Asia-Pacific contrastata. Nikkei 225 in crescita dello 0,96%

Dopo una partenza d'ottava contrastata per Wall Street (S&P 500 e Nasdaq hanno segnato nuovi massimi, contro la flessione dello 0,25% del Dow Jones Industrial Average), la tendenza mista è proseguita con la riapertura degli scambi in Asia.

Dopo una partenza d'ottava contrastata per Wall Street (S&P 500 e Nasdaq hanno segnato nuovi massimi, contro la flessione dello 0,25% del Dow Jones Industrial Average), la tendenza mista è proseguita con la riapertura degli scambi in Asia. Riapertura che di fatto segna il vero inizio della settimana visto che lunedì Shanghai, Shenzhen, Hong Kong e Sydney erano rimaste chiuse per festività. Gli investitori rimangono in attesa della decisione della Federal Reserve (Fed) sulle sue politiche monetarie, in vista del meeting del Federal Open Market Committee (Fomc) di mercoledì 16 giugno. A deprimere particolarmente le piazze di Hong Kong e Shanghai sono i timori circa l'incidente nell'impianto nucleare di Taishan, nella provincia del Guangdong. Il risultato è comunque di una crescita intorno allo 0,20% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in moderato declino a fronte di uno yen in marginale rafforzamento sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,96% (fa poco peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,80%). Sul fronte macroeconomico, in Giappone l'indice di attività del settore terziario è balzato in aprile del 9,9% annuo, contro il precedente rialzo dello 0,5% (5,0% il crollo di febbraio). Su base sequenziale l'indice è invece calato dello 0,7% contro il progresso dell'1,1% di marzo (0,3% l'incremento di febbraio).

A meno di un'ora dal termine degli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,90% e l'1,10% rispettivamente, contro il ribasso intorno allo 0,80% dello Shenzhen Composite. In negativo Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in contrazione di circa lo 0,70% (fa poco peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un ribasso intorno allo 0,80%). Guadagno dello 0,10% circa per il Kospi di Seoul, mentre a Sydney è stata dello 0,92% l'espansione dell'S&P/ASX 200 in chiusura.

(RR - www.ftaonline.com)