Agatos acquisisce il 100% di Caraverde Energia Srl

Agatos S.

Agatos S.p.A. ("Agatos" o "Società") ha acquisito, tramite la neocostituita società controllata Caraterra Società Agricola srl il 100% delle quote della società Caraverde Energia Srl (http://caraverdeenergia.it) ("Caraverde"). Caraverde è proprietaria di un impianto operativo di produzione di biogas realizzato nel 2015 e sito nel territorio del comune di Caravaggio (BG). Oggi l'impianto produce energia elettrica incentivata dal GSE utilizzando il biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei reflui zootecnici provenienti dagli allevamenti di suini e bovini per buona parte connessi direttamente all'impianto tramite una rete di tubazioni. La costruzione era stata finanziata da un pool di tre banche di Credito Cooperativo locali e da ICCREA Banca Impresa, che hanno recentemente consentito il "change of control". Oggi l'impianto produce energia elettrica incentivata perché utilizza il biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei reflui zootecnici che provengono dagli allevamenti di suini e bovini. Questi allevamenti sono connessi all'impianto tramite una rete innovativa di tubazioni. Agatos intende ora richiedere una modifica dell'autorizzazione attuale. Basata sulla tecnologia BIOSIP brevettata da Agatos, tale modifica consentirebbe di aumentare la capacità produttiva dell'impianto trasformando l'impianto per la produzione di biogas in un impianto per la produzione di circa 500 sm3/ora di biometano avanzato, in forma sia liquefatta che gassosa. Una volta trasformato in BIOSIP, l'impianto permetterà di trattare il digestato in modo da convertirlo in ammendante agricolo privo di ammoniaca, solfato d'ammonio e acqua osmotizzata, in linea con i principi di economia circolare dei progetti di Agatos. Pluripremiato per le sue caratteristiche innovative, nel 2015 dal Comitato Scientifico Internazionale di Expo 2015 e nel 2016 nell'ambito del salone delle bioenergie BioEnergy Italy, l'impianto di Caraverde nella sua attuale configurazione ha le seguenti caratteristiche: i) si basa esclusivamente sul trattamento consortile degli effluenti, deiezioni e residui di produzione degli allevamenti zootecnici, con produzione di fertilizzante verde e di energia rinnovabile, senza l'utilizzo di colture dedicate; ii) mette in rete nove allevamenti di bovini e suini, grazie ad un sistema composto da 22 km di condotte interrate che consentono di trasferire i liquami all'impianto e di far ritornare il fertilizzante naturale direttamente alle aziende agricole; iii) azzera quasi completamente le emissioni derivanti dal traffico veicolare per il trasporto su gomma e riduce significativamente le emissioni dei gas ad effetto serra e gli odori dei liquami prodotti dai suini e bovini allevati dalle aziende agricole consorziate, consentendo di produrre bio-energia 'a chilometro zero'. Attualmente l'impianto è in grado di soddisfare le esigenze di energia elettrica di oltre 4000 famiglie. L'acquisizione si inserisce perfettamente nel piano di crescita di Agatos concentrato sulla filiera del biometano e sul pieno sfruttamento dei vantaggi della propria tecnologia BIOSIP. Anche la valutazione economica dell'operazione si presenta vantaggiosa: infatti, nell'anno 2020, Caraverde ha generato ricavi dalla cessione di energia elettrica incentivata per circa €1,2mn e un EBITDA di circa €0,3mn con una Posizione Finanziaria Netta (indebitamento finanziario netto) pari a circa €3,3mn. A fronte di immobilizzazioni materiali valutate a bilancio per circa €6,5mn, il valore d'impresa (enterprise value) è stato negoziato tra le parti in €3,3mn ossia pari al valore della PFN. A fronte di un patrimonio netto contabile pari a €1,9mn, l'equity value (valore di impresa meno PFN) è quindi stato valutato simbolicamente ad un euro, che è il prezzo pagato da Agatos per l'acquisto del 100% delle quote in Caraverde. Nelle more delle modifiche da apportate all'impianto una volta ottenuta la modifica autorizzativa, prevista per la metà del 2022, Agatos ritiene di poter innalzare la redditività ottimizzando la gestione dell'impianto. Una volta trasformato, l'impianto sarà in grado sia di liquefare il biometano cedendolo come combustibile rinnovabile alle imprese agricole della zona per utilizzo nei