probabilità – per lo meno lo sconto in fattura relativo al bonus caldaie e infissi per tutti i contribuenti che hanno effettuato il pagamento prima del 16 febbraio (data di entrata in vigore dell’ultimo decreto del Governo Meloni).

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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