Vendite prevalenti nei maggiori listini europei all'avvio di questa quarta seduta di ottava. Dopo le rassicurazioni del numero uno della Fed Jerome Powell *sull'inflazione (sarebbe un fenomeno transitorio e dunque resta confermato l'approccio accomodante della politica monetaria), permangono sui mercati le incertezze legate all'evoluzione della pandemia e si aggiunge oggi un dato deludente sul *Pil cinese del secondo trimestre che ha mostrato una crescita annuale del 7,9% contro l'8,1% delle attese e il 18,3% del trimestre precedente. La variazione congiunturale è dell'1,3%, oltre le stime, ma anche se la crescita è oltre il target del governo (a marzo posto oltre il 6%), il rallentamento è evidente e preoccupa i mercati.
In Europa il Dax *cede lo 0,78%, il *Cac40 *lo 0,50%, il *Ftse 100 *lo 0,39 per cento. Fanno anche peggio l'Ibex35* (-1,09%) e il *Ftse Mib *italiano (-0,93%).
Da notare i forti ripiegamenti del petrolio greggio (spesso legati alla dinamica del Pil cinese) con il future sul *Brent *che cede l'1,19% a 73,88 dollari e il derivato sul WTI che passa di mano a 72,14 dollari (-1,35%). Sui prezzi del petrolio influiscono soprattutto le voci di un accordo in sede Opec+ tra l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabia, a breve dovrebbe essere riconvocato il meeting di luglio già saltato a inizio luglio e dovrebbe dare il via libera a nuovi incrementi della produzione del cartello allargato alla Russia. Nuovi barili sul mercato lasciano ovviamente prevedere dei ribassi dei prezzi che già il mercato sconta in queste ore.
A Francoforte crolla il titolo di *Siemens Energy *con un -10,55% a causa della decisione della controllata spagnola *Siemens Gamesa *(-15,3% a Madrid) di ridurre la guidance per il terzo trimestre comprimendo nella parte bassa della forchetta i ricavi attesi (a € 10,2-10,5 mld) e portando l'ebit margin del gruppo pre-PPA e prima di investimenti e ricerca nel range tra -1% e 0% In pratica un profit warning del colosso delle pale eoliche attribuito alla rapida ascesa dei costi delle materie prime e dei costi della piattaforma Siemens Gamesa 5.X, specialmente in Brasile. Ne risente in Germania tutto il settore servizi con *RWE *che cede lo 0,98% mentre *E.On *guadagna l'1,98% in controtendenza grazie alla promozione di JP Morgan a overweight con un prezzo obiettivo a 11,50 euro.
A Parigi soffre l'automotive con *Stellantis *che cede l'1% e *Renault *che perde l'1,76% Stellantis ha annunciato che la produzione dell'impianto di Jefferson North (Detroit) sarà sospesa fino al 9 agosto a causa della chip shortage. Sul settore pesa inoltre la pressione esercitata dalla proposta UE di un bando delle auto a motore endotermico dal 2035.
Il cali del greggio pesano su *TotalEnergies *che cede l'1,72% mentre *Shell *perde più di due punti percentuali a Londra.
(GD - www.ftaonline.com)