Asia-Pacific contrastata. Il Nikkei 225 guadagna lo 0,21%

Dopo una seduta contrastata per Wall Street (in positivo dei tre principali indici newyorkesi il solo Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi di appena lo 0,01% martedì), al riavvio degli scambi sui mercati dell'Asia l'andamento misto è stato confermato.

Dopo una seduta contrastata per Wall Street (in positivo dei tre principali indici newyorkesi il solo Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi di appena lo 0,01% martedì), al riavvio degli scambi sui mercati dell'Asia l'andamento misto è stato confermato. Attesa per le decisioni della Federal Reserve (Fed) e per le dichiarazioni del chairman Jerome Powell. Anche il presidente Joe Biden parlerà in giornata, in un intervento davanti al Congresso Usa che dovrebbe fornire maggiori indicazioni sui piani d'investimento. Positive le trimestrali di Microsoft e Alphabet (Google) ma gli investitori rimangono in stand-by in vista dei risultati anche delle altre Big Tech Amazon.com, Apple e Facebook in arrivo sempre questa settimana. E il risultato è di una perdita intorno allo 0,20% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in moderato rialzo e il parallelo indebolimento dello yen sul biglietto verde contribuisce a sostenere la piazza di Tokyo: il Nikkei 225 guadagna lo 0,21% (fa poco meglio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,29%). Sul fronte macroeconomico, in marzo le vendite al dettaglio sono salite in Giappone del 5,2% annuo, contro la flessione dell'1,5% di febbraio e il progresso del 4,7% del consensus di Reuters. Su base sequenziale rettificata stagionalmente le vendite retail sono invece cresciute dell'1,2% contro il 3,1% precedente.

Giornata complessivamente positiva per le piazze cinesi. A meno di un'ora dal termine degli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano infatti circa lo 0,10% e lo 0,20% rispettivamente, contro il progresso superiore allo 0,50% dello Shenzhen Composite. In rialzo anche Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in crescita di circa lo 0,20% (fa peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, che si muove comunque sopra alla parità). Perdita di oltre l'1% per il Kospi di Seoul, mentre a Sydney l'S&P/ASX 200 si apprezza dello 0,44% in chiusura.

(RR - www.ftaonline.com)