mezzi agricoli e sia di immetterlo nella vicina rete di trasporto nazionale. Agatos stima che l'investimento complessivo per la nuova autorizzazione e la conversione dell'impianto sarà circa €16mn. Una volta ottenuta l'autorizzazione, Agatos intende cedere la maggioranza delle quote ad un investitore specializzato che organizzerà il finanziamento dell'investimento, mantenendo una partecipazione di minoranza. Allo stesso tempo, Agatos prevede di ottenere, come nel caso del progetto Marcallo, il contratto EPC, quello delle attività di O&M e anche delle Royalty per uso del brevetto BIOSIP. Questo progetto, già ricompreso nelle stime del Piano Industriale 2021-25, è il terzo progetto di biometano annunciato da Agatos nel 2021 e, insieme ai progetti annunciati nel 2020, porta il fatturato totale per questa linea di business al livello atteso sui 5 anni di Piano, cioè a oltre €80mn. Agatos ritiene che le modifiche dell'impianto basate sul brevetto BIOSIP possano beneficiare dai finanziamenti previsti dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), per il quale sono stanziati 1,92 miliardi di euro nel quinquennio 2022 – 2026. Dedicati alle aziende agricole singole e associate, i fondi del PNRR verranno distribuiti sotto forma di contributi fino al 40% in conto capitale. Questo capitale servirà a finanziare la riconversione parziale o totale, di impianti biogas oggi esistenti in Italia per la produzione di biometano da destinare a diversi usi industriali. L'incentivo finanzierà nuovi investimenti nei segmenti di mercato dove Agatos si posiziona come leader tecnologico compresi: 1) riconversione tra cui infrastrutture di gestione efficiente delle biomasse, upgrading del biogas, connessione alla rete, ecc. 2) realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano da destinare ad usi industriali diversi dai trasporti; 3) diffusione di pratiche agroecologiche per migliorare l'efficienza dell'utilizzo del digestato e ridurre l'impatto ambientale della fase di spandimento. Inoltre, al fine di stimolare il greening della materia prima trasportata dalla rete gas, il PNRR prevede di istituire una tariffa incentivante (feed in tariff) per l'immissione nella rete di biometano, o un prelievo operato sulle tariffe di distribuzione per il consumo finale di gas naturale rendendo i progetti industrialmente validi bancabili. Si attende l'emanazione del decreto attuativo della norma primaria in settembre 2021 e l'emanazione dei bandi entro la fine dell'anno in corso. A seguito delle suddette normative, Agatos vedrebbe rafforzate le prospettive di crescita aziendale su cui si basa il proprio Piano Industriale 2021-25, come comunicato in aprile 2021. Le attività di sviluppo, di EPC e do O&M contractor offerte da Agatos dovrebbero beneficiare dal PNRR, piano di crescita nazionale, in quanto il processo BIOSIP, brevettato da Agatos in vari paesi del mondo, è l'unico processo per la produzione di biometano avanzato dai rifiuti organici, reflui agrozootecnici e fanghi di depurazione civile che combina i seguenti vantaggi: 1. riduce drasticamente le emissioni di azoto ammoniacale e suoi derivati nel digestato in uscita, favorendone la valorizzazione come ammendante agricolo; 2. non utilizza combustibili fossili come il metano per produrre Biometano; 3. ricicla tutto il materiale introdotto nel processo inclusa l'acqua che esce pulita ed osmotizzata. L'Amministratore Delegato di Agatos, Leonardo Rinaldi, commenta: "Proprio sulla base delle caratteristiche innovative del processo BIOSIP, dell'attenzione al territorio ed all'ambiente e del rispetto della Direttiva Nitrati, Agatos ha potuto raggiungere questo accordo con l'attuale azionariato di Caraverde, composto principalmente dagli allevatori conferitori dei reflui dei loro allevamenti. L'accordo appena firmato conferma la versatilità della tecnologia BIOSIP e la sua concreta applicazione nel mondo agricolo, del quale Agatos si dimostra un vero partner strategico e innovativo; rafforza inoltre le prospettive di crescita aziendale, a conferma del Piano Industriale annunciato pochi mesi fa, ulteriormente validato dagli indirizzi della recente normativa che valuta con interesse tutte le iniziative collegate al settore della Green Economy e della Circular Economy."

(RV - www.ftaonline.com)